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Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo

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Non posso però evitare di ricordare con dispiacere che alla fine del mio mandato i più forti

sciatori del momento: Massimo Pellegrino, Cipriano Tiziano, Stefano Bonato e Sandro Moser,

presentati da me, da Ascanio e Rinaldo Menardi nonché da Ascanio Palchetti non furono messi

in votazione……, così come furono bocciate tre ragazze, figlie di soci, dal mio punto di vista del

tutto meritevoli (basti pensare che una aveva appena vinto il campionato nazionale

universitario).

D/ Durante la tua presidenza vigeva ancora la norma delle cinque palle nere?

R/ Le modalità di votazione adottate nell’immediato dopoguerra erano rigidissime e bastavano

cinque voti contrari (palle nere) per escludere un candidato. Durante la mia presidenza la norma

fu abolita e i criteri di ammissione divennero più elastici, in quanto c’era anche il problema di

incrementare il numero dei soci.

In tempi più recenti si sono riprese norme più restrittive e oggi un voto contrario annulla sei voti

favorevoli.

D/ Come vedi l’evoluzione futura del 18?

R/ Oggi lo sci è diventato uno sport di massa e l’agonismo si è esasperato come in tutte le altre

discipline sponsorizzate. Un circolo come il nostro non può più nutrire ambizioni di alto livello,

per raggiungere le quali è inevitabile ricorrere sempre più ad artifici, anche illeciti. D’altra parte

il circolo è cresciuto ed abbiamo un nutrito numero di soci che amano sciare ma non sono portati

all’agonismo. Un’idea per il futuro, che non è solo mia ma è condivisa da altri vecchi soci, è di

trasformare il 18 in uno “Sporting club” che ammetta come soci anche campioni e esponenti

prestigiosi di altre discipline sportive. Durante la mia presidenza, ricordo che con te

presentammo Rod Stephens, campione di vela e famoso progettista navale. Era molto

appassionato e quando veniva in Europa si andava sempre a sciare assieme. Per tenersi in

allenamento saliva le scale del suo studio di Lexington Avenue a New York camminando

all’indietro: sosteneva che così si rafforzavano certi muscoli utili allo sci.

D’altra parte fra i nostri soci ci sono elementi famosi in altri sport di livello mondiale, come

Franco Carraro campione mondiale di sci nautico e Riccardo Bonadeo, un velista che ha

ottenuto risultati di rilievo su tutti i mari del mondo. Famosi nell’automobilismo sono stati Piero

Taruffi e, più recentemente, Giannino Marzotto che vinse una Mille Miglia in giacca e cravatta.

Io vedrei volentieri fra i nostri soci campioni di livello mondiale, Michael Schumacher per

esempio, che dicono sia anche un buon sciatore, o golfisti famosi. Attorno a Riccardo Bonadeo

potrebbe nascere una compagine di giovani velisti con i quali ritrovarsi, d’estate in qualche sede

“staccata” estiva. Un “18” allargato ad altre discipline potrebbe ridurre quello scompenso,

inevitabile, fra il suo animus sportivo e quello socio-mondano.

,

D/ Questa tua idea l'avevi già sperimentata tempo fa, quando negli anni Sessanta organizzasti

una spedizione a Nassau, nelle Bahamas, per partecipare con alcuni Italcart di tua produzione

ai campionati mondiali di go-cart. I piloti erano tutti diciottini e, oltre a te e a tuo fratello

ricordo Piero Giacosa e Eugenio Monti.

Io venni come "pit manager"; peccato che i motori, preparati con cura a Milano sulla pista

Rossa, un'altra tua realizzazione, si rifiutarono di mettersi in moto a causa della carburazione

ottimizzata per temperature vicine allo zero mentre a Nassau c'erano più di 30 gradi. A parte

l'insuccesso tecnico, fu una splendida esperienza fra amici e tutti ricordiamo ancora quando,

appena dietro all'albergo, pescammo un pescecane di oltre tre metri.

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