Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est
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Storia in Martesana - N° 4 - 2010<br />
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tutte le circostanze avverse ed i frequenti episodi bellici “ancora una volta sapeva attrarre risorse<br />
umane che portavano consistenti capitali e nuove i<strong>de</strong>e imprenditoriali, colmando i vuoti creati dalle<br />
epi<strong>de</strong>mie” 58 .<br />
Uno <strong>de</strong>i più celebri di questi nuovi milanesi diventerà Jacomolo da Melzo, nipote di quell’altro<br />
Jacobo, il cui cognome - tralasciato come di prassi nelle prime carte che lo riguardano, perchè tutti<br />
i nuovi milanesi vengono chiamati col semplice nome di battesimo seguito dal luogo di nascita - era<br />
<strong>de</strong> Lampergis, Lampergo, non lasciando alcun dubbio riguardo alla sua provenienza melzese 59 .<br />
Nominato da tutti i repertori <strong>de</strong>lle famiglie nobili milanesi, Jacomolo <strong>de</strong> Lampergis da Melzo<br />
qualche anno più tardi sarà addirittura soprannominato “il Magnifico” da quando, a partire<br />
dall’anno 1391, ricoprirà presso la corte ducale la carica di “Correttore <strong>de</strong>ll’estimo di <strong>Milano</strong>”.<br />
“Giacomolo Lampergo di Porta Orientale” - ci informano i Registri <strong>de</strong>ll’Ufficio di Provvisione <strong>de</strong>l<br />
1390 - ha una causa in corso nel mese di marzo, quando tutti i processi sono sospesi, per<br />
consentirgli di a<strong>de</strong>mpiere agli impegni <strong>de</strong>ll’estimo; lo troviamo anche tra le “persone occupate per<br />
la <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>i focolari <strong>de</strong>lla città di <strong>Milano</strong>” il 17 maggio 1391 60 .<br />
Secondo gli esperti di famiglie nobili milanesi ed i compilatori di alberi genealogici, il Magnifico<br />
Jacomolo <strong>de</strong> Lampergis <strong>de</strong> Meltio - <strong>de</strong>l quale si ignora la data di nascita - rappresenta il capostipite<br />
<strong>de</strong>lla celebre famiglia Melzi, ma è quasi certamente anche il pronipote, vista la tradizione di<br />
chiamare il primo figlio maschio con lo stesso nome <strong>de</strong>l padre, di quel Jacobo Lampergo<br />
proprietario di un campo di Melzo nel 1243 e che forse era figlio, o fratello, di Giovanni Antonio.<br />
Da questo momento l’ascesa <strong>de</strong>i Melzi prosegue rapidamente. Il 31 marzo 1397 Antoniolo<br />
Lampergo, fratello di Jacomolo, diventa “ingegnere, ufficiale, custo<strong>de</strong> e camparo <strong>de</strong>lle acque <strong>de</strong>l<br />
Naviglio, Lambro, Olona e <strong>de</strong>lle altre acque <strong>de</strong>lla città di <strong>Milano</strong>” 61 mentre Beltramolus <strong>de</strong> Melzio,<br />
fratello <strong>de</strong>gli altri due e resi<strong>de</strong>nte a <strong>Milano</strong> nella parrocchia di San Vittore, dopo avere redatto la<br />
“Notitia Cleri Mediolanensis”, l’estimo <strong>de</strong>lle chiese pubblicato dalla Curia ambrosiana nel 1398,<br />
diventa sindaco di <strong>Milano</strong> nel maggio 1407. Al principio <strong>de</strong>l quindicesimo secolo perciò, pochi anni<br />
dopo l’arrivo <strong>de</strong>i Lampergo a <strong>Milano</strong>, tre melzesi, recentemente inurbati ma già diventati a pieno<br />
titolo cives mediolanensis, si trovano a ricoprire alcune <strong>de</strong>lle cariche più prestigiose<br />
<strong>de</strong>ll’amministrazione cittadina 62 .<br />
58 G. ANDENNA, Storia <strong>de</strong>lla Lombardia Medioevale, Torino, 1999, p. 44.<br />
59 Forse è utile ricordare che, come acca<strong>de</strong>va per tutti i cittadini milanesi recentemente inurbati, anche per i Lampergo<br />
“l’appellativo Melzi sarebbe un semplice predicato, trasformatosi con il tempo in cognome e patronimico”. Si veda “Il<br />
libro <strong>de</strong>lla nobiltà lombarda”, <strong>Milano</strong>, 1979, vol. II, p. 113, alle voci «Melzi» e «Melzi d’Eril». In altre parole, in<br />
principio i nuovi milanesi vengono chiamati col semplice nome di battesimo, seguito dal nome <strong>de</strong>l luogo dal quale<br />
provengono (per cui Jacomolo Lampergo è <strong>de</strong>tto “Jacomolo da Melzo”) ed in seguito questo complemento di<br />
provenienza diventa un cognome vero e proprio (Jacomolo Melzi) mentre il cognome d’origine, Lampergo, col tempo si<br />
per<strong>de</strong>.<br />
60 “I Registri <strong>de</strong>ll’Ufficio di Provvisione e <strong>de</strong>ll’Ufficio <strong>de</strong>i Sindaci sotto la dominazione viscontea”, a cura di C.<br />
SANTORO, <strong>Milano</strong>, 1929, Registro 1, n. 84, p. 21.<br />
61 Ibi<strong>de</strong>m, p. 306, atto n. 22.<br />
62 Beltramolo da Melzo, “che da tempo antico appare essere nella società”, è citato nell’anno 1395 anche come<br />
proprietario di un marchio nella Matricola <strong>de</strong>i Fabbricanti di lana sottile (Rif: CATERINA SANTORO, I mercanti<br />
milanesi di lana sottile, <strong>Milano</strong>, 1940. Si veda la riproduzione <strong>de</strong>l marchio nella mia Storia di Melzo, cit., in appendice<br />
al primo volume). Quattro anni dopo “D. Beltramus <strong>de</strong> Melzio” fa parte <strong>de</strong>l ristretto numero di esperti chiamati a<br />
compilare la “Notitia Cleri Mediolanensis”, l’estimo <strong>de</strong>lle chiese pubblicato dalla Curia di <strong>Milano</strong> nel 1398, e quindi,<br />
ritornato a chiamarsi più semplicemente Beltramolo, diventa funzionario <strong>de</strong>l ducato. Nel mese di marzo <strong>de</strong>l 1386 il suo<br />
nome è compreso fra quelli <strong>de</strong>lle persone mandate dal duca “per cercare le frodi commesse nelle vettovaglie”. (Si<br />
vedano “I Registri <strong>de</strong>ll’Ufficio di Provvisione e <strong>de</strong>ll’Ufficio <strong>de</strong>i Sindaci sotto la dominazione viscontea”, a cura di C.<br />
SANTORO, op. cit., Registro 13, n. 98, p. 476). Fino a quando, in data 8 maggio 1407, “il duca di <strong>Milano</strong> rimette dal<br />
presente giorno sino a suo beneplacito nella carica di Sindaco <strong>de</strong>l Comune di <strong>Milano</strong> Beltramolo da Melzio, milanese”.<br />
(rif. I Registri <strong>de</strong>ll’Ufficio…, op. cit., p. 205. (Altre notizie su Beltramolo Sindaco di <strong>Milano</strong>, carica ricoperta fino al<br />
febbraio 1408, nel Registro 6, n. 28, p. 216 e n. 37, p. 217). Se ricordiamo il Beltramus Lampergus, forse anch’egli<br />
fratello di Jacobo ma certo suo stretto parente, che posse<strong>de</strong>va un campo di Melzo nel 1265, forse abbiamo trovato<br />
l’antenato diretto <strong>de</strong>l futuro sindaco.<br />
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