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L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

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46 L’Ispettore e <strong>la</strong> <strong>Società</strong><br />

IIª Giornata<br />

dei 3 con qualifica C4 è di 63,3 anni<br />

e l’età media dei 1000 ispettori con<br />

qualifica C3 è di anni 48,9.<br />

L’anno scorso le donne erano il 25%,<br />

ora sono scese al 23%.<br />

Un dato interessante riguarda i titoli di<br />

studio. Nell’Istituto il titolo di <strong>la</strong>urea<br />

è posseduto dal 32,02% del personale,<br />

percentuale che sale di ben quattro<br />

punti, al 36,3%, per gli ispettori di<br />

vigi<strong>la</strong>nza.<br />

Anche per il diploma, il 54,76% in<br />

generale, sale al 63% per gli ispettori.<br />

Questi dati hanno un loro significato,<br />

che va letto e tenuto in considerazione<br />

quando si fanno scelte di politica<br />

gestionale.<br />

L’attuale organico di circa 35mi<strong>la</strong><br />

dipendenti è ancora valido? È utile<br />

fare riferimento ancora a 35 mi<strong>la</strong><br />

dipendenti, <strong>la</strong> cui carenza ormai<br />

cronica non sarà mai colmata per<br />

il blocco delle assunzioni che dura<br />

ormai da anni?<br />

Personalmente ritengo che si<br />

debba fare una seria riflessione sul<br />

contenimento, oltre che dei costi,<br />

anche del numero delle persone in<br />

un contesto in cui l’automazione e<br />

<strong>la</strong> telematizzazione delle attività e<br />

dei processi di <strong>la</strong>voro sollecitano<br />

una revisione dell’attuale modello<br />

organizzativo di funzionamento.<br />

E, allora, quanti ispettori servono?<br />

Se l’Istituto nazionale del<strong>la</strong><br />

previdenza sociale non è più soltanto<br />

un trasferitore di reddito in base al<strong>la</strong><br />

sua mission dei decenni passati, ma è<br />

anche un rego<strong>la</strong>tore del<strong>la</strong> dinamica<br />

del<strong>la</strong> correttezza dei comportamenti<br />

delle aziende sul mercato, in un<br />

contesto sociale ed economico in<br />

cui il mondo del <strong>la</strong>voro cambia<br />

rapidamente, ritengo sia necessario<br />

potenziare l’organico degli ispettori<br />

di vigi<strong>la</strong>nza in un’ottica non<br />

meramente quantitativa, ma di mission<br />

istituzionale, soprattutto là dove il<br />

mercato richiede controlli continui<br />

con professional competenti per <strong>la</strong><br />

lotta al sommerso.<br />

Bisogna ripensare il sistema,<br />

ripensare <strong>la</strong> funzione del<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza<br />

nel nuovo contesto, nel<strong>la</strong> nuova<br />

cultura e nel<strong>la</strong> nuova conoscenza<br />

del mercato con le sue dinamiche<br />

complesse.<br />

Solo questo può rendere forte questa<br />

domanda politica nell’ottica di una<br />

strategia socioeconomica di alto<br />

profilo.<br />

Sì, perché questa politica aziendale,<br />

finalizzata a rego<strong>la</strong>mentare e a<br />

verificare i comportamenti del<br />

mercato ha una redditività legata<br />

all’afflusso nell’Istituto di entrate<br />

sostanziose.<br />

Nei vari libri che in quest’ultimo<br />

periodo vengono pubblicati<br />

per criminalizzare <strong>la</strong> pubblica<br />

amministrazione c’è anche una parte<br />

di verità: c’è del<strong>la</strong> strumentalizzazione<br />

e del<strong>la</strong> demagogia, ma è pur<br />

vero che vi sono sistemi pubblici<br />

che funzionano bene e altri che<br />

funzionano meno.<br />

Quelli che funzionano, come per<br />

esempio l’INPS, devono avere il<br />

coraggio e <strong>la</strong> determinazione di dire<br />

con chiarezza che funzionano, pur<br />

con <strong>la</strong> consapevolezza che all’interno<br />

ci sono comportamenti anomali che<br />

devono essere “rivisti”.<br />

Noi dell’Inps siamo<br />

un’amministrazione sana, competente,<br />

capace di dare risultati importanti<br />

e visibili e lo stiamo dimostrano da<br />

anni!<br />

Leggevo un articolo di Panebianco sul<br />

Corriere del<strong>la</strong> Sera che diceva “<strong>la</strong> P.A.<br />

è ancora soffocata da un eccesso di<br />

leggi, e quindi di burocratizzazione”.<br />

Questo, perché <strong>la</strong> P.A. è incapace<br />

di controlli ex post che significano<br />

capacità di controllo sui risultati e<br />

sul<strong>la</strong> performance del personale,<br />

diversamente dai controlli ex ante che<br />

sono controlli formali e procedurali.<br />

Infatti, nel<strong>la</strong> logica dei controlli ex<br />

ante l’importante non è il risultato,<br />

quanto il fatto che le procedure siano<br />

formalmente eseguite.<br />

Anche noi, nel nostro Istituto,<br />

purtroppo viviamo questa dinamica un<br />

po’ schizofrenica.<br />

Siamo un’azienda culturalmente<br />

avanzata, con importanti obiettivi<br />

strategici e di cambiamento per fare<br />

di questo Istituto l’amministrazione<br />

pubblica più avanzata, poi troviamo<br />

freni nei tanti vincoli che ci vengono<br />

imposti.<br />

Nel<strong>la</strong> mia esperienza professionale<br />

nell’Istituto a volte ho firmato<br />

provvedimenti non condivisi e quindi<br />

non sottoscritti da miei dirigenti, non<br />

perché fossero illegittimi, ma perché<br />

questi dirigenti sono ancora lontani<br />

dall’aver metabolizzato <strong>la</strong> cultura del<br />

rischio che è necessaria per attivare<br />

processi di innovazione veri, fermo<br />

restando il rispetto del<strong>la</strong> legge.<br />

Il dirigente deve immaginare di<br />

trovarsi come sul<strong>la</strong> cresta di una<br />

montagna: se scende troppo a valle,<br />

è nel<strong>la</strong> palude del<strong>la</strong> burocrazia in cui<br />

le carte sono a posto, ma non cambia<br />

nul<strong>la</strong>.<br />

La cresta è il confine dove si<br />

assumono le decisioni che aprono<br />

all’innovazione e al cambiamento.<br />

Cultura del rischio, quindi, intesa<br />

come capacità di governare<br />

l’incertezza per un obiettivo positivo e<br />

di assumersi responsabilità, al di là del<br />

rassicurante garantismo formalistico.<br />

È questo che fa <strong>la</strong> differenza fra un<br />

dirigente pubblico che vuole innovare<br />

e un dirigente che cerca soltanto di<br />

caute<strong>la</strong>rsi applicando le norme, ma<br />

non interpretandole.<br />

Il vostro <strong>la</strong>voro, ispettori, è visibile e<br />

i vostri risultati sono visibili; voi non<br />

<strong>la</strong>vorate in team in cui il risultato è<br />

<strong>la</strong> media aritmetica di tutti quelli che<br />

operano nel gruppo, che compensa<br />

<strong>la</strong> minore produttività dell’uno con il<br />

maggiore rendimento dell’altro.<br />

Il vostro è un <strong>la</strong>voro individuale di<br />

professional, in un contesto di forte<br />

coesione con una visione integrata.<br />

La visibilità e <strong>la</strong> misurabilità del<br />

vostro <strong>la</strong>voro, lo diceva chi mi ha<br />

preceduto, è un fatto importante<br />

perché costituisce l’elemento di<br />

cambiamento che deve consentirci<br />

di portare avanti quelle linee che <strong>la</strong><br />

Commissione per <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza ha<br />

recentemente definito e proposto.<br />

Bisogna inserire queste proposte nel<br />

nuovo contratto integrativo di ente.<br />

Per questo è necessaria <strong>la</strong><br />

condivisione con il Sindacato perché,<br />

questa è <strong>la</strong> mia personale opinione,<br />

senza il consenso del Sindacato non<br />

andiamo da nessuna parte.<br />

Questo intendo ribadirlo proprio nel<strong>la</strong><br />

mia funzione di dirigente pubblico.<br />

Dobbiamo essere capaci di grandi<br />

progetti perché, quando andiamo<br />

a confrontarci con il Sindacato<br />

dobbiamo proporre progetti forti sui<br />

quali misurarci e, se necessario, aprire<br />

un conflitto per poi superarlo.<br />

Troppo spesso ci giustifichiamo<br />

dicendo che è inutile ipotizzare<br />

o proporre cose nuove perché il

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