Da Roma a Cortina di Carlo Durazzo
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Ascanio Palchetti, i divertimenti, la mondanità
Ascanio è stato socio da prima della guerra, era un gran comunicatore e amava creare dei
divertimenti per un suo vasto pubblico mondano composto da molti soci del 18. Era stato
invitato con Hans Nobel, subito dopo la guerra, a creare in Argentina la nuova stazione di
Bariloce. Ha creato, all’inizio degli anni 50, presso Milano la famosa Pista Rossa per i primi
kart con Nicolò e Luigino Donà, alla stessa epoca aveva anche una scuola di sci nautico a Santa
Margherita ma la sua più bella riuscita fu il Verokay a Cortina creato negli anni 55 dove tutto il
18 e gli ospiti mondani di Cortina andavano a bere, mangiare e ballare. Questo famoso locale lo
portò dopo a lanciare vari altri locali i famosi King a Porto Ercole e a Porto Rotondo dove fu
chiamato ancora dai Donà.
E stato segretario del 18 durante la presidenza di Nicolò Donà anni 1975/80 ed ha aperto il club
a numerosissimi nuovi soci 27 che non avevano tutti un passato sciistico e sportivo creando una
frattura con la “vecchia guardia” rappresentata soprattutto dai due ex presidenti, Adriano
Guarnieri e Furio Nordio, e altri che volevano che rimanesse uno sci club puro. Benché molto
criticato nacque così un nuovo club meno sportivo, ma che con l'allargamento della sua base ha
acquisito dei mezzi economici notevoli che gli hanno permesso di affrontare meglio la sua
organizzazione generale culminata con l'acquisto della nuova prestigiosa sede sociale di Malga
Lareto nel 95 e permette oggi di tornare ad organizzare un’attività sportiva sempre più
importante basandosi sulla formazione di giovanissimi.
Era un uomo totalmente disinteressato e indipendente, difatti non ha mai “approfittato” delle
situazioni che aveva creato pensando solo a divertirsi e divertire gli altri. Lasciando le sue
iniziative appena avevano ottenuto un buon successo.
Il filo conduttore della tradizione non s’interrompe dagli anni 60 agli anni 70. Continuano a far
gare ad alto livello universitario Giorgio Marchelli ed Ascanio Menardi, è « reclutato » un
formidabile sciatore universitario Roberto Morelli e fanno risultati di rilievo gli junior diventati
universitari : Nicola Gandini, Daniele Cimini (pupillo di Dino al Terminillo), Gian Andrea
Gregorini, Zeno Soave (dal 64).Corrono anche con ottimi risultati i fratelli Ugo e Andrea
Balzani di Bologna, Raf Bonacossa, Tita della Zonca, Carlo Gandini, Adriano Vigo, Massimo
Pellegatta, Francesco delle Piane (figlio del fondatore Mariano). A Roma si riforma una squadra
sotto la direzione della Mamma Carlo Durazzo ne fanno parte: Roberto Battista, Filippo degli
Uberti (figlio del Fondatore), Antonio Ruffo, Paolo Poma, Francesco Deganello, Maurizio
Morandi, Mario Scialoja (figlio del Fondatore), Carlo Cosmelli, Lionello Noya di Lannoy,
Andreassi. Continuano a partecipare a gare Nicolò e Luigino Donà, Carlo Durazzo, Antonio
Bertolaja e gli intramontabili Dino Zamboni e Furio Nordio. Da ricordare, con enorme tristezza,
Giulio Ruffo promettente junior deceduto nel 1966 dopo un incidente gravissimo in Faloria in
allenamento con gli altri nostri junior.
Nell’inverno 60/61
Disputiamo un incontro a Zürs con le squadre d’Oxford Cambridge vinto da noi. Al Campionato
Nazionale Cittadini a Courmayeur Giorgio Marchelli è 5° in slalom e 2° in discesa, Nanni
Serralunga 8° in slalom. Al Trofeo Gilera a Courmayeur vince la libera Giorgio Marchelli. Nel
1961 al Terminillo vince ancora il SAS. In gigante vince Thomet, terzo è Dino, 4° Ascanio. In
slalom vince ancora Thomet, secondo è Dino.