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Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est

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Storia in Martesana - N° 4 - 2010<br />

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quella <strong>de</strong>l notaio, che all’elenco <strong>de</strong>i fondatori <strong>de</strong>lla cappellania apparteneva la famiglia Rozza<br />

stessa. Con l’ingresso <strong>de</strong>lla famiglia più celebre, ricca e ragguar<strong>de</strong>vole <strong>de</strong>lla città, l’elenco <strong>de</strong>i<br />

fondatori <strong>de</strong>lla cappellania accrescerebbe la propria importanza e si completerebbe in modo<br />

pressoché perfetto, perché ora, finalmente, si potrebbe dire che compren<strong>de</strong>va davvero tutte le<br />

famiglie più importanti <strong>de</strong>l borgo al principio <strong>de</strong>l tredicesimo secolo.<br />

Figg. 25 e 26. Particolari <strong>de</strong>gli affreschi <strong>de</strong>lla Casa <strong>de</strong>l Po<strong>de</strong>stà di Melzo,<br />

presso Porta Lodi, appartenuta alla famiglia Rozza<br />

La mancanza <strong>de</strong>i Rozza tra i fondatori <strong>de</strong>lla cappellania rappresenta una <strong>de</strong>lle ragioni principali per<br />

cui ho scritto, all’inizio di questo studio, che per compilare una mappa <strong>de</strong>l potere economico e<br />

sociale melzese nel medioevo, cioè prima <strong>de</strong>ll’avvento <strong>de</strong>i Trivulzio, mi sembrava necessario<br />

svolgere una ricerca (questa) sulle famiglie <strong>de</strong>lla cappellania ed un’altra che approfondisse caratteri,<br />

stile e rilievo sociale <strong>de</strong>lla presenza a Melzo <strong>de</strong>i Rozza. Fermandoci alle letture prece<strong>de</strong>nti <strong>de</strong>l<br />

transumptus, si poteva immaginare che la casata più ricca e potente <strong>de</strong>l borgo, quella <strong>de</strong>i Rozza,<br />

sulla base di una valutazione <strong>de</strong>lla propria superiore forza economica e probabilmente anche <strong>de</strong>lla<br />

qualità ed affidabilità <strong>de</strong>lle proprie relazioni con le autorità milanesi, avesse <strong>de</strong>ciso di non avere<br />

alcun particolare interesse nel partecipare all’impresa <strong>de</strong>lla fondazione <strong>de</strong>lla cappellania in vista <strong>de</strong>i<br />

benefici fiscali che potevano <strong>de</strong>rivarne, ma <strong>de</strong>i quali i Rozza, probabilmente, pensavano di non<br />

avere bisogno. Ora invece potremmo dire che queste due storie, fino ad ora credute distinte,<br />

rappresentavano aspetti diversi di una vicenda unitaria.<br />

L’i<strong>de</strong>ntificazione <strong>de</strong> Rubeis vs Rozza, infine, rispon<strong>de</strong>rebbe ad alcune <strong>de</strong>lle doman<strong>de</strong> che fino a<br />

questo punto avevo lasciato inevase. Non a tutte le doman<strong>de</strong> che ho sottoposto al lettore proce<strong>de</strong>ndo<br />

nella ricerca, perché dopo ottocento anni contraddistinti da una sostanziale mancanza di soccorsi<br />

documentali la pretesa di rispon<strong>de</strong>re a tutte le curiosità accumulate sarebbe, come si capisce, poco<br />

meno che assurda. A tutte queste affascinanti ma <strong>de</strong>l tutto aleatorie conclusioni possibili si oppone,<br />

secondo me, una sola consi<strong>de</strong>razione perfino banale, ma tanto semplice e logica che mi sembra<br />

capace, da sola, di ren<strong>de</strong>rle vane. Se due cognomi latini hanno lo stesso significato, questo non<br />

basta affatto a dimostrare che gli individui portatori di quei cognomi appartengano alla stessa<br />

famiglia. E se due diversi cognomi latini - se i cognomi di due diverse famiglie scritti in latino -<br />

vengono tradotti in italiano, più o meno frettolosamente, nello stesso modo, anche questa<br />

coinci<strong>de</strong>nza non prova che anche in origine ci fosse una famiglia sola. Per affermarlo occorre<br />

qualcosa di più, qualcosa che finora non è stato trovato. Si dovrebbe poter dimostrare, attraverso i<br />

registri <strong>de</strong>lle nascite e <strong>de</strong>i matrimoni, l’unicità di fatto di due nuclei famigliari (quello <strong>de</strong>i <strong>de</strong><br />

Rubeis-Rossi-De Rossi e quello <strong>de</strong>i <strong>de</strong> Rotiis-Rozza) che, al contrario, l’esame <strong>de</strong>i pochi e<br />

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