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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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82 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />

IIIª Giornata<br />

In questa sede colgo l’occasione per<br />

porre l’accento su un tema di grande<br />

attualità, quale quello re<strong>la</strong>tivo alle<br />

problematiche che coinvolgono il<br />

futuro del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza ed in partico<strong>la</strong>re<br />

gli aspetti tecnici concernenti le<br />

dinamiche in materia di sicurezza<br />

negli appalti.<br />

Mi riferisco da un punto di vista<br />

generale sia alle problematiche<br />

prettamente tecniche che a quelle<br />

inerenti i profili retributivi,<br />

contributivi e fiscali sottolineandone<br />

alcune criticità.<br />

In tema di appalti, peraltro, il<br />

legis<strong>la</strong>tore ha finalmente affermato<br />

che <strong>la</strong> responsabilità deve essere<br />

ascritta non solo in capo al singolo<br />

appaltatore, ma estesa a tutta <strong>la</strong> filiera<br />

a partire dal committente dei <strong>la</strong>vori.<br />

La stessa logica introdotta in tema<br />

di appalti sulle responsabilità per<br />

i profili retributivi previdenziali e<br />

fiscali coinvolgenti l’intera filiera<br />

viene utilizzata per disciplinare<br />

Conclusioni<br />

dei <strong>la</strong>vori del Forum<br />

P. Pennesi, Direttore gen. per le attività ispettive del Ministero del Welfare<br />

problematiche a noi più vicine quali<br />

quelle in materia di sicurezza in cui<br />

per <strong>la</strong> prima volta viene esplicitato<br />

questo principio secondo il quale<br />

il committente deve assicurare<br />

il coordinamento tra le imprese<br />

esecutrici attraverso <strong>la</strong> predisposizione<br />

del documento unico di valutazione<br />

dei rischi che formalizza l’obbligo<br />

di cooperazione e coordinanento<br />

nell’ambito dei contratti di appalto.<br />

Il problema dell’appalto è<br />

partico<strong>la</strong>re, perché il fenomeno delle<br />

esternalizzazioni degli accentramenti<br />

produttivi altera in qualche modo il<br />

tradizionale rapporto esclusivo tra<br />

datori e <strong>la</strong>voratori, che di conseguenza<br />

entra in crisi.<br />

Dal punto di vista del<strong>la</strong> sicurezza,<br />

entra in crisi per i rischi causati dalle<br />

interferenze; non si può paragonare<br />

l’organizzazione del<strong>la</strong> sicurezza di<br />

un impresa all’interno del c<strong>la</strong>ssico<br />

confine delimitato dal luogo di <strong>la</strong>voro<br />

che può essere <strong>la</strong> fabbrica intesa<br />

in senso statico, a quel<strong>la</strong> presente<br />

nell’ambito del cantiere inteso in<br />

senso dinamico. Negli appalti sia di<br />

opere che di servizi molto spesso ci<br />

sono più realtà che interagiscono.<br />

Il problema fondamentale è<br />

rappresentato dal modo in cui gestire<br />

sistemi diversi di organizzazione e di<br />

sicurezza. A tal proposito il legis<strong>la</strong>tore<br />

ha apportato un valore aggiunto,<br />

soprattutto nel<strong>la</strong> materia dell’edilizia,<br />

così come era stato fatto con<br />

l’emanazione del decreto legis<strong>la</strong>tivo<br />

494 del 1996 in tema di genio<br />

civile, prevedendo l’obbligo del<strong>la</strong><br />

predisposizione dei piani di sicurezza<br />

e mediante l’introduzione di figure<br />

specifiche di coordinamento nelle fasi<br />

del<strong>la</strong> progettazione e dell’esecuzione.<br />

La questione del<strong>la</strong> responsabilità<br />

solidale per retribuzione,<br />

contribuzione e fisco in realtà è molto<br />

più risalente ed è stata affrontata in<br />

sede civilistica con l’art. 1676 c.c.,<br />

sia pur limitatamente alle retribuzioni<br />

e al valore dell’appalto. In altri<br />

termini, <strong>la</strong> norma di cui all’art. 1676<br />

prevede <strong>la</strong> responsabilità solidale del<br />

datore di <strong>la</strong>voro e del committente.<br />

In seguito, grazie all’emanazione<br />

del<strong>la</strong> legge 1369 del 1960 <strong>la</strong> garanzia<br />

del<strong>la</strong> solidarietà si è rafforzata con<br />

<strong>la</strong> previsione del<strong>la</strong> responsabilità<br />

illimitata anche del committente in<br />

ambito contributivo, ancorché limitata<br />

ai soli appalti interni.<br />

Per quanto attiene ai profili più<br />

strettamente tecnici, si impone un<br />

obbligo di pianificazione di sicurezza<br />

generalizzato, nel senso che il<br />

modello del<strong>la</strong> cantieristica va esteso<br />

agli appalti stipu<strong>la</strong>ti in tutti i settori<br />

di attività, nonché in tutte le realtà<br />

aziendali, dall’impresa di grandi<br />

dimensioni fino all’artigiano.<br />

Questo comporta una serie di<br />

complicazioni dal punto di vista<br />

burocratico formale, in quel<strong>la</strong><br />

logica sicuramente da correggere, in<br />

quanto nel nostro ordinamento un<br />

po’ troppo spesso garantire migliori<br />

condizioni di sicurezza significa<br />

produrre più documentazione<br />

cartacea. Ciò non toglie, tuttavia,<br />

che attualmente non esistono<br />

soluzioni migliori dell’obbligo di<br />

pianificazione. Quest’ultimo deve<br />

essere correttamente adempiuto al fine<br />

di fornire un’effettiva valutazione dei

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