rapporto sul turismo montano 2000-2006 e congiuntura 2007
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2.3.6.1. Altopiani Folgaria Lavarone Lucerna<br />
Rispetto all’inverno 2005/<strong>2006</strong>, ben più ricco di neve, la stagione invernale <strong>2006</strong>/<strong>2007</strong> evidenzia una<br />
contrazione sia di Italiani che di stranieri.<br />
Per le presenze si registrano incrementi di medio periodo (rispetto al <strong>2000</strong>/01) consistenti sia <strong>sul</strong> mercato<br />
italiano (+25%) che <strong>sul</strong> mercato straniero (sia per quanto riguarda i nuovi mercati dell’Est che i mercati<br />
tradizionali di Belgio, Germania, Danimarca e Paesi Bassi). La durata della permanenza del mercato italiano<br />
non si è affatto contratta (rimanendo stabile sui 4,2 giorni) come pure la permanenza degli stranieri.<br />
Il mercato italiano evidenzia una crescita molto sostenuta nella prima parte del decennio e una contrazione<br />
successiva. Si tratta di un <strong>turismo</strong> preValentemente di prossimità che vede ai primi posti come arrivi Veneto,<br />
Lombardia ed Emilia Romagna (ma il Lazio per le presenze). In termini di presenze nell’ultimo inverno la<br />
Lombardia sopravanza il Veneto, che contrae negli anni più recenti i propri pernottamenti rispetto ad una fase<br />
di forte crescita registrata ad inizio decennio.<br />
Per i mercati esteri i tre mercati più importanti per tutto il decennio sono il Belgio, il Regno Unito e la<br />
Germania, affiancati negli anni più recenti da Polonia e Repubblica ceca (quest’ultimo mercato sembra<br />
evidenziare già una contrazione rispetto a metà decennio).<br />
Rispetto agli inizi del decennio l’unico mercato che perde pernottamenti è quello del Regno Unito<br />
2.3.6.2 Dolomiti di Brenta, Altopiano della Raganella<br />
Incrementi nel medio periodo (rispetto al <strong>2000</strong>/01) delle presenze sia di Italiani (+13%) che degli stranieri.<br />
Gli incrementi degli Italiani sono costanti nel decennio e in termini di pernottamenti ai primi posti sono Lazio,<br />
Emilia Romagna e Lombardia (ma in termini di arrivi il Lazio è al terzo posto, indice di come al crescere della<br />
lontananza il numero di pernottamenti tenda salire in maniera significativa tanto è vero che chi proviene dal<br />
Lazio si ferma per 6,7 notti e chi proviene dall’Emilia e dalla Lombardia si ferma mediamente per 4,2 notti).<br />
Per gli stranieri si assiste ad un effetto rimpiazzo. Il mercato olandese che all’inizio del decennio era al primo<br />
posto in termini di arrivi e presenze è largamente superato da Polonia e Repubblica Ceca, che ora<br />
rappresentano i due mercati principali seguiti da Belgio, Regno Unito e Germania.<br />
Le presenze di polacchi e cechi, già peraltro presenti in modo significativo ad inizio decennio, in pochi anni si<br />
sono moltiplicate per cinque e assieme pesano per più della metà di tutti gli stranieri presenti nell’ambito. In<br />
crescita anche il mercato danese.<br />
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