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Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo

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puntò i bastoncini e con un balzo di 90 gradi affrontò tranquillamente la discesa, volando da

una gobba all’altra, in piena velocità, fino poi a fermarsi con un paio di curve al limite della

nostra visibilità, a circa 450/500 metri da noi. Non era neanche fermo, che anch’io feci la

stessa cosa. Si poteva fare quindi, e tutti gli altri a seguire. Beltrandi, prima categoria, fece

metà muro a spazzaneve riuscendo a non cadere sui gobboni e via via, scesero anche gli altri.

Il giorno dopo vinse la gara un francese, Mussat, secondo Carletto Schenone, prima categoria,

che era di casa, essendo torinese, terzo Sandro, quarti a pari merito, Galtier francese ed io».

Furio Nordio

Di Trieste, è un cortinese assimilato, avendo vissuto e studiato dagli 11 ai 14 anni a Cortina,

parla l'ampezzano ed è sempre stato molto legato al gruppo di Cortina, soprattutto a Sandrino.

Un ottimo sciatore solo leggermente inferiore a Sandro e Beti Menardi dunque fra i primissimi

universitari in Italia e fra i primi 10/15 in Europa, soprattutto forte in discesa e gigante (aveva un

coraggio da vendere). Un carattere schietto e senza peli sulla lingua con idee ben precise di cosa

bisognava fare e no. Dal 1948 al 1954 partecipa a tutti gli incontri con SAS e a tutte le gare

importanti universitarie e cittadine piazzandosi: 5° in discesa e 4° in slalom ai Campionati

Italiani Universitari nel 1948 a Madonna di Campiglio dietro ad Eugenio, Sandrino e Romano

Rimoldi. 5° in discesa, slalom e slalom gigante ai Campionati Mondiali Universitari di Bad

Gastein in Austria. 2° dietro a Sandrino in discesa nell’incontro con il SAS di St Moritz nel

1952, 7° in Discesa sulla pista olimpica di St. Moritz, nei Campionati del Mondo Universitari

del 1953. E’ stato presidente dello Sci Club dal 1972 al 1974.

Furio Nordio raccontato da Carlo Durazzo

«Fui invitato da Maria Grazia (Marchelli) a casa sua a Cortina per Natale, (1953) non

conoscevo nessuno in Italia 20 , il mio primo “impatto” con le gare fu dopo Natale a Ortisei: uno

slalom nazionale con tutti i migliori italiani e anche stranieri, noi grami, non qualificati, fummo

fatti partire, dal giudice arbitro Ricki Scofone, per ultimi in buche giganti praticamente

sull'erba e anche Furio partì fra gli ultimi. Ricki Scofone, sbronzo di grappa, commentava le

nostre discese al megafono prendendoci in giro, passando il traguardo Furio urlò “ Scofone tu

con il tuo albergo, il tuo 5,50 stazza internazionale puoi mangiarmi il C...”. Dopo fuga di tutti

quanti perché alloggiavamo nel suo albergo! Fu squalificato dalla Fisi per tre mesi! Ma

quando spiegò alla Fisi cosa era successo fu revocata la squalifica, comunque appese gli sci al

chiodo per il resto dell’inverno, ma in primavera ... »

I Campionati del Mondo Universitari a St. Moritz (di Carlo Durazzo)

«Durante quell’inverno (1953) avevo fatto parecchie gare in Italia buone e cattive, ma non i

Campionati Italiani Universitari perché ero dovuto scappare con gli sci da Cervinia in Svizzera,

per poi andare in Francia, altrimenti avrei dovuto fare il servizio militare, costretto da mio

padre! Così non mi ero potuto qualificare per far parte della squadra italiana

universitaria.(come speravo). Poco male, il SAI (con il quale correvo nel primo anno in Italia)

riuscì ad iscrivermi ugualmente (forse perché i Campionati si svolgevano con il Concorso del

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