rapporto sul turismo montano 2000-2006 e congiuntura 2007
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La perdita più consistente è fatta registrare in settembre (più di 6.300 pernottamenti persi). Luglio e agosto, i<br />
due mesi principali per il mercato italiano mostrano andamenti contrastanti: nel mese di luglio a fronte di un<br />
calo negli arrivi si registra un incremento di pernottamenti e in agosto aumentano gi arrivi, ma si registra un<br />
lieve calo nei pernottamenti.<br />
Gli stranieri, pur rappresentando una quota molto contenuta e inferiore al 10% delle presenze totali<br />
dell’ambito, vedono incrementare sia arrivi che pernottamenti, grazie ad un ottimo ri<strong>sul</strong>tato fatto registrare in<br />
luglio (+60% di presenze con 3.780 pernottamenti in più). Se si considerano i mesi d’ala come giugno e<br />
settembre, ma anche lo stesso mese di agosto, si evidenzia un deciso calo di turisti stranieri rispetto alla<br />
stagione precedente.<br />
Da rilevare che nei mesi d’ala di maggio, giugno e settembre la presenza di stranieri è decisamente contenuta<br />
nonostante il comprensorio offra come attrattive delle possibilità escursionistiche legate alla presenza di<br />
testimonianze della Grande Guerra e numerosi percorsi di mountain bike, che in entrambi i casi ben si<br />
prestano ad una fruizione anche in bassa stagione e ri<strong>sul</strong>tano particolarmente apprezzati <strong>sul</strong> mercato<br />
austriaco e tedesco.<br />
In un confronto di medio periodo rispetto alla stagione estiva <strong>2000</strong> la “calda” estate 2003, particolarmente<br />
favorevole per il <strong>turismo</strong> <strong>montano</strong> estivo, questo ambito turistico evidenzia un incremento negli arrivi e una<br />
leggera contrazione nei pernottamenti rispetto al <strong>2000</strong> e un calo marcato sia negli arrivi che nelle presenze<br />
rispetto al 2003.<br />
Per il mercato italiano, principale mercato di riferimento, le quattro Regioni che garantiscono il maggior numero<br />
di turisti, sia ad inizio che a fine decennio sono nell’ordine Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Solo<br />
l’Emilia Romagna incrementa costantemente nel decennio arrivi e presenze. Le altre Regioni a fine periodo<br />
considerato non raggiungono i Valori del 2003, pur evidenziando una crescita <strong>sul</strong> <strong>2000</strong> (fatta eccezione per i<br />
pernottamenti della Lombardia). Ri<strong>sul</strong>ta invece generalizzata la contrazione della permanenza media: in pochi<br />
anni gli Italiani passano da 7,1 notti a 6,1 e la contrazione più marcata è quella dei turisti lombardi (da 7,9 a<br />
6,3 notti). In leggera controtendenza il Lazio che incrementa la propria permanenza media da 7,7 a 8,2.<br />
Il mercato estero mostra invece una perdita generalizzata lungo tutto il decennio.<br />
I primi cinque Paesi come numero di pernottamenti (Germania, Regno Unito, Austria, Paesi Bassi e Francia)<br />
evidenziano tutti un consistente decremento nel periodo <strong>2000</strong>-<strong>2007</strong>, con percentuali particolarmente<br />
significative per i tre mercati principali di Germania (-59%), Regno Unito (-47%) e Austria (-38%).<br />
2.3.4.2 Dolomiti di Brenta – Altopiano della Raganella<br />
Nel tempo questo comprensorio ha rafforzato la propria importanza turistica sia per quanto riguarda l’offerta<br />
invernale che quella estiva.<br />
Nel semestre estivo <strong>2007</strong> i poco meno di 100.000 turisti presenti hanno garantito nelle strutture certificate più<br />
di 677.000 pernottamenti, con un significativo incremento rispetto all’estate precedente (+5,6% negli arrivi e +<br />
5,1% nelle presenze).<br />
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