Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo
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disinvoltura il primo posto nell’obbligata. Conte, come dice lui stesso, è uno specialista
dell’obbligata. Bilancio: belle giornate di sole e di sport, che hanno permesso di notare (anche
in assenza dei fondisti e di Taruffi, Scialoja e Pallini nelle gare di discesa) un assoluto
miglioramento qualitativo, non soltanto dei singoli, ma soprattutto del gruppo».
Le “giornate dei romani di Cortina”: La Coppa Fasola, 13 gennaio 1935
«Le gare si presentano sotto i migliori auspici, malgrado non vi sia neve e la poca che c’è sia
molto ghiacciata. Nella serata, prima delle gare giungono i concorrenti: Mario Guarnieri,
Vincenzo La Porta e altri discesisti di buon calibro alla Coppa Fasola, la più importante delle
prove in programma. La prima gara svolta è la Coppa La Porta, gara di discesa a coppie sul
tradizionale percorso Pocol - Ponte della Polveriera. Le coppie non partono assieme, ma ad
intervalli di un minuto, quindi la gara a coppie si trasforma in due gare individuali, prima i
galanti cavalieri, poi le signore. Viste le condizioni delle neve, occorrono gambe ben salde. Lo
Sci 18 non ha donne annoverate tra i suoi soci, ma i maschietti corrono ugualmente, facendosi
accompagnare da avvenenti pulzelle: così Carletto Peroni e Arrigo Castellani, abbandonati
però all'ultimo momento dalle loro timorose compagne. I favori della classifica si sono orientati
verso l'agguerrita coppia, formata per l'occasione, dalla veneziana Anna Maria Guetta con il
romano Renzo Conte. Lei ha un grande coraggio a lanciarsi sulla neve ghiacciata, Renzo,
invece, che della discesa è un cesellatore, arriva piano piano, ma con le ginocchia intatte. Lei
meritava la vittoria, ma lui ha sbagliato percorso, proprio quasi davanti al traguardo. Tra i
concorrenti di questa gara c’era un altro diciottino, Gerardo Parodi Delfino. In sintesi, lo Sci
Club 18 e il Gruppo Romano Sciatori hanno offerto un grande spettacolo sulle nevi di Cortina
con le prove di discesa e di obbligata. La Coppa Fasola, alla fine, è stata conquistata dallo
studente feltrino Mario Rasi. I pronostici, partito Mario Guarnieri, davano come favorito
Parodi Delfino, ma una serie di disavventure lo hanno privato del successo. La Porta, poi,
oramai non ha più gambe né fiato ... ».
In Val Cismon, un po' di goliardia ai VI Littoriali della Neve, gennaio 1937
«Molti sono gli atleti che partecipano a queste gare. Nella gara di discesa libera del 10 gennaio
sono al cancelletto di partenza molti nomi conosciuti. I pronostici danno vincente Giuliano
Babini, bresciano di cittadinanza ma torinese di studi. Prendono il via anche Ferroglio, Alberto
Rasi, Daniele e Malinverni. Un’impressione molto favorevole è stata suscitata da Telfner e
dall’intero quartetto milanese. Anche il discesista Francesco Colonna è stato ammesso in gara,
malgrado non avesse ancora compiuto i 18 anni, ma tanto è della stessa leva ... I pronostici del
giorno prima vengono completamente stravolti dalla classifica: l° Scarpa, 2° Alberto Rasi, 6°
Lobetti, 8° Telfner, 9° Manca, 11° Maraini, che ha magnifiche doti, ma avrebbe potuto fare
molto meglio se non fosse stato a corto d’allenamento, solo 14° Babini.
La prova di discesa obbligata è stata vinta dal perugino Telfner, già possessore nel 1936 del
titolo di Littore in questa specialità».