L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

40 L’Ispettore e la Società
IIª Giornata
Buongiorno a tutti. Sono circa dieci
anni che partecipo a questi consessi
e pertanto potete testimoniare della
passione e in qualche caso della
frustrazione che io provavo nel
verificare come all’interno dell’istituto
non ci fosse una necessaria attenzione
Intervento
E. Di Luca, Direttore centrale Rischi INAIL
al problema della vigilanza ispettiva.
Il mio collega Inghingolo è stato
forse troppo buono nel sottolineare
il grande interesse dell’istituto alla
vostra attività.
Io do soltanto un dato: siamo nel
2008 ed il numero degli ispettori
dell’INAIL si è ulteriormente ridotto
a 388 unità, che, a fronte di un
portafoglio di oltre tre milioni di
aziende assicurate, significa che ogni
ispettore dovrebbe curarsi un orticello
di oltre 25 mila aziende.
Però i nostri sforzi sono valsi a
qualcosa perché finalmente si è preso
atto di questa esigenza, sono stati
abbandonati i discorsi sulla possibile
riunificazione del corpo ispettivo,
(una volta si diceva che gli ispettori
dell’Inail sarebbero confluiti all’Inps,
un’altra volta che noi e l’Inps saremmo
confluiti al Ministero del Lavoro),
ma soprattutto si è finalmente preso
atto che una funzione di vigilanza è
essenziale per il compito che svolge
l’Istituto e di conseguenza si è
potuto dare al via all’organizzazione
complessiva del sistema.
Il collega che ha parlato prima di
me ha enunciato alcuni dei passi già
fatti, cioè un reinquadramento degli
ispettori di vigilanza nel livello C4,
ma quello che più conta è che si
è dato il via ad un nuovo modello
organizzativo.
Un nuovo modello organizzativo che
ha preso le mosse da quella norma
della finanziaria che ha previsto come
il personale che è dedito alle attività
di supporto si riducesse sempre di più
per essere reindirizzato alle attività
COR, e questa è stata l’occasione per
rincovertire, per avviare un progetto
di inversione di risorse verso anche
l’attività di vigilanza ispettiva.
Un primo passo è stato un avvio di
reclutamento interno.
Noi non abbiamo potuto fruire di
nessun intervento legislativo che
ci consentisse di fare concorsi per
rimpolpare la funzione, per cui si
è partiti con il primo reclutamento
interno.
Un primo reclutamento interno che è
stato rivolto ai colleghi che però già
avevano la posizione economica di
C4, perché anche al nostro interno c’è
ancora una qualche remora a prendere
gente che sta in livelli economici
inferiori, trasformarli in ispettori e con
questo riconoscere loro il livello più
alto.
Naturalmente questo interpello ha
dato risultati non molto rilevanti:
Sono nemmeno 40 quelli che hanno
risposto all’interpello.