Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est
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Storia in Martesana - N° 4 - 2010<br />
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Ar<strong>de</strong>ngo, Lorenzo ed Enrico, vendono parte <strong>de</strong>l castello di Mondondone (oggi nel comune di<br />
Co<strong>de</strong>villa) a Beatrice “aba<strong>de</strong>ssa <strong>de</strong>l Senatore”, cioè <strong>de</strong>l Monastero di Santa Maria e Sant’Aureliano,<br />
uno <strong>de</strong>i più antichi e importanti monasteri femminili di Pavia.<br />
La famiglia Cani, secondo la stessa fonte, “aveva parte importante nell’amministrazione e nel<br />
governo <strong>de</strong>l Comune, anzi dovette proprio essere tra le più distinte, se alcuni suoi membri tennero la<br />
carica di console a Pavia, e molti quella di po<strong>de</strong>stà in varie città lombar<strong>de</strong>”. Per esempio “il frate<br />
Rolando Cane <strong>de</strong>ll’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme” era stato console di Pavia nel 1142,<br />
Ripaldo Cane po<strong>de</strong>stà di Cremona nel 1225, Uberto Cane po<strong>de</strong>stà ad Alessandria nel 1249, infine<br />
Ferrare Cane po<strong>de</strong>stà a Cremona nel 1231, a Lodi nel 1242, a Piacenza nel 1252, a Bergamo nel<br />
1262 (un intervallo, dal primo al quatro incarico, che mi sembra davvero lungo) 103 .<br />
In epoca molto più tarda, nei Registri viscontei, si trova anche la concessione da parte <strong>de</strong>lla Camera<br />
Ducale a favore di un Antonio <strong>de</strong> Canibus - <strong>de</strong>finito dagli storici locali come componente “di una<br />
cospicua famiglia <strong>de</strong>l luogo”, espressione che significa tutto e nulla - di ampi diritti sulla terra di<br />
Sartirana, un altro comune <strong>de</strong>l pavese, negli anni <strong>de</strong>l duca Filippo Maria Visconti 104 .<br />
“Dice la tradizione che questa famiglia era nobile” ma “la cosa è certa solo per i secoli posteriori<br />
al XIV”. Molti documenti e doman<strong>de</strong> di questi <strong>signori</strong> provano “che aspiravano al Decurionato,<br />
carica che non si conseguiva se non da chi era di origine nobile”. Così come, in quegli anni, le<br />
cariche di console e di po<strong>de</strong>stà. Si tratta, come si ve<strong>de</strong>, di prove indiziarie, che si potrebbero anche<br />
<strong>de</strong>finire come semplici illazioni.<br />
Tutte le carte però, come si ve<strong>de</strong>, rimandano concor<strong>de</strong>mente ad altrettanti comuni <strong>de</strong>lla provincia<br />
pavese: oltre a Pavia stessa, Sartirana, Albuzzano, Gerenzago, Garlasco, tutti appartenenti alla<br />
Lomellina. La provenienza <strong>de</strong>i <strong>de</strong> Canibus da quei luoghi mi sembra, perciò, senz’altro dimostrata.<br />
Proprio consultando i libri <strong>de</strong>gli storici piemontesi già ricordati, quasi per caso, avevo scoperto che<br />
anche i due feudatari piemontesi con lo stesso cognome provenivano dalla stessa zona <strong>de</strong>lla<br />
provincia pavese: “I De Canibus, o Cani, erano d’origine di Pavia alleata di Casale: in quella città<br />
erano già essi e nobili e doviziosi: vennero in Casale nel fiorire di questo comune, e vi<br />
comperarono dai vercellesi i feudi di Celle, Frassineto e Rosignano. Per quanto io abbia cercato<br />
negli archivi di Pavia, di Casale e di Torino” osservava l’autore “non m’è venuto fatto di trovare le<br />
prove di questa parentela”, ma “la vicinanza <strong>de</strong>i possessi <strong>de</strong>gli uni e <strong>de</strong>gli altri possono farci<br />
ritenere che i Cani casalesi <strong>de</strong>rivino dai Cani di Pavia. Tutti vedono che da questi luoghi a<br />
Frassinello (Frassineto Po), Celle, Rossignano, Casale, il passo è molto breve” 105 .<br />
Basta guardare una carta <strong>de</strong>lla regione, <strong>de</strong>l resto, per accorgersi che Frassineto, Celle e Rosignano si<br />
trovano non lontano dal Po, dalla parte opposta rispetto a Breme e Sartirana, ma non certo lontani<br />
da quei comuni <strong>de</strong>lla Lomellina.<br />
103 Ibi<strong>de</strong>m.<br />
104 Si veda “Poteri <strong>signori</strong>li e feudali nelle campagne <strong>de</strong>ll’Italia settentrionale fra Tre e Quattrocento: fondamenti di<br />
legittimità e forme di esercizio”, a cura di FEDERICA CENGARLE, GIORGIO CHITTOLINI, GIAN MARIA<br />
VARANINI, Atti <strong>de</strong>l Convegno di Studi, <strong>Milano</strong>, 11-12 aprile 2003, ora pubblicato da Firenze University Press, 2005.<br />
105 Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale <strong>de</strong>gli stati di S.M. il Re di Sar<strong>de</strong>gna, op. cit, p. 709.<br />
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