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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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10 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />

Iª Giornata<br />

delle condizioni di salute e sicurezza<br />

dei <strong>la</strong>voratori.<br />

Di una cosa siamo certi ed è che<br />

<strong>la</strong> partecipazione, con formazione<br />

consultiva, anche del rappresentante<br />

dell’INAIL in seno al predetto<br />

Comitato sarà decisamente<br />

significativa e importante per poter<br />

vedere garantito lo scambio di<br />

informazioni tra i soggetti istituzionali<br />

al precipuo fine di promuovere<br />

l’uniformità dell’applicazione<br />

del<strong>la</strong> normativa in paro<strong>la</strong> nonché<br />

l’imparzialità dell’azione<br />

amministrativa di vigi<strong>la</strong>nza sull’intero<br />

territorio nazionale.<br />

Resta comunque il fatto che occorrerà<br />

restituire fecondità al progetto<br />

europeo, sbloccando, con l’adozione<br />

del «minitrattato» di Lisbona del<br />

2007, il funzionamento, anche più<br />

concretamente politico, dell’Unione<br />

europea e cercando di impedire un<br />

altro momento di un suo successivo<br />

arresto, atteso che i sintomi del<strong>la</strong> crisi<br />

istituzionale europea non saranno<br />

eliminati fino a quando <strong>la</strong> crisi stessa<br />

non sarà risolta.<br />

Siamo convinti, del resto, che, per<br />

ridare spinta e fecondità al progetto<br />

europeo, bisogna assegnare una<br />

convinta fase politica all’effettività del<br />

rispetto del<strong>la</strong> dignità umana espressa<br />

dai diritti del<strong>la</strong> persona al<strong>la</strong> vita, al<strong>la</strong><br />

salute e al <strong>la</strong>voro, rimettendo un tale<br />

rispetto al centro di quello stesso<br />

progetto e, al tempo stesso, ridando<br />

vita a obiettivi politici, giuridici e,<br />

in ogni caso, istituzionali a partire<br />

proprio dal dibattito etico sui diritti,<br />

prevenzionistici e previdenziali in<br />

genere, di tutti i <strong>la</strong>voratori. Il rispetto<br />

di questi ultimi e delle loro famiglie,<br />

d’altra parte, dovrebbe facilitare <strong>la</strong><br />

realizzazione delle diverse espressioni<br />

di solidarietà, indispensabili a un buon<br />

funzionamento dell’economia europea<br />

di mercato, impegnandosi così a<br />

coniugare libertà d’impresa e giustizia<br />

sociale.<br />

A prescindere, poi, dall’universalità<br />

del<strong>la</strong> ragione moderna e dal<strong>la</strong><br />

globalizzazione neoliberista,<br />

aderiamo senz’altro all’idea per<br />

cui «il miglior contributo che<br />

l’Europa può recare al resto del<br />

mondo consiste nel<strong>la</strong> riuscita del<br />

suo modello d’integrazione pacifica<br />

nel rispetto del<strong>la</strong> legittima diversità,<br />

poiché, se i valori sono universali,<br />

i modelli per <strong>la</strong> loro attuazione non<br />

lo sono» 8 . Altra, indipendentemente<br />

dai processi di sviluppo sostenibile,<br />

<strong>la</strong> priorità anche assegnata alle<br />

azioni di lungo termine, le sole che<br />

appaiono in grado di modificare nel<br />

tempo le rigidità strutturali di base.<br />

Esse dovranno tendere a favorire,<br />

con l’occupazione femminile, <strong>la</strong><br />

ripresa anche del<strong>la</strong> fecondità familiare<br />

attraverso politiche di sostegno,vale a<br />

dire politiche in favore del<strong>la</strong> famiglia,<br />

di servizi alle famiglie, di servizi<br />

connessi al<strong>la</strong> maternità, di servizi per<br />

l’infanzia, di flessibilità normativa<br />

nei confronti degli occupati con figli,<br />

di sostegni alle reti re<strong>la</strong>zionali che si<br />

muovono intorno alle famiglie e ai<br />

loro bisogni, che variano comunque<br />

nelle diverse fasi del<strong>la</strong> vita.<br />

4. Il tratto del<strong>la</strong> democrazia compiuta<br />

nelle attività istituzionali di vigi<strong>la</strong>nza.<br />

La difesa dei valori propugnati<br />

dall’art. 1 del<strong>la</strong> Costituzione è<br />

arricchita oggi dal<strong>la</strong> direttiva<br />

dell’approvato T.U. secondo <strong>la</strong> quale,<br />

in vista di una complementarietà<br />

sinergica tra gli Istituti deputati agli<br />

interventi in materia di sicurezza<br />

e salute sul <strong>la</strong>voro, ai medesimi<br />

è assegnata l’importante attività<br />

di consulenza alle aziende (art. 9,<br />

secondo comma, lett. c)). E’ da<br />

dire che tale attività deve essere<br />

indirizzata alle medie, piccole e micro<br />

imprese, anche mediante l’attuazione<br />

di forme di sostegno tecnico e<br />

specialistico finalizzate, da un <strong>la</strong>to,<br />

al suggerimento, da manifestare per<br />

iscritto, dei più adatti mezzi e metodi<br />

operativi, efficaci al<strong>la</strong> riduzione<br />

dei livelli di rischiosità in materia<br />

di salute e sicurezza sul <strong>la</strong>voro.<br />

Dall’altro, all’individuazione e al<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>tiva segna<strong>la</strong>zione degli elementi<br />

di innovazione tecnologica in tema<br />

di sicurezza e, quindi, con finalità<br />

prevenzionali, ricercando sempre un<br />

responsabile raccordo non solo con le<br />

altre istituzioni pubbliche impegnate<br />

nel settore, ma anche con le stesse<br />

parti sociali che restano comunque<br />

interessate e coinvolte in quel<strong>la</strong> stessa<br />

attività di consulenza. Con partico<strong>la</strong>re<br />

riferimento, poi, alle funzioni<br />

attribuite agli ispettori di vigi<strong>la</strong>nza<br />

dell’INAIL, <strong>la</strong> legge pone il divieto<br />

di assegnare loro <strong>la</strong> predetta attività<br />

di consulenza con questa ulteriore<br />

precisazione che i soggetti che<br />

svolgono tale attività, non possono<br />

essere impiegati nel controllo degli<br />

obblighi nelle materie di competenza<br />

dello stesso INAIL per un periodo di<br />

tre anni dal<strong>la</strong> cessazione dell’incarico.<br />

Senonchè, è utile segna<strong>la</strong>re come<br />

l’esercizio dell’attività di consulenza<br />

non escluda o limiti <strong>la</strong> possibilità<br />

per l’Ente di svolgere l’attività di<br />

controllo e verifica degli obblighi<br />

nelle materie di sua competenza.<br />

Comunque, nell’esercizio dell’attività<br />

di consulenza non sussiste l’obbligo<br />

di denuncia di cui all’art. 331<br />

c.p.p. o di comunicazione ad altre<br />

autorità competenti riguardo alle<br />

contravvenzioni rilevate, ove si<br />

riscontrino vio<strong>la</strong>zioni al<strong>la</strong> normativa<br />

in materia di salute e sicurezza sul<br />

<strong>la</strong>voro.<br />

Allo scopo di ridurre il fenomeno<br />

infortunistico, <strong>la</strong> legge ha attribuito<br />

una ulteriore serie di compiti<br />

all’INAIL concernenti: a) <strong>la</strong> raccolta<br />

e <strong>la</strong> registrazione, a fini statistici, dei<br />

dati re<strong>la</strong>tivi agli infortuni sul <strong>la</strong>voro;<br />

b) il concorso negli studi e nelle<br />

ricerche sugli infortuni e sulle ma<strong>la</strong>ttie<br />

professionali; c) <strong>la</strong> partecipazione<br />

all’e<strong>la</strong>borazione del<strong>la</strong> normativa<br />

tecnica in materia; d) l’erogazione<br />

delle prestazioni del Fondo di cui<br />

all’art. 1, comma 1187, del<strong>la</strong> legge<br />

finanziaria n. 296 del 2007.<br />

Infine, l’INAIL è legittimato a<br />

finanziare progetti di investimento<br />

e formazione in materia di salute<br />

e sicurezza sul <strong>la</strong>voro rivolti in<br />

partico<strong>la</strong>re alle piccole, medie e micro<br />

imprese e progetti volti a sperimentare<br />

soluzioni innovative e strumenti di<br />

natura organizzativa e gestionale<br />

ispirati ai principi di responsabilità<br />

sociale delle imprese. Per l’accesso a<br />

tale finanziamento, <strong>la</strong> legge impone,<br />

come criteri di priorità, l’adozione<br />

da parte delle imprese richiedenti di<br />

soluzioni procedurali correnti con<br />

<strong>la</strong> normativa prevenzionale e con<br />

le regole di buona tecnica, adottate<br />

volontariamente e finalizzate a<br />

promuovere <strong>la</strong> salute e sicurezza sui<br />

luoghi di <strong>la</strong>voro.<br />

Questo nuovo assetto istituzionale

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