L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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SOMMARIO:<br />
1. Il <strong>la</strong>voro, quale espressione politica<br />
e sociale degli invio<strong>la</strong>bili diritti<br />
umani, in Italia e in Europa.<br />
2. L’elevazione del<strong>la</strong> professionalità<br />
dei <strong>la</strong>voratori per una loro pari dignità<br />
sociale.<br />
3. I processi di sviluppo sostenibile<br />
nel<strong>la</strong> fibril<strong>la</strong>zione finanziaria del<br />
mondo economico globalizzato e<br />
multietnico.<br />
4. Il tratto del<strong>la</strong> democrazia compiuta<br />
nelle attività istituzionali di vigi<strong>la</strong>nza<br />
5. Gli ispettori ministeriali del<br />
<strong>la</strong>voro e gli ispettori di vigi<strong>la</strong>nza<br />
degli organismi pubblici nel<strong>la</strong> logica<br />
europea di un ineludibile e imparziale<br />
controllo statale.<br />
1. Il <strong>la</strong>voro, quale espressione politica<br />
e sociale degli invio<strong>la</strong>bili diritti<br />
umani, in Italia e in Europa.<br />
La nostra Patria, vale a dire <strong>la</strong> fonte<br />
del<strong>la</strong> nostra identità nazionale, è<br />
l’Italia, definita dal<strong>la</strong> Costituzione<br />
«una Repubblica democratica,<br />
fondata sul <strong>la</strong>voro»; ma con questa<br />
solenne proc<strong>la</strong>mazione che il popolo<br />
è tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> potestà di governo,<br />
personificandosi così esso stesso<br />
nello Stato e identificandosi con il<br />
medesimo.<br />
La tito<strong>la</strong>rità e l’esercizio del<strong>la</strong><br />
sovranità si appuntano, pertanto, nel<br />
corpo elettorale, il quale dà senso al<strong>la</strong><br />
democrazia, ogni qualvolta il risultato<br />
politico delle votazioni rispetti a pieno<br />
il fondamentale principio secondo<br />
cui i voti espressi si contano e non si<br />
pesano.<br />
Conseguentemente, quel<strong>la</strong> potestà<br />
di governo deve ineludibilmente<br />
essere esercitata «nelle forme e nei<br />
limiti del<strong>la</strong> Costituzione», posto<br />
che, diversamente, <strong>la</strong> Repubblica<br />
perderebbe l’esaltante e aggregante<br />
tratto del<strong>la</strong> sua «democraticità».<br />
Possiamo allora affermare come il<br />
primario valore propugnato dall’art.<br />
1 del<strong>la</strong> Costituzione stia tutto quanto<br />
in quel «dovere di fedeltà al<strong>la</strong><br />
Repubblica», che vinco<strong>la</strong>, anche<br />
specificamente, ogni cittadino, cui<br />
siano affidate funzioni pubbliche, ad<br />
«adempierle con disciplina ed onore»<br />
(art. 54 Cost.).<br />
Senonchè, non possiamo fare a<br />
L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> 7<br />
Re<strong>la</strong>zione su:<br />
“Le attività di Vigi<strong>la</strong>nza a difesa<br />
dei valori propugnati dall’art. 1<br />
del<strong>la</strong> Costituzione”<br />
F. P. Rossi, Coord. Scientifi co del centro studi ANIV di diritto<br />
del<strong>la</strong> previdenza sociale “G. Billia”<br />
meno qui di ricordare il ricco e<br />
vivace dibattito che precedette<br />
l’approvazione di questo stesso<br />
articolo da parte dell’Assemblea<br />
costituente. Vi era, difatti, <strong>la</strong> condivisa<br />
intenzione dei vari gruppi politici, in<br />
essa rappresentati, di completare il<br />
tradizionale concetto del fondamento<br />
politico del<strong>la</strong> democrazia (<strong>la</strong> sovranità<br />
popo<strong>la</strong>re) con <strong>la</strong> qualificazione del<br />
suo fondamento sociale (il <strong>la</strong>voro).<br />
Si avvertì, peraltro, l’esigenza di<br />
anteporre questo a quello (facendo<br />
così confluire nel secondo comma<br />
dell’art. 1 il riferimento al<strong>la</strong> sovranità<br />
popo<strong>la</strong>re), nel<strong>la</strong> convinzione che<br />
proprio il fondamento sociale del<br />
<strong>la</strong>voro avrebbe conferito all’emananda<br />
Costituzione un carattere di assoluta<br />
novità di portata storica 1 . Ebbene,<br />
in un quadro nazionale, europeo e<br />
mondiale profondamente mutato da<br />
allora, il <strong>la</strong>voro è tuttavia sempre<br />
più avvertito come il fenomenochiave<br />
dell’intera questione sociale<br />
dell’umanità; quale espressione,<br />
quindi, del<strong>la</strong> dignità e del<strong>la</strong> libertà<br />
di ogni singo<strong>la</strong> persona, quale<br />
partecipazione e responsabile<br />
coinvolgimento di ciascuno e di tutti<br />
nel<strong>la</strong> continuità del<strong>la</strong> vita umana<br />
su questo splendido pianeta terra.<br />
Il concetto di <strong>la</strong>voro, poi, come<br />
fondamento sociale, trova <strong>la</strong> sua<br />
compiuta esplicitazione in quel<br />
secondo comma dell’art. 4 Cost.,<br />
dove, sul presupposto del<strong>la</strong> richiesta<br />
statuale dell’adempimento dei<br />
doveri inderogabili di solidarietà<br />
a fronte del<strong>la</strong> garanzia politica<br />
dell’invio<strong>la</strong>bilità dei diritti umani 2 , è<br />
chiesto ad ogni cittadino l’impegno<br />
personale a «svolgere, secondo<br />
le proprie possibilità e <strong>la</strong> propria<br />
scelta, un’attività o una funzione che<br />
concorra al progresso materiale o<br />
spirituale del<strong>la</strong> società».<br />
Da qui, dall’insieme cioè dei<br />
pronunciamenti costituzionali sul<br />
<strong>la</strong>voro, si appunta <strong>la</strong> principale<br />
riflessione sul<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vita anche<br />
socio-economica del <strong>la</strong>voratore, con<br />
questa considerazione di fondo che,<br />
oggi, il tema dei processi produttivi,