L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

del Paese, a fenomeni di criminalità
organizzata.
Gli interventi legislativi succedutisi
in questi ultimi tempi per contrastare
tale fenomeno – dall’introduzione
del DURC fino alla recente
riaffermazione della responsabilità
solidale fra committente,
appaltatore e subappaltatore rispetto
all’obbligazione contributiva
– non possono, infatti, dispiegare
pienamente i loro effetti senza
una costante ed efficace attività di
controllo, che testimoni la presenza
dello Stato sul territorio, incentivando
per tale via la progressiva
affermazione della cultura della
legalità.
Un compito, come detto non facile,
soprattutto per la sproporzione tra
le risorse disponibili e l’impegno da
affrontare.
Di qui, la necessità per un verso di un
sempre più efficace coordinamento
tra i soggetti detentori del potere di
vigilanza sulla strada tracciata con
il decreto n. 124 del 2004, per altro
verso di perseguire, con interventi di
potenziamento delle risorse umane
e strumentali dedite alla specifica
attività ovvero di razionalizzazione
dei processi lavorativi, obiettivi
di sempre maggiore efficienza ed
efficacia della funzione di controllo.
Ciò vale, in particolare, per l’INAIL
L’Ispettore e la Società 33
che non ha potuto contare – come
accaduto, ad esempio, per il Ministero
del lavoro - su interventi legislativi
atti a consentire nuove assunzioni di
ispettori con i quali far fronte, non
solo alle aumentate esigenze, ma
neanche al normale turn-over.
Per questo motivo l’Istituto ha
ritenuto di trovare una soluzione
nell’ambito di un complessivo
processo di riorganizzazione interna,
le cui linee guida – approvate dal
Consiglio di Amministrazione con
la delibera n. 169 del19 aprile 2007
– prevedono, tra l’altro, proprio una
forte valorizzazione dell’attività di
vigilanza. Ciò mediante:
• il potenziamento dell’organico
della funzione ispettiva, da attuarsi
mediante reclutamento interno con
la riconversione ai nuovi compiti
di risorse già dedite ad altri compiti
amministrativi;
• la revisione del modello
organizzativo della vigilanza
medesima, a livello centrale e
territoriale;
• lo sviluppo di sofisticati strumenti
di intelligence, presupposto per
una azione più mirata e, quindi, più
efficiente;
• la dotazione di più adeguati
strumenti tecnologici per lo
svolgimento dell’attività.
In questo modo, sono convinto che
l’Istituto potrà fornire, in misura
più pregnante, il proprio contributo
all’attuazione delle linee dettate
annualmente dal Ministro del Lavoro
con il Documento di programmazione
strategica dell’attività di vigilanza, tra
le quali, mi preme ricordare, assume
rilievo particolare la tutela della
sicurezza sui luoghi di lavoro.
Non posso non ricordare a questo
riguardo come, anche alla luce del
nuovo Testo Unico sulla sicurezza,
la verifica sull’osservanza di tali
disposizione e della correlata
normativa, resti competenza
esclusiva degli ispettori del lavoro e
delle ASL.
Ciò non esclude, peraltro, che
anche su questi temi, gli ispettori
dell’INAIL possano svolgere un
ruolo altamente significativo, per il
contributo di conoscenza che, per
il loro tramite, può essere fornito
sul fenomeno degli infortuni e delle
tecnopatie, sui processi produttivi e
rischi correlati, ma anche per l’attività
di promozione delle iniziative e dei
prodotti dell’Istituto nel campo della
prevenzione.
Concludo, complimentandomi
ancora con il Presidente Sponchia
ed i suoi collaboratori per l’ottima
organizzazione del Forum, e
formulando a voi tutti i migliori
auguri di buon lavoro.