L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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14 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />
Iª Giornata<br />
principio, però, (e qui passo al<br />
pratico) è necessario disegnare le<br />
istituzioni in modo tale che esse<br />
realizzino e sviluppino il senso voluto<br />
dall’ordinamento costituzionale.<br />
E invece vediamo da alcuni mesi nel<br />
legis<strong>la</strong>tore atteggiamenti ondivaghi.<br />
Infatti mentre da un <strong>la</strong>to si<br />
prospettano nuovi accorpamenti,<br />
forse nuove organizzazioni, (si è<br />
par<strong>la</strong>to dapprima di super INPS, ma<br />
subito dopo anche di super INAIL,<br />
che avrebbe dovuto accorpare<br />
l’IPSEMA, l’ISPESL, l’Istituto di<br />
Medicina sociale e altri organismi),<br />
dall’altro, il 1 maggio, si promulga il<br />
decreto legis<strong>la</strong>tivo n. 81 che riaffida<br />
(art.13) alle ASL ed ai vigili del fuoco<br />
l’applicazione delle norme sul<strong>la</strong><br />
sicurezza.<br />
Di nuovi accorpamenti non si par<strong>la</strong><br />
più.<br />
Peccato, perché un po’ di sana<br />
concorrenza fra forze ispettive<br />
diverse avrebbe sicuramente<br />
giovato al<strong>la</strong> causa del<strong>la</strong><br />
prevenzione.<br />
Per fortuna per <strong>la</strong> sicurezza e per <strong>la</strong><br />
prevenzione il nuovo Dlgs intende<br />
puntare sul<strong>la</strong> formazione di una<br />
nuova cultura del <strong>la</strong>voro.<br />
Giustissimo!<br />
Si attuerà un piano di formazione<br />
continua rivolto a tutti, <strong>la</strong>voratori e<br />
datori di <strong>la</strong>voro.<br />
A tutti, ovviamente, meno che agli<br />
ispettori.<br />
Non è una novità per noi.<br />
Già l’art. 20 del Dlgs 124 del 2004,<br />
che riformava <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza sul<br />
<strong>la</strong>voro, stabiliva che dall’attuazione<br />
dello stesso non dovevano derivare<br />
nuovi maggiori oneri per le finanze<br />
dello stato: utopia tutta italiana di<br />
riforme a costo zero!<br />
È come se si fosse imposto per legge<br />
di fare le nozze con i fichi secchi!<br />
Da anni noi predichiamo<br />
l’indispensabilità di una scuo<strong>la</strong> di<br />
formazione per i vari corpi ispettivi.<br />
Una struttura permanente dove si<br />
dovrebbe esercitare una formazione<br />
di base per le nuove forze, cioè<br />
l’ABC del<strong>la</strong> tecnica ispettiva, comune<br />
a tutti, per ispettori INPS, INAIL<br />
e Ministero del <strong>la</strong>voro, ma dove ci<br />
dovrebbe essere anche una periodica<br />
formazione specialistica esercitata da<br />
formatori interni alle amministrazioni<br />
che abbiano grande esperienza.<br />
Sappiamo tutti che molte cose non si<br />
imparano nelle aule dell’università,<br />
ma dal<strong>la</strong> viva voce di chi opera.<br />
Ma pensate anche ad altri importanti<br />
argomenti per i quali sono<br />
indispensabili dei momenti formativi:<br />
ad esempio il nuovo decreto sul<strong>la</strong><br />
sicurezza, oppure il controllo del<br />
TFR affidato all’INPS, senza che<br />
questo ente in un anno e mezzo di<br />
nostre richieste sia stato in grado<br />
di organizzare un solo minuto di<br />
riflessione su questo argomento.<br />
Noi rappresentiamo grandi istituzioni,<br />
come <strong>la</strong> DPL, l’INPS e l’INAIL,<br />
e solo le nostre competenze e<br />
<strong>la</strong> nostra etica professionale<br />
contribuiscono a sviluppare delle<br />
nostre amministrazioni un’immagine<br />
importante, potente, positiva presso i<br />
cittadini.<br />
Formazione significa qualità ed è con<br />
<strong>la</strong> qualità e non con <strong>la</strong> quantità che si<br />
fa <strong>la</strong> storia.<br />
Diceva Kennedy: «Io sogno le cose<br />
come non sono mai state e dico:<br />
perché no?». Anch’io sogno!<br />
Ed il primo di questi miei sogni<br />
riguarda l’unificazione dei poteri<br />
di tutti i corpi ispettivi, visto che<br />
lo “status giuridico” di ufficiali di<br />
polizia giudiziaria permetterebbe a<br />
quanti non ce l’hanno di utilizzarne<br />
una delle prerogative, quale ad<br />
esempio l’uso del<strong>la</strong> prescrizione<br />
obbligatoria, che è un atto dotato di<br />
una forte valenza di prevenzione, in<br />
quanto si tratta di un provvedimento<br />
misto, che partecipa sia del<strong>la</strong> natura<br />
del<strong>la</strong> diffida sia di quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />
disposizione.<br />
Perché, poi, non riflettere, sull’utilità<br />
di certe norme sanzionatorie?<br />
Penso alle assurdità di norme che<br />
penalizzano aspetti solo formali,<br />
anche se circo<strong>la</strong>ri del ministero hanno<br />
lodevolmente cercato di attenuarne<br />
l’impatto.<br />
Penso alle assurdità delle sanzioni sul<br />
libro matrico<strong>la</strong> dopo l’introduzione<br />
del modello UNILAV.<br />
Di contro, per contrastare i grandi<br />
fenomeni elusivi le sole sanzioni non<br />
bastano.<br />
E allora, in questi casi, perché non<br />
fare tesoro delle esperienze di paesi a<br />
noi vicini?<br />
Non sarebbe il caso di valutare<br />
l’introduzione di pene alternative,<br />
come si fa in Francia, dove le imprese<br />
che non rispettano le regole, e che<br />
sostanzialmente fanno un massiccio<br />
ricorso al <strong>la</strong>voro nero, per cinque anni<br />
non fanno appalti pubblici?<br />
Questo meccanismo di<br />
“sanzionabilità per esclusione” è<br />
una strada sul<strong>la</strong> quale bisognerebbe<br />
ragionare.<br />
Come bisogna tornare a ragionare<br />
sull’organizzazione delle ispezioni.<br />
Io credo che sarebbe il caso che<br />
accanto al<strong>la</strong> cabina nazionale di regia<br />
ci fosse un organismo tecnico sul<br />
modello francese del<strong>la</strong> “delegazione<br />
interministeriale per <strong>la</strong> lotta al<br />
<strong>la</strong>voro illegale”, di cui ci ha par<strong>la</strong>to<br />
un collega ispettore transalpino in un<br />
convegno di tre anni fa.<br />
Non dovrebbe trattarsi di un altro<br />
SECIT, ma di un organismo snello<br />
e duttile in cui dovrebbero essere<br />
rappresentati sia gli ispettori di tutte<br />
le forze ispettive, sia Magistrati e<br />
Avvocati con il compito di studiare<br />
le problematiche dell’evasione ed<br />
elusione contributiva e le metodiche<br />
per contrastare le nuove e più<br />
raffinate illegalità sul <strong>la</strong>voro.<br />
Le nuove frontiere delle truffe<br />
oggi passano attraverso “pseudo<br />
stages formativi” di <strong>la</strong>voratori neo<br />
comunitari, vere e proprie catene<br />
di fornitura di <strong>la</strong>voratori in nero,<br />
per finire alle cosiddette “frodi<br />
transnazionali”, che cominciano a<br />
diventare una circostanza ricorrente<br />
anche da noi.<br />
Bisogna essere al passo con i tempi,<br />
ma quanti fra noi sanno leggere una<br />
busta paga rumena o po<strong>la</strong>cca?<br />
Conoscete tutti le difficoltà<br />
allorquando si spedisce un verbale in<br />
un paese dell’est.<br />
Sapete bene anche quanta confusione<br />
esiste nei nostri uffici se intendete far<br />
pagare quel verbale con un modello<br />
F24, che negli altri paesi non esiste.<br />
Ma chi ci ha mai dato informazioni su<br />
queste cose?<br />
Quand’è che metteremo appunto<br />
dei manuali di intesa fra organismi<br />
fiscali, del <strong>la</strong>voro, degli enti<br />
previdenziali per affrontare queste<br />
tematiche?<br />
Ci vuole, quindi, un organismo nel<br />
quale studiare problemi e nuovi<br />
fenomeni, altrimenti rimarremo