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rapporto sul turismo montano 2000-2006 e congiuntura 2007

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Italiani<br />

stranieri<br />

Arrivi 73,4 arrivi 55,1<br />

Presenze 81,3 presenze 58,0<br />

Fonte: Osservatorio Turistico Provincia Atonoma di Trento<br />

L’incremento rispetto al semestre estivo dell’anno precedente è pari al +2,5% per gli arrivi e al +1,7% per le<br />

presenze (con un incremento più significativo nelle strutture complementari rispetto alle strutture alberghiere,<br />

che peraltro raccolgono più di otto pernottamenti su dieci)<br />

La componente italiana, largamente maggioritaria (superiore all’80% del totale), come in tutti i comprensori<br />

turistici montani si concentra in luglio e agosto, che presentano andamenti speculari. A fronte di un mese di<br />

luglio che perde qualche arrivo (-1,6%) ma guadagna in modo significativo in numero di pernottamenti<br />

(+13.000, pari ad un incremento del 3,7%), il mese di agosto guadagna turisti (1.732 arrivi in più pari ad un<br />

incremento annuo del 2,6%) ma perde oltre 5.000 pernottamenti (-1,1%). La perdita di presenze italiane è<br />

significativa anche nel mese di settembre.<br />

Il saldo della componente italiana nell’intero semestre è in ogni caso positivo(+1,6% gli arrivi e +0,8% le<br />

presenze).<br />

Più consistenti gli incrementi della componente estera, anche se no così significativi come quelli fatti registrare<br />

dalla vicina Valle di Fiemme. La componente straniera aumenta del 6,6% negli arrivi e del 7,8% nelle<br />

presenze. Questo ottimo ri<strong>sul</strong>tato è garantito dagli incrementi fatti registrare nei mesi di luglio e soprattutto<br />

agosto (+30% di pernottamenti, il che potrebbe in parte spiegare anche la leggera flessione della clientela<br />

italiana in questo mese). Luglio (con un maggior numero di pernottamenti) e agosto si caratterizzano quindi in<br />

questo comprensorio come i due mesi principali anche per la permanenza degli stranieri.<br />

Per una Valutazione di medio periodo (<strong>2000</strong>-<strong>2007</strong>) si assiste ad una leggera contrazione del mercato italiano<br />

nelle presenze (-0,5%) nonostante un buon incremento degli arrivi (+11%) con conseguente riduzione della<br />

permanenza media (passata 6,5 pernottamenti a 5,5).<br />

Le prime cinque Regioni italiane per numero di pernottamenti sia ad inizio che a fine periodo (nell’ordine<br />

Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Veneto) mostrano tutte significativi incrementi rispetto<br />

all’estate <strong>2000</strong> (nell’ordine delle due cifre fatta eccezione per la Toscana che si ferma al 6% di incremento),<br />

senza che peraltro nessuna di queste Regioni raggiunga i Valori dell’estate 2003.<br />

Invece per i mercati stranieri la variazione è positiva e a fine periodo si conferma la graduatoria dei tre<br />

principali mercati evidenziata nel <strong>2000</strong>: nell’ordine Germania (+13%), Paesi Bassi (+181%) e Austria (+30%),<br />

seguiti nel <strong>2007</strong> dalla Francia (cha passa nel periodo dal quinto al quarto posto con un incremento del 62%)<br />

scaValcando il Regno Unito, che peraltro ha avuto un incremento di pernottamenti pari al 31%. Le<br />

permanenze medie straniere ri<strong>sul</strong>tano più contenute di quelle italiane e anche per i mercati più lontani come<br />

ad esempio il Regno Unito, che in maggior misura si appoggiano all’intermediato, non si superano le quattro<br />

notti.<br />

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