L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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normativo. CGIL CISL e UIL lo<br />
scorso primo maggio hanno inteso<br />
riaffermare proprio <strong>la</strong> centralità<br />
del <strong>la</strong>voro come fondamento del<strong>la</strong><br />
Repubblica e del<strong>la</strong> nostra Costituzione<br />
repubblicana, valore quindi da<br />
difendere e tute<strong>la</strong>re per <strong>la</strong> crescita<br />
armonica del paese.<br />
In quest’ottica voi, come anche<br />
le parti sociali, siete tra i garanti<br />
di quell’articolo 1 del<strong>la</strong> carta<br />
costituzionale che è nel titolo di<br />
questa giornata e a cui guardiamo noi<br />
tutti.<br />
È per questo motivo che abbiamo<br />
visto con soddisfazione al<strong>la</strong> recente<br />
convocazione per immissione in<br />
servizio degli idonei al concorso per<br />
ispettori di vigi<strong>la</strong>nza del 2004 scorso.<br />
I territori hanno bisogno di forze<br />
fresche per rafforzare e potenziare<br />
un servizio di ispezione in alcuni<br />
casi stretto tra carenze di organico<br />
ed adempimenti burocratici che ne<br />
rallentano l’operato. Come sindacato<br />
abbiamo in più occasioni segna<strong>la</strong>to<br />
un numero ancora troppo basso di<br />
ispezioni in loco per il controllo<br />
sull’applicazione dei contratti e<br />
delle norme di sicurezza nei posti di<br />
<strong>la</strong>voro. Mi rendo conto che è una sfida<br />
titanica ma proprio per questo credo<br />
sia giusto intervenire sul sistema dei<br />
controlli, potenziandolo e fornendolo<br />
degli strumenti indispensabili ad un<br />
pieno svolgimento del proprio ruolo.<br />
Giusto anche intervenire sul sistema<br />
sanzionatorio, come in parte il nuovo<br />
testo unico fa, ben sapendo che una<br />
inadempienza nell’applicazione delle<br />
normative – non solo di sicurezza<br />
– è un vero e proprio attentato al<br />
futuro e al<strong>la</strong> vita delle <strong>la</strong>voratrici e<br />
dei <strong>la</strong>voratori e come tale deve essere<br />
trattata e perseguita. Devo dire, in<br />
questo caso, che <strong>la</strong> revisione del<br />
regime sanzionatorio è uscita molto<br />
mitigata ed attenuata rispetto a quanto<br />
previsto nel<strong>la</strong> delega e non è un<br />
segnale che abbiamo apprezzato.<br />
Ma il fronte non è ovviamente solo<br />
quello del<strong>la</strong> sicurezza. La stessa<br />
rego<strong>la</strong>rità contributiva assume oggi<br />
un valore se possibile ancora più<br />
determinante che in passato. In un<br />
sistema basato ormai sul regime<br />
contributivo, <strong>la</strong> mancata contribuzione<br />
è un attentato al futuro dei <strong>la</strong>voratori<br />
e non può in alcun modo essere<br />
L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> 29<br />
tollerata. Se alcuni <strong>la</strong>voratori, spinti<br />
dal<strong>la</strong> necessità, accettano di prestare<br />
<strong>la</strong> propria opera in modo non rego<strong>la</strong>to,<br />
è compito del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza estirpare<br />
tale malcostume evitando che in<br />
futuro ci si possa trovare di fronte ad<br />
un esercito di poveri cui dovremo far<br />
fronte con l’assistenza.<br />
Senza contare che il sistema si regge<br />
ancora sul<strong>la</strong> ripartizione e che un<br />
abbassamento o non sufficienti livelli<br />
di contribuzione non solo mettono<br />
a rischio il futuro previdenziale dei<br />
<strong>la</strong>voratori, ma anche <strong>la</strong> sostenibilità<br />
economica del sistema pensionistico<br />
oggi, per i pensionati di oggi.<br />
Per tornare brevemente sul testo<br />
Unico, ritengo apprezzabili<br />
gli sforzi fatti sul fronte di un<br />
maggiore coordinamento tra le forze<br />
sociali e amministrative, con un<br />
coinvolgimento maggiore delle parti<br />
sociali.<br />
Per quel che riguarda <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza,<br />
però, già il d.lgs 124 affidava al<strong>la</strong><br />
direzione generale del ministero<br />
del <strong>la</strong>voro compiti di direzione e<br />
coordinamento di tutte le attività<br />
ispettive.<br />
Il decreto, come voi sapete bene, era<br />
diretta emanazione del<strong>la</strong> legge 30,<br />
di una legge che ha profondamente<br />
modificato il mercato del <strong>la</strong>voro e che<br />
andava accompagnata ad un riordino e<br />
rafforzamento del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza.<br />
Uno spirito che il decreto accoglie pur<br />
con qualche problematica di fondo.<br />
Penso al<strong>la</strong> differenza tra l’articolo 1<br />
del d.lgs e l’articolo 3 dello stesso. Il<br />
diverso meccanismo di coordinamento<br />
che questi due articoli descrivono<br />
tra ambito nazionale ed ambito<br />
territoriale. Penso anche al diverso<br />
inquadramento tra personale ispettivo<br />
delle direzioni regionali e provinciali<br />
del <strong>la</strong>voro che operano – come<br />
ricordato poc’anzi dal Vicepresidente<br />
– in qualità di polizia giudiziaria, e<br />
l’attività ispettiva di previdenza ed<br />
assistenza sociale che per il decreto<br />
può essere svolta anche dal personale<br />
degli Enti Previdenziali, senza che<br />
questi operino però in qualità di<br />
polizia giudiziaria.<br />
È paradossale perché dal<strong>la</strong> lettura del<br />
testo sembra ricavarsi per l’azione<br />
degli ispettori degli Enti un ruolo<br />
quasi suppletivo e di supporto a quello<br />
degli ispettori del <strong>la</strong>voro.<br />
Ecco, credo che nell’ottica di una<br />
razionalizzazione e di un maggiore e<br />
migliore coordinamento delle attività<br />
ispettive debbano essere superate<br />
certe differenze.<br />
Non basta infatti il pur apprezzabile<br />
coordinamento telematico se insieme<br />
ad esso non vengono uniformate le<br />
regole e rafforzata <strong>la</strong> figura giuridica<br />
di tutti gli ispettori, così da fornire<br />
loro tutti gli strumenti utili allo<br />
svolgimento del<strong>la</strong> loro funzione<br />
sociale prima ancora che economica!<br />
La col<strong>la</strong>borazione con le parti sociali<br />
mi sembra poi determinante anche<br />
per lo svolgimento di quell’attività<br />
di prevenzione e promozione che<br />
l’ordinamento vi affida accanto al<strong>la</strong><br />
vigi<strong>la</strong>nza.<br />
Per questo motivo ritengo utilissimi<br />
momenti come questo, nell’ambito<br />
dei quali confrontarci tra noi,<br />
scambiandoci idee ed esperienze che<br />
possono arricchire <strong>la</strong> nostra azione<br />
quotidiana, ognuno nel proprio ambito.<br />
Serve l’azione coordinata di tutti se<br />
è vero – come è vero – che in Italia<br />
ci sono più di 4 milioni di uomini e<br />
donne che <strong>la</strong>vorano in condizioni di<br />
irrego<strong>la</strong>rità, a nero o con contratti<br />
parzialmente dichiarati. Da questo<br />
punto di vista voglio spendere una<br />
paro<strong>la</strong> per il <strong>la</strong>voro svolto dagli Enti<br />
con l’utile coinvolgimento delle<br />
parti sociali. Lo sforzo fatto è stato<br />
lodevole e, solo per fare un esempio,<br />
l’Inail nel biennio 2005-2006 ha<br />
rafforzato <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza proseguendo<br />
ed implementando iniziative lodevoli<br />
come quello del progetto “Lotta<br />
al Sommerso” o del protocollo tra<br />
INAIL e Comitato Elettrotecnico<br />
Italiano volto a stimo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> cultura<br />
del<strong>la</strong> prevenzione per una vera<br />
sicurezza sul <strong>la</strong>voro. Oltre a ciò è<br />
sicuramente migliorata <strong>la</strong> sinergia tra<br />
l’Inail, l’Inps, le Direzioni Provinciali<br />
del <strong>la</strong>voro, <strong>la</strong> Guardia di Finanza e<br />
le ASL nel quadro di una vigi<strong>la</strong>nza<br />
sempre più integrata e di una funzione<br />
di stimolo al<strong>la</strong> legalità aiutata anche<br />
dal<strong>la</strong> possibilità per le aziende che<br />
migliorano i propri parametri di<br />
sicurezza, di richiedere <strong>la</strong> riduzione<br />
del tasso medio di tariffa dopo il<br />
primo biennio di attività, ovviamente<br />
purchè siano in rego<strong>la</strong> con gli obblighi<br />
assicurativi e con le disposizioni di<br />
legge.