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don chisciotte pagina 100<br />
In questo senso si può proporre un parallelismo con episodi precedenti. La<br />
convivenza con una famiglia normale potrebbe svolgere una funzione<br />
introduttiva analoga a quella della cena dei caprai nell'episodio di Marcela.<br />
Lo schema sarebbe sempre lo stesso: la pazzia chisciottesca (falso ideale), il<br />
contatto con la realtà, l'ingresso in una vicenda esemplare. Naturalmente vi<br />
sono anche le differenze. L'esemplarità di Marcela era un ideale puro e<br />
statico; l'altra forma era la storia provvidenziale di Cardenio; la terza<br />
sarebbe la vicenda umana di Basilio.<br />
Basilio è un giovanotto allegro e squattrinato. Il conflitto che si pone è se il<br />
matrimonio debba essere il frutto della libera scelta degli innamorati.<br />
Inizialmente Don Chisciotte adotta una posizione conservatrice: se i genitori<br />
lasciano decidere i figli, questi decideranno in base all'infatuazione di un<br />
momento e sceglieranno con superficialità.<br />
Nel mezzo della ricca festa nuziale di Camacho e Quiteria si presenta<br />
Basilio, sconvolto e, alla presenza di tutti, si trafigge con una spada.<br />
Moribondo, prima di confessare il suo peccato, chiede di poter sposare<br />
Quiteria in punto di morte - richiesta che Don Chisciotte trova giusta e<br />
ragionevole. Così avviene, i due vengono maritati, e a questo punto Basilio<br />
si alza in piedi sano <strong>com</strong>e un pesce. Miracolo? Non miracolo, ma industria,<br />
trucco, abilità, ingegno: lo stocco non lo aveva trafitto, ma era passato<br />
dentro un tubo di ferro preparato ad arte - un trucco da teatranti. Nella<br />
tensione che segue, Don Chisciotte riesce ad imporre la calma: in amore e in<br />
guerra è lecito l'inganno, «Quiteria era di Basilio e Basilio di Quiteria, per<br />
giusta e favorevole disposizione del cielo» [DQ, II, 21]. Il finale è lieto, il<br />
matrimonio viene convalidato e non si sparge sangue; Don Chisciotte,<br />
ancora una volta, ha cambiato idea, riconoscendo i segni del vero amore.<br />
L'esemplarità della vicenda sta nel vero e onesto amore che trionfa su una<br />
<strong>com</strong>binazione dettata solo da interessi economici, nel riscatto del povero a<br />
spese del ricco, con una beffa concordata tra i due innamorati. Si tratta di<br />
una esemplarità umana: non c'è alcuna dimensione provvidenziale.<br />
Nell'episodio di Cardenio i protagonisti erano stati travolti dalle circostanze<br />
e si erano perduti. L'esemplarità della loro storia stava nel ritrovare se stessi<br />
e nel ricollocarsi nel proprio luogo naturale. Qui, invece, non c'è<br />
smarrimento esistenziale né tracotanza: la situazione naturale è che Quiteria<br />
e Basilio si amano; Camacho rappresenta un elemento perturbatore, un<br />
ostacolo che viene dall'esterno, e che Basilio affronta con la sola<br />
intelligenza. Basilio non è in balia della capricciosa fortuna; è anzi uno che<br />
la fortuna se la crea da sé, restando al suo posto senza fuggire e reagendo<br />
con un trucco audace. Un trucco teatrale, <strong>com</strong>e dicevo.<br />
Anche in questa sezione del romanzo c'è l'inserimento di un testo nel testo,<br />
un'elementare rappresentazione teatrale messa in scena dagli invitati durante<br />
la festa di nozze, dove <strong>com</strong>paiono le allegorie di amore e interesse che si<br />
contendono la donzella. Il testo, è Don Chisciotte a notarlo, sembra<br />
favorevole a Camacho, il che lo colloca ancora una volta sulla sponda<br />
opposta a quella dell'esemplarità, confermando lo stesso schema visto nei<br />
casi di Marcela e Cardenio. E ancora, dopo il contatto con la storia