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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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62 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />

IIIª Giornata<br />

retrostante del somministratore di<br />

manodopera, che prepara e rende<br />

possibili le mere prestazioni <strong>la</strong>vorative<br />

da parte dei <strong>la</strong>voratori somministrati.<br />

3.2.1 Somministrazione lecita e<br />

solidarietà.<br />

L’art. 23.3 prevede che l’utilizzatore<br />

è obbligato in solido con il<br />

somministratore a corrispondere ai<br />

<strong>la</strong>voratori i trattamenti retributivi e i<br />

contributi previdenziali.<br />

Il primo comma del medesimo<br />

articolo prevede, a sua volta,<br />

che i <strong>la</strong>voratori dipendenti del<br />

somministratore hanno diritto a un<br />

trattamento economico e normativo<br />

complessivamente non inferiore a<br />

quello dei dipendenti di pari livello<br />

dell’utilizzatore, a parità di mansioni<br />

svolte.<br />

Il successivo sesto comma, nel caso in<br />

cui l’utilizzatore adibisca il <strong>la</strong>voratore<br />

a mansioni superiori o comunque<br />

mansioni non equivalenti a quelle<br />

dedotte nel contratto, prevede che di<br />

tale difformità nell’espletamento del<br />

rapporto di <strong>la</strong>voro l’utilizzatore ne<br />

debba dare immediata comunicazione<br />

scritta al somministratore,<br />

consegnandone copia al <strong>la</strong>voratore<br />

medesimo. Allorché l’utilizzatore<br />

non abbia adempiuto a tale obbligo<br />

di comunicazione,nel rispetto delle<br />

forme dal legis<strong>la</strong>tore medesimo<br />

delineate, l’’utilizzatore risponde<br />

in via esclusiva per le differenze<br />

retributive spettanti al <strong>la</strong>voratore<br />

occupato in mansioni superiori e<br />

per l’eventuale risarcimento del<br />

danno derivante dall’assegnazione a<br />

mansioni superiori.<br />

Le disposizioni dianzi sommariamente<br />

delineate, ivi compreso l’obbligo<br />

solidale e <strong>la</strong> sua rottura nell’ipotesi<br />

delineata dal comma sesto, si devono<br />

connettere, per quel che attiene<br />

al profilo previdenziale, con le<br />

disposizioni dettate nel successivo<br />

articolo 25, articolo esplicitamente<br />

dedicato agli aspetti previdenziali nel<br />

contratto di somministrazione.<br />

Il primo comma di quest’ultimo<br />

articolo dispone che gli oneri<br />

contributivi previdenziali, assicurativi<br />

ed assistenziali sono a carico del<br />

somministratore che è inquadrato nel<br />

settore terziario.<br />

La disposizione così congegnata<br />

non ci dice però se siffatto obbligo<br />

contributivo rimane a carico del<br />

somministratore anche quando il<br />

<strong>la</strong>voratore è stato utilizzato con<br />

modalità difformi e senza che ne sia<br />

data informazione, secondo le note<br />

modalità, al somministratore.<br />

Pare si possa affermare che in<br />

questa ipotesi l’obbligo contributivo<br />

si radichi esclusivamente in capo<br />

all’utilizzatore, soggetto che pertanto<br />

dovrà direttamente pagare <strong>la</strong><br />

contribuzione previdenziale dovuta<br />

secondo l’inquadramento dello stesso<br />

e nel rispetto del<strong>la</strong> contrattazione<br />

collettiva nazionale che applica ai<br />

propri <strong>la</strong>voratori.<br />

L’onere esclusivo a carico<br />

dell’utilizzatore dovrebbe riguardare<br />

solo il differenziale contributivo e<br />

non l’importo rego<strong>la</strong>rmente pagato<br />

a titolo di contribuzione da parte del<br />

somministratore.<br />

All’opposto se vi è stata rego<strong>la</strong>re<br />

comunicazione si dovrà concludere<br />

che resta fermo l’obbligo solidale e il<br />

pagamento degli oneri contributivi da<br />

parte del somministratore secondo <strong>la</strong><br />

rego<strong>la</strong> generale.<br />

3.3 Somministrazione illecita.<br />

La somministrazione sarà illecita, anzi<br />

“irrego<strong>la</strong>re”, sul versante civilistico<br />

(art. 27), nelle ipotesi previste dal<br />

citato articolo.<br />

Di somministrazione illecita si<br />

tratterà anche e soprattutto quando<br />

sia stipu<strong>la</strong>to e adempiuto un simu<strong>la</strong>to<br />

contratto di appalto con un soggetto<br />

non autorizzato, per dissimu<strong>la</strong>re un<br />

reale contratto di somministrazione.<br />

Nell’ambito del<strong>la</strong> somministrazione<br />

illecita lo stesso legis<strong>la</strong>tore del decreto<br />

legis<strong>la</strong>tivo n. 276 del 2003 ritaglia ex<br />

novo una specifica figura, quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

somministrazione fraudolenta, fatta<br />

oggetto di distinta e incisiva sanzione<br />

penale.<br />

La somministrazione fraudolenta<br />

sorge quando non solo siano integrati<br />

gli elementi del<strong>la</strong> somministrazione<br />

illecita, ma si riscontri il dolo<br />

specifico “di eludere norme<br />

inderogabili di legge o di contratto<br />

collettivo applicato al <strong>la</strong>voratore”.<br />

La distinzione fra somministrazione<br />

irrego<strong>la</strong>re e fraudolenta è stata<br />

introdotta con l’intendimento<br />

originario di differenziare nettamente<br />

le sanzioni civili applicabili nei due<br />

casi, secondo il modello francese:<br />

annul<strong>la</strong>bilità su iniziativa del<br />

<strong>la</strong>voratore interessato nel primo<br />

caso, nel secondo nullità (quando<br />

il contratto è stato stipu<strong>la</strong>to per una<br />

finalità fraudolenta comune alle parti,<br />

ex artt. 1344 e 1418.2 c.c.).<br />

Pare che, come osservato da<br />

parte del<strong>la</strong> dottrina, il binomio<br />

somministrazione irrego<strong>la</strong>re<br />

– fraudolenta costituisca un tentativo<br />

maldestro di introdurre distinzioni<br />

giuridiche incompatibili con il quadro<br />

complessivo: ciò vale per l’idea<br />

che <strong>la</strong> somministrazione irrego<strong>la</strong>re<br />

possa essere appaiata a una sorta di<br />

annul<strong>la</strong>bilità e quel<strong>la</strong> fraudolenta a<br />

una sorta di nullità.<br />

Il discorso non regge, il contratto di<br />

somministrazione non conforme alle<br />

regole è nullo per contrarietà a norma<br />

imperativa e dunque quel<strong>la</strong> che è<br />

qualificata come mera irrego<strong>la</strong>rità è<br />

una species del genus nullità.<br />

In questo quadro <strong>la</strong> somministrazione<br />

fraudolenta appare come un<br />

inutile doppione del<strong>la</strong> disciplina<br />

sanzionatoria del<strong>la</strong> somministrazione<br />

irrego<strong>la</strong>re.<br />

Se infatti del<strong>la</strong> nozione di frode<br />

al<strong>la</strong> legge si dà un’accezione<br />

oggettiva, sfuma l’autonomia<br />

concettuale fra le due situazioni, dal<br />

momento che sempre e comunque<br />

<strong>la</strong> somministrazione irrego<strong>la</strong>re ha<br />

<strong>la</strong> funzione di eludere <strong>la</strong> disciplina<br />

garantistica.<br />

3.4 Somministrazione irrego<strong>la</strong>re<br />

L’art. 27.1 riconosce in capo al<br />

<strong>la</strong>voratore il potere di agire per <strong>la</strong><br />

costituzione del rapporto di <strong>la</strong>voro<br />

alle dipendenze dell’utilizzatore,<br />

con effetto dall’inizio del<strong>la</strong><br />

somministrazione.<br />

In questa ipotesi tutti i pagamenti<br />

effettuati dal somministratore, a<br />

titolo retributivo o di contribuzione<br />

previdenziale, sono idonei a<br />

liberare l’utilizzatore, reale datore<br />

di <strong>la</strong>voro, dal debito corrispondente<br />

fino a concorrenza del<strong>la</strong> somma<br />

effettivamente pagata (art. 27.2, primo<br />

periodo).<br />

La questione giuridica da risolvere,<br />

per quel che può rilevare in questa<br />

sede, attiene all’esclusività o meno di<br />

siffatto potere in capo al <strong>la</strong>voratore,

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