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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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66 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />

IIIª Giornata<br />

Non c’è dubbio che all’indomani<br />

del D.Lgs. 276/2003 e del<strong>la</strong><br />

fluidificazione degli appalti quale<br />

tecnica di esternalizzazione del <strong>la</strong>voro,<br />

<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> responsabilità<br />

dell’impresa capofi<strong>la</strong> dei processi di<br />

segmentazione produttiva sia divenuta<br />

centrale nell’attività di vigi<strong>la</strong>nza.<br />

Eppure, ahimé, dobbiamo registrare<br />

un ritardo da parte dell’INPS per<br />

quanto riguarda l’aggiornamento<br />

delle procedure informatiche. Infatti,<br />

ad oggi non si è in grado di recepire<br />

e soddisfare tutti gli adempimenti<br />

necessari per consentire all’Istituto<br />

di azionare il proprio credito nei<br />

confronti di tutti i responsabili<br />

solidali.<br />

Ad onor del vero questo ritardo<br />

trova <strong>la</strong> motivazione nello sviluppo<br />

del<strong>la</strong> stessa norma. (come ci ha<br />

esaurientemente illustrato l’avvocato<br />

Sgroi).<br />

Infatti, dopo una iniziale<br />

“disattenzione” del legis<strong>la</strong>tore,<br />

Intervento<br />

D. Pezzel<strong>la</strong>, Delegato ANIV per <strong>la</strong> valorizzazione dell’Informatica<br />

al servizio del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza<br />

- mi riferisco al<strong>la</strong> originaria<br />

formu<strong>la</strong>zione nel D.Lgs. 276/2003<br />

dell’art. 29, comma 2 che stabiliva <strong>la</strong><br />

responsabilità solidale, ma <strong>la</strong> limitava<br />

inspiegabilmente al solo appalto di<br />

servizi e non a quelli di opera e che<br />

tale responsabilità interessava solo<br />

l’appaltante e l’appaltatore escludendo<br />

di fatto eventuali subappaltatori -, è<br />

stata rivisitata e poi in qualche misura<br />

rafforzata prima nel 2004 con il<br />

decreto correttivo D.Lgs. 6.10.2004,<br />

n. 251, poi con i comma 910-911<br />

dell’art. 1 del<strong>la</strong> L. 27.12.2006, n.<br />

296 (Finanziaria 2007) ed infine<br />

con l’art. 35 (commi 28-34) del<strong>la</strong> L.<br />

04.08.2006 n.248 le cui disposizioni<br />

saranno finalmente efficaci dal<br />

prossimo 16 giugno grazie al<strong>la</strong> recente<br />

pubblicazione del decreto attuativo.<br />

Quindi, una normativa complessa ed<br />

artico<strong>la</strong>ta che proprio per l’impatto<br />

che essa produce sulle imprese è stata<br />

oggetto di modifiche e di integrazioni.<br />

Una norma innovativa che non<br />

solo mira a garantire il rispetto dei<br />

trattamenti retributivi e previdenziali<br />

dovuti ai dipendenti ma anche attenta<br />

al<strong>la</strong> salvaguardia del<strong>la</strong> salute dei<br />

<strong>la</strong>voratori, disciplinando specifici<br />

profili di sicurezza del <strong>la</strong>voro nelle<br />

ipotesi di affidamento di opere ad<br />

imprese appaltatrici o a <strong>la</strong>voratori<br />

autonomi. (a riguardo è stato<br />

pubblicato il 9 aprile 2008 il D.Lgs.<br />

n. 81 che dà attuazione al<strong>la</strong> delega<br />

contenuta nell’art. 1 del<strong>la</strong> L. 3 agosto<br />

2007 n. 123 in materia di tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

salute e del<strong>la</strong> sicurezza nei luoghi di<br />

<strong>la</strong>voro)<br />

Il legis<strong>la</strong>tore, quindi, entro un ampio<br />

disegno di lotta al <strong>la</strong>voro nero e di<br />

contrasto al<strong>la</strong> evasione e al<strong>la</strong> elusione<br />

contributiva e fiscale ha previsto<br />

l’introduzione di un artico<strong>la</strong>to<br />

meccanismo nel quale il ruolo centrale<br />

del sistema di responsabilizzazione<br />

chiama in causa l’impresa<br />

committente.<br />

Il mancato rispetto del meccanismo,<br />

che potremmo definire, di<br />

accertamento preventivo di rego<strong>la</strong>rità<br />

fiscale e contributiva, secondo il<br />

quale l’appaltatore deve pagare il<br />

corrispettivo ai propri subappaltatori<br />

solo dopo avere verificato che<br />

questi ultimi abbiano effettuato nei<br />

confronti dei propri dipendenti e<br />

degli enti previdenziali una serie<br />

di adempimenti, mira a garantire <strong>la</strong><br />

effettuazione e il versamento delle<br />

ritenute fiscali sui redditi di <strong>la</strong>voro<br />

dipendente nonché il versamento<br />

dei contributi previdenziali e dei<br />

contributi assicurativi obbligatori per<br />

gli infortuni sul <strong>la</strong>voro e le ma<strong>la</strong>ttie<br />

professionali.<br />

Insomma, il committente<br />

dovrà versare all’appaltatore<br />

il corrispettivo dovuto solo a<br />

condizione di accertare (mediante<br />

l’acquisizione del<strong>la</strong> documentazione<br />

individuata nell’apposito decreto<br />

interministeriale) che siano<br />

stati rego<strong>la</strong>rmente effettuati gli<br />

adempimenti fiscali e contributivi<br />

dovuti nei confronti sia dei dipendenti<br />

del proprio appaltatore che dei suoi<br />

eventuali subappaltatori; ed ove<br />

paghi il corrispettivo all’appaltatore<br />

senza effettuare tale controllo imposto<br />

dal<strong>la</strong> legge sarà esposto ad una<br />

sanzione amministrativa (pari da<br />

5.000 a 200.000 euro), che tuttavia

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