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don chisciotte pagina 19<br />
tradurre un libro in caratteri arabi, tutto ciò rappresentava un reato non lieve<br />
ed effettivamente perseguito.<br />
- le mani del Traduttore, che sembra essere un moro aljamiado, cioè un<br />
moro che parlava castigliano. È un traduttore che «puzza».<br />
- le mani del Narratore-editore cristiano, o meglio ancora: cristiano viejo,<br />
cioè appartenente a una famiglia non contaminata da matrimoni misti e in<br />
grado di rivendicare la sua purezza razziale.<br />
Tutti e tre sono personaggi del romanzo, e intervengono, in qualche<br />
maniera, con la loro voce, dànno interpretazioni che riflettono la loro<br />
condizione sociale, la loro cultura e la loro collocazione nel contesto storico.<br />
La funzione narrante è plurale. Per esempio, Percas de Ponseti ricorda il<br />
titolo della seconda parte del romanzo (ancora diverso, perché al posto del<br />
termine hidalgo <strong>com</strong>pare il termine caballero), e <strong>com</strong>menta:<br />
«Non possiamo supporre che [...] potrebbe essere magari del<br />
Traduttore, che non tiene conto dell'invalidità del titolo [di cavaliere]<br />
acquistato per burla?» 5 .<br />
Se così fosse, ciascuno dei personaggi <strong>com</strong>pilatori del testo avrebbe dato un<br />
diverso titolo all'opera, a sottolineare simbolicamente le divergenze nella<br />
valutazione dei fatti e delle imprese di Don Chisciotte.<br />
L'espediente di inventare un manoscritto trovato casualmente non era<br />
nuovo: lo stesso prologo della Celestina era un antecedente vicino. Tuttavia,<br />
questo modulo <strong>com</strong>positivo a più voci era inedito: Cervantes potenzia le<br />
possibilità, sperimentate dalla letteratura precedente, di abbandonare il<br />
lettore dentro un bosco narrativo senza guida, dentro una <strong>com</strong>plessità<br />
dinamica in cui nulla è certo e tutto va interpretato. Il lettore viene<br />
introdotto in un mondo che la descrizione presenta <strong>com</strong>e familiare e<br />
quotidiano, del tutto opposto alle ambientazioni fantastiche dei romanzi<br />
cavallereschi:<br />
«Il personaggio principale del Chisciotte non solo è nato in una terra<br />
vicina e in un tempo che si ricorda, ma le sue altre circostanze sono<br />
descritte <strong>com</strong>e volgari, quotidiane, le stesse di tanti altri» 6 .<br />
Quest'ambientazione concreta e familiare dovrebbe essere rassicurante per il<br />
lettore, e invece si lega a un quadro di incertezza: il Narratore è alle prese<br />
con fonti diverse e deve smentire testimonianze inattendibili:<br />
«Dicono che avesse nome Quijada o Quesada» [DQ, I, 1]; «Ci sono<br />
autori che dicono che la prima avventura capitatagli fu quella di Puerto<br />
Lápice; altri dicono quella dei mulini a vento; ma ciò che io ho potuto<br />
accertare in questo caso, e ciò che ho trovato negli annali della<br />
5 ibid., I, 50.<br />
6 Gonzalo Torrente Ballester, El Quijote <strong>com</strong>o juego, Guadarrama, Madrid 1975, 18.