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rapporto sul turismo montano 2000-2006 e congiuntura 2007

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Capitolo 1. Il <strong>turismo</strong> <strong>montano</strong> in Italia. Evoluzione e profilo della<br />

domanda<br />

1.1 Introduzione<br />

Il <strong>turismo</strong> <strong>montano</strong> in generale attraversa oggi una fase di maturità, caratterizzata da una minore capacità di<br />

attrazione del prodotto "tradizionale", sia estivo che invernale, e da una maggiore concorrenza tra località<br />

montane e tra modi differenti di utilizzo della risorsa "montagna".<br />

Il trend positivo che ha caratterizzato l’evoluzione della domanda negli ultimi decenni mostra segni di evidente<br />

rallentamento se non addirittura di stagnazione, con una riduzione nella durata media del soggiorno.<br />

Non è la montagna in sé ad essere in crisi, quanto una concezione “vecchia e obsoleta” del prodotto <strong>montano</strong><br />

nel suo complesso, incapace di dare risposte innovative alle crescenti e mutevoli esigenze della domanda. I<br />

dati relativi alle ultime stagioni invernale ed estiva evidenziano, infatti, andamenti positivi: i flussi nelle località<br />

montane italiane continuano ad aumentare, anche se con andamenti differenziati da zona a zona e a ritmi<br />

inferiori rispetto al passato. Tale differenziazione è dovuta anche alle diverse strategie di riposizionamento,<br />

attivate sia attraverso interventi <strong>sul</strong> prodotto, sia attraverso attività specifiche di comunicazione.<br />

Ma quali sono le caratteristiche principali del <strong>turismo</strong> <strong>montano</strong><br />

innanzitutto un'articolazione del fenomeno nei due prodotti estivo e invernale, che si rivolgono a segmenti<br />

diversificati di domanda e caratterizzati da un’enfasi differenziata sugli elementi che compongono il prodotto<br />

stesso (si pensi al ruolo degli impianti di risalita).<br />

una distribuzione variegata del fenomeno, tra aree alpine ed appenniniche, con un'offerta distribuita lungo<br />

i diversi sistemi montuosi e con un portafoglio prodotti differenziato;<br />

un utilizzo piuttosto intenso di seconde case e quindi una significativa componente di <strong>turismo</strong> “sommerso”,<br />

cui si aggiunge una altrettanto significativa componente escursionistica;<br />

una composizione della domanda che vede la predominanza dei turisti italiani e generalmente del <strong>turismo</strong><br />

di prossimità. La percentuale di stranieri è pari a circa un terzo dei flussi registrati;<br />

una concentrazione fortissima in un'unica regione, il Trentino Alto Adige, che registra oltre il 60% degli<br />

arrivi e delle presenze complessive e che, nel caso della provincia di Bolzano, vede la maggior incidenza<br />

di <strong>turismo</strong> estero rispetto alla media;<br />

le difficoltà nell'affrontare i cambiamenti climatici e soprattutto le problematiche relative all’innevamento, in<br />

particolare nelle stazioni a quota di media montagna;<br />

le difficoltà generali della montagna dal punto di vista economico, sociale e demografico;<br />

le questioni della sostenibilità, da affrontare con altre legate all'accessibilità e allo sfruttamento del<br />

territorio.<br />

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