COMITATO GLACIOLOGICO ITALIANO

Chabod-Santi sono poco incoraggianti (itinerario quasi dimenticato, con pericolo di
scariche di sassi), e Ia ricognizione esegui ta nella zona non fa sperare meglio.
Pertanto si consiglia di Iasciare l'auto all'albergo Savoia, e di salire ai piani del
Rossett. Di qui si prende la mulattiera del Col del Leybir (quota 3084) che e raggiungibile
agevolmente in circa due ore.
SuI versante di Rhemes del Colle, si stende i1 ghiacciaio, ana cui fronte si puo
arrivare in poco tempo contornandolo sulla destra orientale ad anche discendendolc se
si e opportunamente equipaggiati. '
(Gruppo: GRANTA PAREY)
144 Ghiacciaio di Lavassey
Operatore: ACHILLE ZUCCARI.
Controllo del 10 settembre 1971.
Innevamento recente nullo. L'innevamento residue scende fino a 2800 'me
L'aspetto del ghiacciaio dimostra che etutt'ora in atto ill regresso generale
segnalato irr-particolare 10 scorso anno. L' assenza di 'neve fresca mette in
evidenza l'abbassamento del livello del ghiaccio rispetto allo spartiacque e
agli affioramentirocciosi che limitano ad occidente il ghiacciaio,
La superlicie del ghiaccio appare moderatamente accidentata e crepacciata
soprattutto nella parte inferiore del collettore e nella lingua. La zona frontale
e interessata da numerosipiccoli crepacci Iongitudinali che conferiscono al
margine un andamento dentellato, La fronte, foggiata ad unghia molto rastremata,
ha uno spessore massimo di 50 em nell'estremita di destra,
L'arretramento non hadeterminato una variazione sensibile delle quote
frontali; difatti i punti estremidel margine si trovano sempre a quota
2700 (A), quota minima del ghiacciaio.
Appaiono 'pili rilevati i dossi rnorenici allungati parallelamente al tratto
centrale della fronte.
Immutata la posizione e la portata deidue torrenti subglaciali; quello
FIG. 8 - Fronte del Ghiaociaio di Lavassey nel 1971. Scala 1: 1000.
(La linea punteggiata indica il margine frontale nel 1970).
6 - Boll. Comito Glac. - 19 (1971).
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