rapporto sul turismo montano 2000-2006 e congiuntura 2007
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2.3.6.3 Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendeva<br />
L’area evidenzia una contrazione rispetto ad inizio decennio sia delle presenze italiane (-5%) sia del principale<br />
mercato estero, quello tedesco (-62%).<br />
Come per altri ambiti anche qui la presenza dituristi italiani vede al primo posto la Lombardia come arrivi, ma il<br />
Lazio come numero di pernottamenti, sia ad inizio decennio che nell’ultima stagione invernale, con una<br />
significativa differenza in termini di permanenza media (6,2 notti i turisti laziali, 4 notti i turisti lombardi). Al<br />
terzo posto per numero di pernottamenti l’Emilia Romagna, seguita a distanza dalla Toscana.<br />
Sui mercati esteri ad inizio decennio i tre principali Paesi come numero di pernottamenti erano nell’ordine<br />
Germania, Regno Unito (questi due Paesi totalizzavano oltre la metà dei pernottamenti) e Polonia.<br />
Nell’inverno <strong>2006</strong>/<strong>2007</strong> la nuova graduatoria vedeva nell’ordine Polonia, Regno Unito e Repubblica ceca. A<br />
differenza della Polonia, in costante ed elevata crescita (+263% nel decennio, fino a rappresentare ben più di<br />
un terzo dei pernottamenti stranieri), la repubblica ceca evidenzia una crescita più sostenuta fino a metà<br />
decennio e poi tassi di variazione più modesti seppure significativi (+53% per l’intero periodo considerato).<br />
Il Regno Unito mostra una sostanziale tenuta. La Germania evidenzia un crollo (-62% di pernottamenti nel<br />
decennio). Belgio e Paesi Bassi mostrano anch’essi una decisa contrazione da metà decennio, mentre la<br />
Danimarca rispetto alle perdite di metà decennio mostra qualche timido segnale di ripresa nelle ultime stagioni<br />
invernali.<br />
2.3.6.4 San Martino di Castrozza e Primiero<br />
Nell’ultimo decennio le presenze di Italiani sono in aumento (+11%) e l’incremento è costante e regolare,<br />
senza flessioni particolari tra un anno e l’altro anche in coincidenza di inverni asciutti e privi di precipitazioni<br />
nevose. Le prime tre Regioni sono il Veneto, che mantiene sempre il primo posto per numero di arrivi e<br />
pernottamenti, aumentando costantemente nei numeri; il Lazio che però mostra una leggera flessione negli<br />
ultimi anni pur riuscendo a mantenere il secondo posto come presenze (in termini di arrivi ri<strong>sul</strong>tano più<br />
numerosi del Lazio i turisti provenienti sia dall’Emilia Romagna che dalla Toscana); l’Emilia Romagna, che<br />
mostra una sostanziale stabilità sia in termini di arrivi e presenze che di permanenza (pari a 3,8 giornate tanto<br />
ad inizio che a fine periodo, una durata molto più contenuta rispetto a quella evidenziata dai turisti del Lazio,<br />
pari a 6,6 giornate).<br />
Per i mercati stranieri, il maggior numero di pernottamenti era garantito all’inizio del decennio, nell’ordine da<br />
Polonia (già quindi allora primo mercato estero), Germania e Repubblica ceca. Nell’ultima stagione invernale<br />
<strong>2006</strong>/<strong>2007</strong> la Polonia conserva il primo posto con incrementi costanti di anno in anno (+153% nel periodo);<br />
seguita dalla Repubblica ceca (+135% nel periodo, ma che a differenza della Polonia sembra aver esaurito la<br />
propria spinta all’incremento ed evidenzia negli ultimi due anni un vistoso calo); e il Regno Unito, che nel<br />
decennio sale dal quinto al terzo posto come numero di pernottamenti esteri (+92% nel periodo), evidenziando<br />
una crescita costante. Belgio e Danimarca, con Valori assoluti molto modesti, pur presentando incrementi<br />
significativi nel periodo considerato, come per la Repubblica ceca mostrano una contrazione di arrivi e<br />
presenze negli ultimi inverni.<br />
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