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don chisciotte pagina 79<br />
riposte molte speranze da parte di chi, <strong>com</strong>e Cervantes, aspirava al<br />
cambiamento sociale. Come ha scritto Salazar Rincón:<br />
«L'apparizione di una classe sociale <strong>com</strong>e i villani ricchi, che<br />
possedeva un solido potere economico slegato dalla proprietà<br />
territoriale feudale, avrebbe potuto creare le condizioni per<br />
un'autentica trasformazione dell'ordine castale. Ma nella Spagna del<br />
Seicento la borghesia dei primi anni del XVI sec. era ormai<br />
definitivamente assente, l'alta nobiltà sembra aver consolidato il suo<br />
potere assoluto, e i contadini ricchi, desiderosi di promozione sociale,<br />
non avranno altra via di ascesa che l'ingresso nelle fila della classe<br />
aristocratica» 54 .<br />
Ecco perché viene evidenziato l'interesse a sottolineare l'appartenenza<br />
all'etnia cristiana.<br />
La scena in cui Fernando seduce la ragazza, censurata dall'inquisizione del<br />
1624, è un ulteriore modo di dissacrare il codice dell'amor cortese:<br />
Fernando, infatti, a parole vi si adegua, ma nella realtà lo calpesta, mirando<br />
solo a soddisfare il suo «lascivo appetito». Per contrasto risalta con forza la<br />
dignità di Dorotea: «Sono tua vassalla, non tua schiava»; «tanto mi stimo io,<br />
villana e contadina, quanto tu, signore e cavaliere»... Fernando non ha certo<br />
l'etica di Don Chisciotte, anche se i due sono ac<strong>com</strong>unati in superficie dai<br />
modi esteriori della cortesia, e forse non è senza significato che il<br />
<strong>com</strong>portamento brutale del nobile vero faccia seguito alla confessione<br />
chisciottesca sulla natura poetica dell'amor cortese. Nei fatti, questa poesia<br />
cessa di essere anche un'idealizzazione, rivelandosi una semplice maschera<br />
che copre una natura volgare, benché posta al massimo livello della<br />
gerarchia sociale. Fernando è un «cavaliere sleale», perché viene meno alla<br />
sua promessa di matrimonio, che all'epoca poteva essere considerata valida<br />
e vincolante anche sul piano giuridico (forse la cosa era più teorica che<br />
pratica, ma formalmente era possibile, e all'interno della storia rappresenta<br />
un impegno reale e vincolante, in base al quale Fernando risulta<br />
legittimamente sposato. In nessun punto del testo Dorotea ha la condizione<br />
di adultera).<br />
Fernando, dunque, si ritrova nella locanda, e qui il Curato ha una grande<br />
idea: per ricondurre a casa Don Chisciotte bisogna fargli credere che una<br />
grande sovrana ha bisogno del suo aiuto e convincerlo a seguirla, con<br />
l'impegno di non entrare in battaglia con nessuno finché tale sovrana -<br />
nientemeno che la principessa Mi<strong>com</strong>icona - non sarà stata ricondotta sul<br />
trono. Tutti accettano di partecipare alla grande rappresentazione teatrale,<br />
improvvisandosi personaggi e adottando una maschera diversa da quella<br />
consueta: in tal modo mettono a nudo la loro personalità nascosta. A Sancio,<br />
ad esempio, dà fastidio l'idea che il regno di Mi<strong>com</strong>icón si trovi «in terra di<br />
negri», per cui avrebbe avuto dei negri <strong>com</strong>e vassalli; risolve però il<br />
54 Javier Salazar Rincón, El mundo social del Quijote, Gredos, Madrid 1986, 216-217.