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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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assume connotati leggermente<br />

diversi da quelli di qualche anno fa.<br />

Probabilmente troviamo nelle aree di<br />

illegalità anche quelli che non pagano<br />

i contributi perché sono in situazioni<br />

così marginali che non ce <strong>la</strong> fanno.<br />

Ma l’area dell’illegalità, invece,<br />

qualche volta è determinata, voluta,<br />

forzata e contigua a comportamenti<br />

para ma<strong>la</strong>vitosi ed in qualche caso è<br />

pure appannaggio di gruppi ma<strong>la</strong>vitosi<br />

in senso puramente stretto. Parlo in<br />

partico<strong>la</strong>re dell’agricoltura, che in<br />

queste regioni, voi lo sperimentate<br />

giornalmente, sapete come funziona.<br />

E qui abbiamo avuto modo di vedere<br />

come quegli elementi di flessibilità<br />

nell’organizzazione del <strong>la</strong>voro nelle<br />

aziende si siano fusi con elementi<br />

di illegalità e di para ma<strong>la</strong>vitosità.<br />

Faccio l’esempio delle cooperative<br />

che in Sicilia stanno creando un vero<br />

problema, che nasce da un’esigenza<br />

economica reale, che è quel<strong>la</strong> dei<br />

grandi compratori nazionali per conto<br />

di supermercati di grandi catene<br />

nazionali, ma anche internazionali,<br />

che comprano direttamente sul campo<br />

<strong>la</strong> produzione agrico<strong>la</strong><br />

Il contratto che avviene tra il<br />

L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> 51<br />

compratore e il produttore è del tipo:<br />

“vi cedo <strong>la</strong> produzione, mi dai i soldi,<br />

te <strong>la</strong> raccogli e sono affari tuoi”. Per<br />

fare ciò questi grandi compratori si<br />

avvalgono di cooperative “agricole”.<br />

Allora, in questa situazione, che<br />

potrebbe anche essere, dal un punto<br />

di vista dei rapporti economici,<br />

consentita, perché sono tutti contratti<br />

legali, ufficiali, non vietati dal<strong>la</strong><br />

legge, si inseriscono due elementi: il<br />

primo è che le cooperative, in mano<br />

a chi sappiamo noi, e ne abbiamo<br />

trovate alcune centinaia, forse<br />

qualche migliaio in Sicilia, ma sono<br />

dappertutto, non pagano neanche una<br />

lira di contributi.<br />

L’altro elemento è che i nostri<br />

ispettori quando arrivano sul posto,<br />

perché le situazioni che poi si creano<br />

ai danni dei <strong>la</strong>voratori sono enormi<br />

e di grande impatto sociale, non<br />

possono non applicare l’annul<strong>la</strong>mento<br />

del rapporto del <strong>la</strong>voro perché è<br />

fittizio. Ma tutte queste cose le sapete<br />

meglio di me.<br />

Quindi questo è un altro elemento su<br />

cui dobbiamo riflettere.<br />

Le esigenze del mondo produttivo,<br />

le nostre esigenze di verificare<br />

che <strong>la</strong> legalità sia rispettata, visto<br />

gli elementi parama<strong>la</strong>vitosi che<br />

si mettono in mezzo, richiedono<br />

un attento studio ed una attenta<br />

riflessione per vedere come ci<br />

dobbiamo comportare, come<br />

dobbiamo adeguare i nostri<br />

comportamenti per combattere<br />

fenomeni nuovi. Ne ho citato uno<br />

solo, ma nel<strong>la</strong> vostra esperienza ne<br />

vedete molti altri.<br />

Al<strong>la</strong> luce di tutto ciò quali possono<br />

essere le nuove linee, le nuove<br />

strategie sulle quali avviarci?<br />

In un intervento precedente è stata<br />

detta una cosa importante, che io vado<br />

dicendo da molto tempo sui tavoli del<br />

potere e del<strong>la</strong> politica. Attenzione si<br />

stanno creando nel tempo dei nuovi<br />

poveri e precisamente tra quanti<br />

saranno anziani fra quindici – venti<br />

–trenta anni. Venti o trent’anni<br />

passano presto, per quanto riguarda<br />

fatti di questo genere. Quando noi<br />

ad un giovane oggi diciamo: “<strong>la</strong><br />

tua pensione massima, se ti va bene<br />

e <strong>la</strong>vori per 45 anni, si assesterà<br />

attorno al 50%”, vuol dire che<br />

chi smetterà di <strong>la</strong>vorare e andrà in<br />

pensione sostanzialmente dimezzerà il

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