L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv
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Sommario:<br />
Premessa<br />
1. Appalto e tute<strong>la</strong> dei <strong>la</strong>voratori nel<br />
codice civile<br />
2. La disciplina in tema di<br />
intermediazione di manodopera e<br />
appalto introdotta dal legis<strong>la</strong>tore del<br />
1960<br />
2.1 La giurisprudenza in tema<br />
di individuazione del datore di<br />
<strong>la</strong>voro obbligato ad assolvere<br />
l’obbligo contributivo in ipotesi<br />
di intermediazione illecita di<br />
manodopera<br />
3. Appalto, distacco e somministrazione<br />
nel decreto delegato del 2003<br />
3.1 Profili generali<br />
3.2 La somministrazione<br />
3.2.1 Somministrazione lecita e<br />
solidarietà<br />
3.3 Somministrazione illecita<br />
3.4 Somministrazione irrego<strong>la</strong>re<br />
3.5 Interposizione fraudolenta<br />
3.6 L’appalto<br />
3.6.1 Appalto e solidarietà<br />
3.7 Appalto non genuino<br />
3.8 Distacco non genuino<br />
4. La responsabilità solidale fra<br />
appaltatore e subappaltatore<br />
Premessa<br />
Secondo quanto evidenziato dal<strong>la</strong><br />
dottrina più avvertita il disvalore<br />
dell’ordinamento nel<strong>la</strong> scissione fra<br />
utilizzazione del <strong>la</strong>voro e tito<strong>la</strong>rità<br />
è insito nell’invenzione stessa<br />
del concetto di subordinazione e,<br />
in questo quadro, a nul<strong>la</strong> rileva<br />
l’abrogazione del<strong>la</strong> legge 23 ottobre<br />
1960, n. 1369, in tema di divieto di<br />
intermediazione e interposizione<br />
nelle prestazioni di <strong>la</strong>voro e nuova<br />
disciplina dell’impiego di mano<br />
d’opera negli appalti di opere e<br />
servizi.<br />
È attraverso <strong>la</strong> menzionata norma del<br />
codice civile – e dunque prima ed<br />
oltre il divieto di interposizione – che<br />
prende capo <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> generale che<br />
preclude forme di organizzazione del<br />
<strong>la</strong>voro in cui l’effettivo utilizzatore<br />
del<strong>la</strong> prestazione non coincida con<br />
il tito<strong>la</strong>re del rapporto di <strong>la</strong>voro<br />
ovvero – il ché è eguale – quel<strong>la</strong><br />
che esclude che l’acquisizione di<br />
energie <strong>la</strong>vorative possa svinco<strong>la</strong>rsi<br />
dall’impiego dello strumento giuridico<br />
che è appel<strong>la</strong>to “contratto di <strong>la</strong>voro<br />
subordinato” e che è tuttora descritto<br />
L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong> 59<br />
Intervento<br />
A. Sgroi, Avvocatura centrale INPS<br />
dal codice civile e che rappresenta,<br />
nonostante qualsivoglia tentativo di<br />
riduzione, <strong>la</strong> categoria maggiormente<br />
utilizzata. All’interno di questa<br />
ricostruzione si pone anche l’istituto<br />
del<strong>la</strong> somministrazione, con <strong>la</strong><br />
conseguenza che il bi<strong>la</strong>nciamento<br />
delle ragioni dell’impresa con quelle<br />
del <strong>la</strong>voro intanto è conforme all’art.<br />
41 del<strong>la</strong> Costituzione in quanto si<br />
caratterizza come eccezione rispetto<br />
al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong> del<strong>la</strong> necessaria inerenza<br />
del rapporto di <strong>la</strong>voro al<strong>la</strong> struttura<br />
produttiva nel cui contesto si inserisce<br />
e che ne beneficia, tuttora predisposta<br />
dall’art. 2094 c.c.<br />
1. Appalto e tute<strong>la</strong> dei <strong>la</strong>voratori nel<br />
codice civile.<br />
Come noto <strong>la</strong> disciplina dettata<br />
dal legis<strong>la</strong>tore del 1942 in tema di<br />
contratto di appalto dedica al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />
dei <strong>la</strong>voratori l’articolo 1676 c.c.,<br />
norma eccezionale e non estensibile<br />
analogicamente e che, infine, non<br />
detta alcuna disciplina afferente al<strong>la</strong><br />
posizione degli enti previdenziali,<br />
né al recupero del<strong>la</strong> contribuzione<br />
omessa da parte dell’appaltatore con<br />
riguardo ai propri dipendenti, con <strong>la</strong><br />
conseguenza pertanto che l’azione<br />
riconosciuta a costoro dovrebbe<br />
essere limitata al recupero del<strong>la</strong><br />
retribuzione spettante, ivi compresa<br />
<strong>la</strong> contribuzione previdenziale posta a<br />
loro carico.<br />
Si osservi ancora, da ultimo, che di<br />
una disposizione di tal fatta se ne<br />
potrebbe predicare l’applicazione<br />
anche in favore dei <strong>la</strong>voratori a<br />
progetto, <strong>la</strong>voratori <strong>la</strong> cui posizione<br />
economica e previdenziale è più<br />
vicina ai <strong>la</strong>voratori subordinati<br />
piuttosto che ai <strong>la</strong>voratori autonomi.<br />
Per quel che interessa in questa<br />
sede, con riguardo al<strong>la</strong> menzionata<br />
disposizione è sufficiente evidenziare<br />
che, in forza di essa, si riconosce in<br />
capo ai dipendenti dell’appaltatore di<br />
proporre azione speciale diretta contro<br />
il committente per conseguire quanto<br />
è loro dovuto, fino al<strong>la</strong> concorrenza<br />
del debito che il committente ha verso<br />
l’appaltatore nel tempo in cui essi<br />
propongono <strong>la</strong> domanda.<br />
La predetta azione diretta spetta a<br />
qualsiasi dipendente dell’appaltatore,<br />
qualunque sia stata <strong>la</strong> natura e <strong>la</strong>