29.05.2013 Views

VETRIOLO - ClassiciStranieri.com

VETRIOLO - ClassiciStranieri.com

VETRIOLO - ClassiciStranieri.com

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

don chisciotte pagina 75<br />

conducono e perché ce li conducono: non è questo un caso in cui ha una<br />

visione distorta della realtà, <strong>com</strong>e quando scambia le pecore per eserciti o la<br />

locanda per castello. Sa che sono condannati a una condanna che hanno<br />

meritato, secondo le leggi vigenti. Il punto è se Don Chisciotte è d'accordo<br />

sul fatto che la meritino, e il caso del ruffiano è emblematico: senza l'accusa<br />

di fattucchieria non lo meritava (no merecía), anzi aggiunge che essere<br />

ruffiano è un mestiere di grande importanza nelle repubbliche ben ordinate.<br />

L'anziano galeotto lo ha <strong>com</strong>mosso - tenendo anche presente l'impressione<br />

che dovrebbe aver avuto il lettore del tempo: il ricorso al mezzano era un<br />

fatto abituale ad ogni livello sociale, e le accuse di fatture erano più o meno<br />

legate a filtri d'amore e pratiche connesse. Comunque sia, Don Chisciotte sta<br />

valutando attentamente le colpe in base a una sua personale idea del diritto e<br />

delle pene. Inoltre il vecchio si dichiara innocente quanto alle fatture, che<br />

considera una falsa accusa per punirlo di una sua vita licenziosa.<br />

Quanto al sesto galeotto, è Ginés de Pasamonte, il più incatenato, il più<br />

pericoloso, condannato a dieci anni. Si tratta di un personaggio reale,<br />

Jerónimo de Pasamonte 53 , che scrisse un'autobiografia intitolata Vida y<br />

trabajos de Gerónimo Pasamonte. Anche il Pasamonte del romanzo ha<br />

scritto un libro sulla sua storia, e lo considera di buon livello letterario.<br />

Tratta della verità, dice, e pensa di concluderlo durante il periodo di<br />

condanna. Sembri abile, gli dice Don Chisciotte. «E disgraziato - rispose<br />

Ginés-, perché le disgrazie perseguitano sempre il buon ingegno» [DQ, I,<br />

22]. Ginés ha buon ingenio, <strong>com</strong>e Don Chisciotte, cavaliere ingegnoso o<br />

geniale della Mancia.<br />

Nella sua vicenda c'è qualcosa di poco chiaro: il galeotto allude a<br />

irregolarità <strong>com</strong>messe da un <strong>com</strong>missario che lo ac<strong>com</strong>pagna, e che cerca di<br />

colpirlo. Don Chisciotte non lo permette, e conclude:<br />

«Da tutto ciò che mi avete detto, fratelli carissimi, ho chiarito (sacado<br />

en limpio) che, anche se vi hanno castigato per le vostre colpe, le pene<br />

che andate a subire non vi dànno molto piacere, e andate loro incontro<br />

molto malvolentieri e contro la vostra volontà. E potrebbe essere che il<br />

poco coraggio dell'uno nella tortura, la mancanza di denaro dell'altro, i<br />

pochi appoggi, o infine l'ingiusto giudizio di un giudice, siano stati la<br />

causa della vostra perdizione e del fatto che non vi è stata riconosciuta<br />

la vostra parte di giustizia» [DQ, I, 22].<br />

Come si vede, Don Chisciotte non nega la condizione dei galeotti, né il fatto<br />

che essi debbano avere un giusto processo, equo e imparziale. Nega però, e<br />

a ragion veduta, che questo sia avvenuto. Il discorso può essere paradossale,<br />

ma solo fino a un certo punto. Se l'accertamento della verità processuale si<br />

basa sulla tortura, fatalmente si condanna chi non riesce a resistere, e la fa<br />

franca chi invece è sufficientemente forte e coraggioso: in tal modo non si<br />

punisce con equità il crimine, ma la debolezza. Lo stesso vale negli altri<br />

53 Martín de Riquer, ed. cit., 220.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!