L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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70 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />
IIIª Giornata<br />
una funzione polifunzionale<br />
se si prevedono meccanismi di<br />
oscil<strong>la</strong>zione.<br />
E, infatti, le tariffe prevedono che<br />
decorsi tre anni di attività, per ogni<br />
singo<strong>la</strong> azienda l’istituto calcoli qual’è<br />
il tasso specifico di quell’azienda,<br />
cioè quanto è costata all’istituto<br />
quell’azienda.<br />
Ogni anno l’istituto, entro il 31<br />
dicembre, calco<strong>la</strong> per circa 2 milioni<br />
di aziende con dipendenti il costo<br />
del<strong>la</strong> sua gestione infortunistica e<br />
tecnopatia.<br />
E a seconda che questo tasso specifico<br />
sia inferiore o superiore al tasso<br />
medio nazionale si applicano degli<br />
aumenti o delle riduzioni.<br />
Questo è il sistema di bonus-malus.<br />
Aumenti o riduzioni che sono<br />
contenuti in percentuali. Non è che<br />
possiamo raddoppiare o triplicare<br />
i tassi. Il risultato attuale ad oggi,<br />
sembra quasi in controtendenza<br />
rispetto alle notizie che appaiono nei<br />
giornali.<br />
Oggi, infatti, i dati annuali ci fanno<br />
rilevare che oltre il 90% delle aziende<br />
legate all’INAIL gode del<strong>la</strong> riduzione<br />
del tasso.<br />
Quindi nonostante 900 mi<strong>la</strong> infortuni<br />
all’anno che accadono all’interno<br />
delle nostre attività produttive, oltre il<br />
90% riceve una riduzione.<br />
Vi chiederete: “Perché”<br />
In parte, l’ha spiegato il Presidente<br />
Mungari nel suo esordio, sia perché<br />
c’è stata una contrazione del<br />
fenomeno infortunistico che si è<br />
verificato in questi ultimi anni, sia<br />
perché questi tassi medi nazionali, che<br />
sono stati e<strong>la</strong>borati nel 2000 sul<strong>la</strong> base<br />
dei dati del triennio ’95/’97, ormai<br />
sono tassi superiori al fabbisogno e<br />
producono una liquidità di 2 miliardi<br />
di euro all’anno che vanno a confluire<br />
poi sul conto del<strong>la</strong> tesoreria e<br />
contribuiscono a risolvere i problemi<br />
di bi<strong>la</strong>ncio dello stato italiano.<br />
Ci sono tariffe eccedenti che secondo<br />
<strong>la</strong> norma dovrebbero esser riviste ogni<br />
tre anni, per riportare l’equilibrio.<br />
Ma naturalmente esse possono esser<br />
riviste se i ministeri vigi<strong>la</strong>nti ce lo<br />
consentono.<br />
Accanto a questo meccanismo, che è<br />
automatico, senza bisogno di nessuna<br />
richiesta da parte dell’azienda,<br />
il decreto 38 del 2000 ha inteso<br />
incentivare più direttamente le<br />
iniziative in tema di sicurezza e<br />
prevenzione nei luoghi di <strong>la</strong>voro<br />
prevedendo <strong>la</strong> possibilità di dare un<br />
ulteriore sconto, un’ulteriore riduzione<br />
alle aziende che ivestono in sicurezza.<br />
Qui <strong>la</strong> percentuale di riduzione varia a<br />
seconda del<strong>la</strong> dimensione aziendale.<br />
Per le aziende fino a 500 operai <strong>la</strong><br />
possibilità di sconto è del 10% annuo;<br />
per quelle oltre il 500 per anno lo<br />
sconto è del 5%.<br />
Le condizioni per dare questa<br />
agevo<strong>la</strong>zione sono: innanzitutto <strong>la</strong><br />
rego<strong>la</strong>rità contributiva dell’azienda,<br />
non soltanto nei confronti dell’Inail,<br />
ma anche nei confronti dell’Inps.<br />
Il secondo requisito è che non vi siano<br />
vio<strong>la</strong>zioni, all’interno dell’azienda,<br />
del<strong>la</strong> normativa contenuta nel decreto<br />
626, ed oggi nel nuovo testo unico.<br />
Questi sono i prerequisiti, ma per<br />
avere questo sconto è necessario fare<br />
anche degli interventi concreti.<br />
Ogni anno bisogna fare una serie di<br />
interventi, almeno tre, significativi,<br />
di cui uno obbligatorio in tema di<br />
formazione dei <strong>la</strong>voratori, sulle<br />
tematiche del<strong>la</strong> sicurezza.<br />
I risultati: il primo anno 5000 aziende<br />
hanno fruito di questo sconto; una<br />
percentuale non elevata a fronte di<br />
3 milioni di aziende assicurate con<br />
l’INAIL.<br />
Questo numero si è incrementato<br />
anno per anno finche siamo arrivati<br />
nel 2007 a circa 18 mi<strong>la</strong> aziende che<br />
hanno fruito di questa agevo<strong>la</strong>zione.<br />
Perché un numero cosi esiguo?<br />
Perché solo 18 mi<strong>la</strong> aziende hanno<br />
beneficiato di questa riduzione dei<br />
premi assicurativi?<br />
Perché, chi è che se <strong>la</strong> sente di<br />
autocertificarsi che è in rego<strong>la</strong> con <strong>la</strong><br />
626, che ha adottato tutte le misure<br />
previste dal<strong>la</strong> norma? Chi corre<br />
il rischio di esser assoggettato a<br />
verifiche e controlli per un beneficio<br />
che, per molte aziende, poi, non<br />
è molto significativo, perché uno<br />
sconto del 10% sui premi non è<br />
che poi sia molto rilevante No?! Di<br />
qui <strong>la</strong> necessità di rivederli questi<br />
meccanismi, di renderli più appetibili,<br />
di renderli ancora più mirati.<br />
Credo che prossimamente quando<br />
rivedremo le tariffe questo dovrà esser<br />
uno dei punti verso i quali dovremo<br />
prestare maggiore attenzione.<br />
Grazie