Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo
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La scelta dei Soci
Insomma, il Circolo andava avanti bene, c'era una Club House molto gradevole, una squadra
universitaria prima in Italia, soprattutto un folto gruppo di ragazzini per i quali organizzavamo
gare e allenamenti. In molti volevano far parte dello Sci Club 18 e la nostra immagine verso
l'esterno mi pareva buona e rinvigorita.
Ma con il consolidarsi della vita sociale, e il ritorno sulla scena di soci ormai avanti negli anni,
si andava anche consolidando una dicotomia tra chi voleva vedere il Circolo strettamente legato
allo sci, e allo sci agonistico in particolare, e chi viceversa ne considerava primariamente gli
aspetti legati alla socialità cortinese e all'utilizzo della Club House.
Personalmente ero del parere che queste due ottiche fossero perfettamente integrabili, alla
condizione che la rotta fosse sempre dettata dalla matrice sportiva, convinto che senza quella
leadership e quell'immagine anche la risultante "sociale" si sarebbe via via deteriorata, e alla fine
autodistrutta.
In stretta relazione con queste due "scuole di pensiero", si andavano delineando due diversi
concetti del nostro modello di Socio, innescando così una dialettica che è continuata per anni e
che ancora oggi non ha trovato la sua corretta soluzione. Senza entrare in lunghe considerazioni
sull'argomento, perché non è questa la sede, voglio però dire che nell'orizzontarmi sulla
opportunità di accettare un candidato ho sempre teso a privilegiare la "diciottinità" sulle
considerazioni di età, di provenienza, o di altro. Che cosa poi fosse questa "diciottinità" lo sanno
quelli che ce l'hanno... e non è proprio detto che sia una virtù!
Francesco Colonna presidente
La nomina
Dopo averne accertata la disponibilità, proposi la presidenza di Francesco Colonna, e senza
entrare nei meriti e nei dettagli scrissi la mia brava lettera di dimissioni.
Francesco era anziano, ma contrariamente agli orientamenti generali, che volevano un giovane,
mi sembrava la persona più adatta; anzitutto rappresentava al pieno la continuità e la
"diciottinità", poi era stato per molti anni attivo nella gestione del Circolo, ed era quindi un
giusto riconoscimento eleggerlo presidente. Infine, nel 18, in quel momento, non c'era molto da
fare, e dunque la cosa più opportuna era privilegiare una presidenza carismatica e
rappresentativa. Un rassicurante punto di riferimento per i Soci e per l'immagine esterna del
Circolo.
Questa teoria, unitamente all'affetto che tutti i Fondatori avevano per lui, passò, e nell'autunno
del 1992 Francesco Colonna fu nominato presidente.
Una perdita prematura
Verso la fine dell'inverno del 1993 si ebbe notizia che Francesco era aggredito da quel malaccio
che ogni tanto prende qualcuno. Le notizie sulla sua salute erano incerte, e tutti speravamo che
in qualche modo migliorasse o che il suo stato di salute si stabilizzasse. E questo, a fasi alterne,