L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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50 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />
IIª Giornata<br />
annunciato recentemente dalle tre<br />
confederazioni, secondo il quale il<br />
nuovo modello contrattuale sposta<br />
a livello aziendale ed a livello<br />
periferico, <strong>la</strong> trattazione sui benefici<br />
aggiuntivi. Questo può essere un<br />
elemento che ci può portare, se<br />
opportunamente configurato, dei<br />
vantaggi non solo personali, ma anche<br />
all’istituto e all’attività di vigi<strong>la</strong>nza.<br />
L’altra notazione che volevo fare<br />
molto in generale è che nel<strong>la</strong> mia<br />
attività di Direttore generale ho<br />
sempre portato avanti le istanze del<strong>la</strong><br />
vigi<strong>la</strong>nza e soprattutto le istanze di<br />
lotta al <strong>la</strong>voro nero, al sommerso.<br />
Però non ho mai trovato, tra tutte le<br />
cose che ho fatto, un’opposizione<br />
come in questa area.<br />
Il perché non lo so, però è un dato di<br />
fatto. L’ultimo episodio è quello di<br />
qualche giorno fa, quando abbiamo<br />
esposto con il dott. Sparagna i risultati<br />
del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza del 2007. Non è che<br />
qualcuno ci ha detto bravi. Al<strong>la</strong> mia<br />
età non mi aspetto che qualcuno mi<br />
dica bravo, ma neanche una serie<br />
di obiezioni come quelle fatte: “ma<br />
come avete fatto questo miliardo<br />
e mezzo, quanti verbali vengono<br />
effettivamente pagati?”. Allora noi<br />
dobbiamo considerare che anche il<br />
recupero crediti, che è una quota dei<br />
verbali accertati negli anni precedenti,<br />
sale di mezzo miliardo l’anno. Questi<br />
recuperi, quando sono arrivato io, da<br />
un miliardo e novecentomilioni di<br />
euro è arrivato, nel 2007, a quattro<br />
miliardi e mezzo.<br />
Quest’anno supereremo i cinque<br />
miliardi. Ma questo argomento, che<br />
se aumentano le ispezioni aumenta<br />
il fatturato ispettivo e aumentano<br />
anche gli incassi reali, non è stato<br />
ritenuto un argomento valido. La<br />
nostra attività non viene ancora vista<br />
nel modo in cui <strong>la</strong> vediamo noi addetti<br />
ai <strong>la</strong>vori, o come <strong>la</strong> vedo io come<br />
Direttore Generale. Nell’istituto,<br />
quindi, bisogna ancora <strong>la</strong>vorare sul<strong>la</strong><br />
comunicazione, sul<strong>la</strong> convinzione e<br />
sul rapporto con tutti gli altri.<br />
Qualche accenno anche sul<strong>la</strong> nuova<br />
strategia per <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza.<br />
Io, ragionando da un po’ di tempo<br />
su argomenti legati al nuovo ruolo<br />
dell’istituto, penso anche a nuove<br />
strategie per <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, perchè<br />
molte cose stanno cambiando.<br />
Quattro o cinque anni fa, credo che<br />
ancora non fossi Direttore generale,<br />
in un convegno di quadri sindacali<br />
feci un accenno di questo tipo: dissi<br />
che dovevamo fare attenzione perché<br />
il mondo stava cambiando e le linee<br />
di cambiamento erano l’incredibile<br />
aumento del prezzo del petrolio che<br />
nel giro di tre o quattro anni sarebbe<br />
arrivato a 150 dol<strong>la</strong>ri, a causa del<strong>la</strong><br />
Cina e dei paesi emergenti che<br />
consumano energia e risorse che oggi<br />
sono a buon prezzo. Dissi ancora che<br />
il sindacato avrebbe dovuto rivedere<br />
il suo ruolo e pensarlo meglio. Ci<br />
fu anche qualche sberleffo in quel<strong>la</strong><br />
seduta, ma i fatti mi hanno dato<br />
ragione.<br />
Anche noi dobbiamo tenere conto di<br />
questo quadro che cambia per definire<br />
una nuova strategia: gli elementi per<br />
pensar<strong>la</strong> e per ragionarci ci sono tutti.<br />
Il primo è il quadro economico<br />
finanziario che governa il mondo; le<br />
competizioni fra i paesi, fra le aziende<br />
dei vari paesi, tra le consorterie<br />
internazionali, fra le multinazionali<br />
sono tali da creare situazioni<br />
complesse e talvolta difficilmente<br />
comprensibili. I costi delle materie<br />
prime creano un dislivello tra<br />
l’Italia e gli altri paesi per i quali <strong>la</strong><br />
competizione assume forme che in<br />
qualche caso toccano i limiti del<strong>la</strong><br />
non legalità, a cominciare dalle<br />
flessibilità. Per quanto riguarda il<br />
<strong>la</strong>voro nelle ristrutturazioni e tutta una<br />
serie di strumenti per cui le aziende,<br />
per competere in una nazione in cui,<br />
per altri quindici anni circa, il costo<br />
dell’energia sarà il 30% superiore a<br />
quello degli altri paesi, credo che ci<br />
saranno sicuramente delle reazioni.<br />
Quindi, da un <strong>la</strong>to noi abbiamo<br />
un tessuto produttivo che si deve<br />
adeguare ad una situazione molto<br />
difficile, che cerca strumenti per<br />
sopravvivere, per competere, ma,<br />
dall’altra, noi non possiamo non<br />
tener conto di quello che succede nel<br />
mondo produttivo in Italia.<br />
In questi ultimi due anni abbiamo<br />
<strong>la</strong>vorato molto e qui ringrazio l’ANIV,<br />
i rappresentanti che hanno col<strong>la</strong>borato<br />
con me, perché molte norme<br />
innovative entrassero nelle varie<br />
finanziarie o nei vari pacchetti.<br />
Cito alcune cose, per esempio il<br />
DURC.<br />
Il DURC si è generalizzato ed è<br />
quindi un potente elemento di freno<br />
all’illegalità.<br />
Il secondo elemento è il cosiddetto<br />
DURC interno. Voi avete letto le<br />
polemiche di questi giorni. Il DURC<br />
interno significa per noi rispettare un<br />
dettato preciso del<strong>la</strong> legge che dice: se<br />
un’azienda vuol godere di uno sgravio<br />
contributivo e fiscale deve essere in<br />
rego<strong>la</strong> con il pagamento delle imposte<br />
e dei contributi. Quindi è un DURC<br />
che, mese per mese, calcoliamo.<br />
Perciò se un’azienda vuole uno<br />
sgravio questa rego<strong>la</strong>rità <strong>la</strong> deve<br />
avere. E questo è un incentivo al<strong>la</strong><br />
legalità ed ai comportamenti corretti.<br />
L’altro elemento che tutti voi<br />
conoscete meglio di me è il discorso<br />
del sistema sanzionatorio per i<br />
cantieri. Oggi le ispezioni nei cantieri<br />
possono avere un effetto dirompente<br />
ed un effetto dissuasivo sugli elementi<br />
di illegalità.<br />
Altro ancora: <strong>la</strong> responsabilità solidale<br />
negli appalti e l’art. 2 per il settore<br />
agricolo. Sono tutti elementi per <strong>la</strong> cui<br />
realizzazione noi abbiamo col<strong>la</strong>borato<br />
con il Par<strong>la</strong>mento ed il Governo.<br />
Ma tra gli altri elementi che hanno<br />
ampliato l’area del<strong>la</strong> legalità c’è<br />
anche quello del<strong>la</strong> riscossione. Oggi<br />
noi abbiamo una situazione per cui<br />
le pubbliche amministrazioni non<br />
possono pagare, a fronte di contratti,<br />
se l’azienda che ha fornito il prodotto<br />
ha un debito nei confronti dello Stato.<br />
Quindi noi dobbiamo verificare, anche<br />
in questi casi, che tutti quelli che<br />
entrano in contatto con <strong>la</strong> Pubblica<br />
Amministrazione si comportino<br />
correttamente, altrimenti le fatture non<br />
vengono pagate.<br />
Ho detto: “le cifre sono quello che<br />
conta”. E le cifre sono che nel 2007,<br />
senza colpo ferire, quindi con i<br />
versamenti spontanei delle aziende,<br />
l’INPS ha incassato, parlo di cassa,<br />
17 miliardi in più rispetto al 2006.<br />
Allora il mondo produttivo, il mondo<br />
delle aziende, quando escono le leggi,<br />
si mette, nei limiti del possibile, nel<strong>la</strong><br />
legalità e paga. Che cosa vuol dire<br />
questo? Vuol dire che si sta ampliando<br />
l’area del<strong>la</strong> legalità, l’area di quelli<br />
che rispettano le leggi, pagano i<br />
contributi, le imposte e compiono<br />
tutti gli altri doveri che <strong>la</strong> società<br />
moderna impone. L’area dell’illegalità