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Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est

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Storia in Martesana - N° 4 - 2010<br />

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Occorre risalire molto all’indietro nel tempo fino a Cuniberto, conte di Lomello in Lunigiana,<br />

giudice <strong>de</strong>l Sacro Palazzo di Pavia, che viene consi<strong>de</strong>rato il capostipite <strong>de</strong>i Conti Palatini e il<br />

principale artefice <strong>de</strong>lla loro altissima autorità dopo l’anno Mille, in quanto rappresentanti in Italia<br />

<strong>de</strong>l potere imperiale nell’amministrazione <strong>de</strong>lla giustizia 107 .<br />

A seguito <strong>de</strong>lla distruzione <strong>de</strong>l Sacro Palazzo pavese, i conti si trasferiscono nella rocca di Lomello<br />

ed estendono il proprio potere su tutta la “contea Lomellina”, <strong>de</strong>signata per la prima volta con<br />

questo nome in un diploma di Enrico II <strong>de</strong>l 1019, e su numerosi altri possedimenti, estesi ben oltre i<br />

confini <strong>de</strong>lla regione.<br />

Nel 1164, un secolo e mezzo più tardi, l’imperatore Fe<strong>de</strong>rico Barbarossa conce<strong>de</strong> speciali immunità<br />

e privilegi ai Conti di Lomello, ma proprio questo suo atto, seguito alla formale sottomissione <strong>de</strong>l<br />

comune di Pavia all’imperatore, finisce per segnare anche l’inizio <strong>de</strong>l progressivo <strong>de</strong>cadimento <strong>de</strong>i<br />

Conti, perchè proprio da quel momento la potente consorteria nobiliare incomincia a frantumarsi e<br />

disper<strong>de</strong>rsi, per opportunità o necessità, nei numerosi centri <strong>de</strong>l contado, dove ognuno <strong>de</strong>i singoli<br />

feudatari riedifica o costruisce i propri castelli, e quasi sempre assume il nome <strong>de</strong>lla terra <strong>de</strong>lla<br />

quale <strong>de</strong>tiene i diritti. Nei diplomi <strong>de</strong>ll’imperatore Fe<strong>de</strong>rico II <strong>de</strong>l 1219 viene infine <strong>de</strong>lineato il<br />

territorio <strong>de</strong>ll’antica contea Lomellina, che compren<strong>de</strong> 138 località.<br />

Tra quelle più lontane vi leggiamo il nome di Fraxinetum, in Piemonte, e tra quelle vicine ci sono<br />

Sartirana, Gerencagus e Garlaschum, oltre a due località molto più piccole che però ci interessano<br />

più <strong>de</strong>lle altre, perchè si chiamano, rispettivamente, Spexa <strong>de</strong> Canibus (forse l’attuale comune di<br />

Spessa, presso la sponda sinistra <strong>de</strong>l Po appena a monte <strong>de</strong>lla confluenza <strong>de</strong>ll’Olona) e Domus<br />

Beltrami Rubei, Casa di Beltramus <strong>de</strong> Rubeis 108 .<br />

Il nome di quest’ultima località rappresenta la gran<strong>de</strong> sorpresa di questo spezzone <strong>de</strong>lla ricerca. La<br />

presenza, tra i vari feudatari <strong>de</strong>lla Lomellina, di una casata nobiliare che ha lo stesso cognome di<br />

un’altra <strong>de</strong>lle famiglie comprese nell’elenco <strong>de</strong>i fondatori <strong>de</strong>lla Cappellania melzese di<br />

Sant’Andrea, aveva tutta l’aria di non rappresentare una semplice coinci<strong>de</strong>nza. Lo suggerivano<br />

anche le genealogie <strong>de</strong>i moltissimi <strong>de</strong> Rubeis sparsi in ogni parte d’Italia, che ho consultato, e che<br />

tra l’altro elencano i Rubeis, o Rossi, di Casale Monferrato, informandoci anche che proprio questi<br />

nobili “erano, coi De Canibus, con-<strong>signori</strong> di Frassinetto, Rossignano e Celle” e che insieme “si<br />

sottomisero al comune di Vercelli nel 1218” 109 .<br />

Fig. 10. Stemma <strong>de</strong>i Canis di Frassineto Po 110<br />

107 Si vedano GEROLAMO BISCARO, I conti di Lomello, in Archivio Storico Lombardo, 1906; P. PORTALUPI,<br />

Storia <strong>de</strong>lla Lomellina e <strong>de</strong>l Principato di Pavia e <strong>de</strong>i suoi primi abitatori sino all’anno 1746, Lugano, 1756; F.<br />

GABOTTO, Sui conti di Lomello, in “Bollettino Storico Bibliografico Subalpino”, Asti, 1907 e 1909.<br />

108 Si veda la voce Lomello (476-1796) con un cenno sul periodo <strong>de</strong>lle origini, in Miscellanea di Storia Italiana, Torino,<br />

1904, e anzitutto GEROLAMO BISCARO, I Conti di Lomello, op. cit.<br />

109 Si veda Casalis in, Dizionario Geografico, Storico, Statistico, Commerciale <strong>de</strong>gli Stati di S. M. il Re di Sar<strong>de</strong>gna.<br />

110 Blasonario Casalese, alla voce Canis: “d’argento all’aquila di nero”.<br />

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