L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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Buongiorno a tutti! Mi chiamo Stefania Caruso Festa e sono Ispettore INPS della Direzione Provinciale di Milano ed all’interno dell’Associazione sono delegata del “Comitato delle Pari opportunità”. Tutti noi sappiamo che uno dei principi fondamentali sanciti dal diritto comunitario è quello di garantire l’uguaglianza tra le donne e gli uomini. Difatti, in materia di uguaglianza tra i sessi, gli obiettivi dell’Unione europea hanno lo scopo di assicurare le pari opportunità e l’uguaglianza di trattamento, nonché di lottare contro ogni discriminazione. Purtroppo il nostro bel paese, dai dati presentati alla Commissione europea, secondo le procedure previste nell’ambito della strategia di Lisbona, si trova largamente al di sotto dell’obiettivo finale ed anche L’Ispettore e la Società 31 Comunicazioni S. Caruso Festa, Delegata del Comitato ANIV per le pari opportunità in azienda di quello intermedio fissato al 57% per il 2005, poiché gli stessi nel 2006 si attestano soltanto al 46,3%. Recenti indagini confermano che in Italia le donne, nonostante gli ottimi risultati scolastici, si scontrano quotidianamente con difficoltà d’inserimento enormi e coloro che riescono ad emergere, magari conquistando anche posizioni apicali si ritrovano delle differenze retributive rispetto ai colleghi maschi di circa il 23, 3% in meno. In conclusione da quest’analisi emerge che il mercato del lavoro, sia nel pubblico che nel privato, non offre pari opportunità. Ed è proprio l’esame di questi dati il fattore scatenante della nascita all’interno della ns. associazione, peraltro attenta da sempre alle problematiche del mondo del lavoro, del Comitato Pari Opportunità, il cui ruolo vuol essere quello di sensibilizzare e coinvolgere tutti noi ispettori nel contribuire a combattere ogni tipo di discriminazione nelle aziende. Allora mi chiedo chi meglio di noi può assolvere a questo compito, visto che quotidianamente ci ritroviamo a contato con realtà diverse e con le più attuali problematiche, chiamati a svolgere un ruolo sociale a 360°. Da parte mia mi impegno a sensibilizzare tutti i colleghi, ricordo, inoltre, che è possibile consultare, all’interno del sito dell’Aniv, una sezione specifica, dove attualmente è esposta la normativa inerente, e che al più presto verranno attuati collegamenti con i links interessati. Vi ringrazio sin d’ora per la collaborazione e per l’attenzione prestatami.
32 L’Ispettore e la Società Iª Giornata Conclusione dei lavori della giornata V. Mungari, Presidente INAIL Nel porgerVi il saluto mio personale e dell’Istituto che rappresento, consentitemi anzitutto di rivolgere un caloroso ringraziamento al Presidente dell’ANIV Fedele Sponchia per l’invito a partecipare a questo Forum 2008. Un evento che costituisce, ormai da molti anni, un’occasione preziosa di confronto tra forze politiche e sociali, dirigenti, amministratori della Pubblica Amministrazione e i funzionari ispettivi sui temi della vigilanza, nella consapevolezza del ruolo essenziale che questi ultimi svolgono a salvaguardia del sistema di tutele e garanzie dei lavoratori voluto dal nostro ordinamento. In questo senso, ho condiviso pienamente la scelta di aprire i lavori con l’ampia e dotta relazione del Prof. Rossi, il quale molto efficacemente ha rappresentato la valenza della funzione ispettiva quale strumento di difesa dei principi costituzionali, sanciti in particolare dagli articoli 1, 35, 38 e 41 della Costituzione. Principi da tenere fermi, ancor più in questa fase di profonda trasformazione del mercato del lavoro dove ad una crescente flessibilità dei rapporti lavorativi deve necessariamente fare risconto il rigoroso rispetto delle regole, ad evitare che la stessa flessibilità si trasformi in precarietà, con il rischio di un progressivo affievolimento del diritto dei lavoratori alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. Proprio il tema della sicurezza, come è intuibile, costituisce uno dei punti di principale interesse per l’Istituto che presiedo, considerato lo stretto nesso tra lavoro irregolare e rischi per l’incolumità fisica dei lavoratori. Molto opportuno, quindi, mi è sembrato l’intervento in cui veniva puntualmente disegnato il confine tra flessibilità e lavoro precario, fornendo preziose indicazioni per la verifica della corretta applicazione dei nuovi istituti contrattuali. È un compito, quello assegnato a voi ispettori, di grande rilevanza ma anche di grande complessità in un Paese che si caratterizza ancora per una larga diffusione del fenomeno del lavoro nero e dell’elusione contributiva, per di più collegata, in alcune aree
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