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Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo

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facciamo in tempo a risalire al “muro” della Banchetta che comportava un passaggio molto

difficile e pericoloso dove tutti frenavano (anche noi due) arriva il Bertolaja prende tutto dritto

ed è secondo ! Da quel giorno ha vinto moltissime gare....E io ero più che soddisfatto di aver

avuto ragione dei tecnici, sciava forse male ma come riusciva a far scorrere gli sci ... ».

Nel dicembre del 1955 Dante Bini vince a St Moritz la discesa di un incontro italo-anglo

(BUSC)-svizzero(SAS). Il Derby dei Cittadini di Sestriere del 1956 è vinto dal 18 con Antonio

Bertolaja 2°, Dante Bini 5° e Carlo Durazzo 9°. Il giorno dopo la stessa squadra vince il Derby

dei Cittadini di Madesimo in slalom gigante l° Antonio Bertolaja, 9° Durazzo, 12° Dante Bini.

L’incontro con il SAS a Klosters è perso per pochi punti. Vinto lo slalom con Nanni

Serralunga, Furio Nordio, Carlo Durazzo e Dante Bini, persa la discesa malgrado il 3° , 4°e 5°

posto di Carlo Durazzo. Arrivano Sandy Whitelaw (socio anglo-italiano della squadra inglese) e

Romano Rimoldi, gli altri cascano ... Ai campionati del Mondo Universitari di Jahorina

(Yugoslavia) avevamo in squadra Dante Bini, Sandro Muzzi e Antonio Bertolaja che arrivò 7°

in discesa, Sandrino 9° in gigante. Al Concorso Internazionale del SAI a Sestriere Sandrino

arriva 2° in discesa, Antonio 4°.

Nel 1957 si vince a Zürs in inizio stagione un incontro con Oxford Cambridge e la squadra

universitaria tedesca, dove appare per la prima volta un temporaneo di grande valore, Giorgio

Marchelli. Al Derby dei Cittadini del Bondone arrivano in discesa 2° Carlo Durazzo e 4°

Antonio Bertolaja che vince il gigante del giorno dopo portando il 18 al primo posto delle

squadre presenti. L’incontro con il SAS al Terminillo è perso per pochi punti malgrado le ottime

prestazioni “in casa” di Dino Zamboni 2° in gigante e 3°in slalom

Nel 1958 vincemmo l’incontro con il SAS “fuori casa” alla Kleine Scheidegg, dove gli svizzeri

(fortissimi) caddero tutti in slalom gigante in una buca nella quale bisognava scendere risalendo

dall’altra parte, chi cadeva in fondo era perso. Carlo Durazzo partito fra i primi ci rimase

dentro, si fece male ad un ginocchio, si trascinò fuori della buca e quando arrivava un diciottino

gli urlava di frenare così vinse uno svizzero, ma si classificarono 2° Giorgio Marchelli (l° anno

di temporaneo) 3° Dino Zamboni, 4° Nicolò Donà, 5° Sandrino Menardi, anche lui cascato in

buca, e vincemmo l'incontro.

Arnold Lunn -Tentativo di ritornare allo slalom originale (racconto di Carlo Durazzo)

«Arnold Lunn, l’inventore dello sci moderno era stato invitato dal SAS per vedere la gara, era

già piuttosto anziano. Ci spiegò che lo slalom (da lui inventato negli anni 20) rappresentava

una discesa nel bosco in mezzo agli alberi e che non era giusto che noi scendendo toccassimo i

pali con le spalle. Voleva provare un palo, di sua invenzione, che sulla cima aveva un

panierino con dentro una palla da tennis attaccata ad uno spago, chi faceva cadere la palla

aveva una penalità in secondi ( non ricordo più quanti). Dopo la gara con il SAS fu dunque

piantato uno slalom corto con questi nuovi pali. Feci dei calcoli e dissi a Dino ( il nostro

migliore slalomista) di fregarsene e di buttare anche giù qualche palla che avrebbe vinto lo

stesso. Così fu, vinse Dino battendo i migliori svizzeri che da bravi giravano alla larga dei pali.

Conclusione “l'innovazione” di Lunn non ebbe alcun successo e siamo arrivati oggi ai pali

snodabili.»

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