L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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Sindacato non le passa: questo è un alibi che ci creiamo perché, quando c’era Billia, si contrattavano con il Sindacato, e passavano, progetti di grande valenza innovativa. A giugno sottoporremo al Direttore generale la proposta dell’integrativo quadriennale e poi ci confronteremo con il Sindacato, che sa bene di dover cogliere la sfida del cambiamento e dell’innovazione, come previsto nel protocollo sul lavoro pubblico. Diversamente, anche noi saremo criminalizzati come “fannulloni” in maniera indifferenziata, ingiusta e demagogica. Il vostro lavoro di ispettori di vigilanza è complesso e richiede competenze di alto profilo, capacità di tenuta dei rapporti e, soprattutto, fede in un lavoro che si svolge senza rete: talvolta con una macchina incendiata o con le gomme tagliate, quando non con scontri fisici, come è accaduto recentemente. Io credo che si debba continuare sulla strada intrapresa da qualche decennio e che lodevolmente l’ANIV continua a portare avanti. Il merito dell’ANIV e di Sponchia, che ne è il fondatore, è di aver creato una consapevolezza, di aver definito un credo, di aver creato una percezione di sé che porta al senso della sfida, alla certezza di dare un L’Ispettore e la Società 47 apporto costruttivo soprattutto in situazioni disagiate. E quanto più questo è vero, tanto più il livello delle aspettative è alto e non può essere disatteso! Mi avvio a concludere con due brevi considerazioni. La prima, riguarda la visione: voi l’avete. Una visione che deve essere coerente con gli scenari esterni in un mondo del lavoro che cambia, in cui le persone cambiano. Questo vuol dire incertezza, instabilità, turbolenza e complessità, che richiedono integrazione organizzativa e cultura di alto profilo. Quando dico cultura non mi riferisco soltanto alle competenze, ma alla consapevolezza e alla conoscenza integrate non solo per quel che riguarda lo specifico della vostra attività, ma anche saperi a più ampio spettro quali la statistica, l’economia, la comunicazione e la psicologia, visto il rapporto spesso difficile e complesso con i vostri interlocutori. Per questo credo che una Scuola superiore per la vigilanza non debba essere un fatto burocratico o un mero corsificio di iniziative formative serializzate, ma un laboratorio e una palestra di scambio fortemente innovativi. La seconda considerazione riguarda l’etica dei comportamenti. Interessa tutti: chi lavora nell’area delle pensioni, chi in quella dei contributi, chi parla con i cittadini e, indubbiamente, voi che vi interfacciate quotidianamente con contesti difficili, critici e a rischio. Etica dei comportamenti vuol dire impegno responsabile perché viviamo in un contesto sociale in cui si è abbassata la guardia, come i giornali mostrano quotidianamente. L’impegno è fondamentale perchè i risultati non arrivano da soli, ma soltanto se le persone operano come se l’azienda in cui sono inseriti fosse propria. L’insieme di questi valori fa la differenza che rende giustizia dei risultati che i cittadini si attendono da noi, a tutti i livelli. Concludo con l’impegno a sanare situazioni ancora in sofferenza in occasione del nuovo contratto nazionale che dovrà consentire quanto vogliamo realizzare, nella consapevolezza che la vostra professionalità, dopo il primo periodo di rodaggio e di apprendimento, si esplica in modo sostanzialmente uguale a prescindere dalle attuali qualifiche. Questo è l’obiettivo che ci impegniamo a realizzare. Buon lavoro a tutti.
48 L’Ispettore e la Società IIª Giornata La nostra Associazione è veramente qualche cosa di diverso. Come diceva nel precedente intervento la Dr.ssa Ghisani, Presidente dell’Enpals, l’Aniv non è un sindacato “ennesimo” ma un’associazione che ha sempre fatto della professione dell’Ispettore la bandiera. Questa diversità è ciò che ci permette di essere sempre presenti e pronti ad ogni novità e sempre con la forza delle idee e delle proposte. Gli iscritti Aniv non fanno richieste fini a se stessi, ma fanno proposte per migliorare in ogni fase il proprio lavoro dal punto di vista professionale. Per crescere e stare al passo bisogna rafforzare la formazione, purtroppo latente nell’Istituto. Da qui nasce la continua richiesta da parte della associazione, della Scuola Superiore per la Vigilanza, progetto che da tempo richiediamo e che da questo nostro convegno esce chiamato a gran voce. Sarebbe un sogno l’anno prossimo poter dire di averla realizzata o quantomeno di aver iniziato l’opera di realizzazione. La scuola superiore serve per permettere agli Ispettori, in ogni parte d’Italia ed in maniera uniforme di intervenire e non creare differenze, come richiedeva anche la dottoressa Magri rappresentante della Associazione Industriali, fra Aosta e la Calabria. Si è parlato di regionalizzare gli interventi, si ma che sia una regionalizzazione utile a sfruttare le diversità dei territori e non si riduca a una ulteriore burocratizzazione. Voglio qui ricordare che in alcune parti del territorio, la regionalizzazione porta solo complicazioni burocratiche, gli Ispettori non possono essere addetti alla segreteria del personale. Non devono gli Ispettori passare il tempo a stilare un preventivo degli interventi da fare e poi un consuntivo degli interventi fatti. Non possono stare giorni a compilare fogli su fogli ripetitivi che, servono solo a soddisfare burocrati che non conoscono le necessità del lavoro. Il dottor Crecco e il Dottor Sparagna Comunicazioni R. Bertolini, Delegato ANIV ai rapporti con le Confederazioni Sindacali hanno ricordato le carenze del personale Ispettivo, allora quello presente va utilizzato sul territorio e non a soddisfare le fantasie di burocrati. Se non ci si fida di un Ispettore allora bisogna toglierli il patentino. L’Ispettore fa un lavoro così delicato che se non è una persona seria può fare molti più danni e “ruberie lavorando” che non “imbrogliare qualche chilometro o un articolo 20”. Nel corso del nostro ultimo congresso di Bellaria, sono stato delegato ai rapporti fra la Associazione e i Sindacati Confederali. Ho cominciato a prendere i primi contatti, ma visto il clima politico di questo periodo, crisi di governo e nuove elezioni, ho dovuto attendere che si schiarisse la situazione per lanciare un nostro progetto. Considero da oggi di poter partire a tempo pieno su questa realizzazione. L’Aniv, già da due anni, si è detta disponibile, a titolo gratuito, a fornire i propri iscritti per andare a parlare del mondo del lavoro ai ragazzi nelle scuole. Anche in questo caso è necessaria la sinergia con i Sindacati e con il Ministro della pubblica Istruzione. Quando, sul lavoro mi trovo ad intervistare i giovani assunti, spesso mi accorgo di come siano all’oscuro dei loro diritti e dei loro doveri. Noi, ribadisco Gratuitamente, siamo pronti a studiare un pacchetto didattico da illustrare ai ragazzi e credo che siano ore ben spese per loro, per il loro futuro e, scusate se sono immodesto ma ci credo veramente, per il futuro della nostra Nazione. Io credo che noi Ispettori dobbiamo trasmettere le nostre conoscenze a chi sarà il futuro della nostra Nazione, ai giovani studenti e pertanto, a nome della associazione, vorrei instaurare un rapporto con le scuole superiori per insegnare ai ragazzi i diritti ed i doveri nel mondo del lavoro. Venerdì scorso, ho avuto un incontro con l’Assessore al Lavoro della provincia di Massa Carrara, provincia in cui io opero, ed ho a lui presentato il progetto per vedere se si può partire come sede pilota. Ovviamente noi, come Associazione dovremmo creare un giusto pacchetto didattico da portare nelle scuole, anche quello a titolo gratuito, per fornire la stessa informazione a tutti i ragazzi di tutta Italia. L’Assessore si è detto molto entusiasta della cosa e attende di vedere al più presto il nostro pacchetto per poterlo illustrare ai presidi della provincia ed organizzare il tutto per il prossimo anno scolastico. Spero di non avervi annoiato troppo e voglio dire solo una ultimissima cosa, non credo sia facile trovare un gruppo di lavoratori così disponibili in tutto, compreso a venire ai convegni di studio per imparare. Si è vero ogni anno scegliamo posti magnifici, ma partecipiamo ai lavori con grande impegno e serietà e soprattutto contrariamente a quanto si dice, impariamo a spese nostre.
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