L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

auspicati.
Infatti, i tempi tecnici per il
perfezionamento degli accordi
sindacali, si sono dimostrati ristretti,
anche perché le istruzioni operative
sono state diramate in prossimità della
scadenza.
La strada va percorsa fino in fondo,
anche perché, secondo l’INPS,
risultano emersi soltanto diecimila
rapporti di lavoro e sono stati versati
circa 3 milioni di euro.
Sull’argomento la Confcommercio
si è attivata, tant’è che con il decreto
“Milleproroghe” il termine dei due
provvedimenti è stato differito al
30.9.2008. Si tratta, quindi, di rendere
concreta questa opportunità che fino
ad ora è stata poco utilizzata.
Sul versante delle comunicazioni
relative ai rapporti di lavoro è da
rilevare che tale norma appare in
controtendenza rispetto al principio
della semplificazione in atto
nella Pubblica amministrazione.
Nel condividere la finalità di
trasmissione telematica delle relative
comunicazioni, è necessario evitare,
tuttavia, che ciò si traduca in ulteriori
oneri per le imprese, soprattutto per
quelle del Commercio e del Turismo,
soggette a picchi anche improvvisi
di domanda. Di fatto si rischia di
favorire, anche in questo caso, forme
di elusione contributiva.
Citiamo, in tal senso, anche un’altra
norma che, realizzata per contrastare
il cosiddetto fenomeno delle
“dimissioni in bianco”, ha comportato
l’adozione di una procedura on-line
eccessivamente onerosa.
Anche sul versante delle sanzioni
l’esperienza dimostra che misure
troppo rigide non sono efficaci.
Lo stesso obiettivo può essere
raggiunto, probabilmente, mediante
l’introduzione di criteri di gradualità
nell’irrogazione delle sanzioni stesse.
Nell’ambito della modernizzazione
delle tutele sociali, va sottolineata
anche l’esigenza di una riforma
degli ammortizzatori sociali. Anche
in questo importante settore è da
registrare uno storico ritardo rispetto
ai partner europei dove le tutele
sono assai più elevate e di tipo
universale. Nel contesto italiano,
non va dimenticato, che l’accentuata
flessibilità riesce a garantire una
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limitata tutela del reddito per alcune
tipologie di lavoratori. L’assetto
attuale non punta ancora in maniera
adeguata su processi formativi che
possano favorire la rioccupazione,
riqualificando i lavoratori espulsi e
dando loro opportunità per trovare
nuova occupazione.
Il rientro dei disoccupati nel mondo
produttivo e la necessità di evitare la
disoccupazione per quanti si trovano
in una condizione di lavoro precario,
è un ulteriore tema che occorre
affrontare per realizzare pienamente il
dettato Costituzionale.
In questo contesto la partecipazione
a processi formativi costituisce,
nell’ambito della società della
conoscenza che contraddistingue le
economie più avanzate, un aspetto
fondamentale. E’ da registrare,
tuttavia, che l’Italia sconta su questo
versante una notevole gap rispetto agli
altri partner europei.
Tale differenziale penalizza
pesantemente il “sistema Paese”
ed in particolare il Terziario, la cui
competitività è basata principalmente
sulla capacità di offrire una qualità
di servizio sempre più elevata e
diversificata e sulla valorizzazione
delle risorse umane.
In materia di infortuni sul lavoro
Confcommercio ha, inoltre,
sollecitato l’apertura di un tavolo di
confronto, sottolineando, insieme
alla condivisione degli obiettivi di
rafforzamento della sicurezza sul
lavoro e di contrasto al lavoro nero, la
necessità di un apparato sanzionatorio
che sia proporzionale alla gravità delle
violazioni commesse.
Il Terziario, infatti, è caratterizzato
da un’elevata flessibilità nell’orario
di servizio e da una bassa incidenza
infortunistica. Ci sembra, pertanto,
ingiusto e fuori luogo prevedere la
sospensione dell’attività anche per
il superamento dell’orario di lavoro,
parificando questa violazione a quella
ben più grave del ricorso al lavoro
nero in misura superiore al 20%
dell’organico.
E’ evidente che su temi di così
grande rilevanza è fondamentale
e la condivisione delle scelte con
le parti sociali. La presenza di
Confcommercio nella Commissione
Centrale di Coordinamento
dell’Attività di Vigilanza e nella
Cabina di regia vuole essere un
segnale significativo sulla via di una
collaborazione costruttiva diretta a
ridurre il contenzioso ed a contrastare
in maniera più efficace la piaga
sociale del sommerso.