30.05.2013 Views

Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est

Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est

Villa, I signori de Aquaneis.. - Sistema bibliotecario Milano Est

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Storia in Martesana - N° 4 - 2010<br />

________________________________________________________________________________<br />

veniva chiamato Martinus <strong>de</strong> Rubeis. Di questo Martino, padre Vincenzo Lupi ci informava che era<br />

“marito di Iohanna <strong>de</strong> Agudis”, ma purtroppo non aggiungeva altro. Noi però conosciamo qualcosa<br />

su Martino che il sacerdote non poteva sapere nel 1568, perchè qualche anno dopo, nel 1573,<br />

Martinus <strong>de</strong> Rubeis è il sindaco di Melzo che a nome <strong>de</strong>lla nostra comunità firma, con Lorenzo<br />

Malingegno, l’atto di donazione di una casa a due piani alla parrocchia di Melzo subito dopo il<br />

trasferimento nel nostro borgo <strong>de</strong>lla se<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla prepositura.<br />

Sappiamo anche, ma avverto subito che in questo caso l’ipotetica relazione da stabilire è piuttosto<br />

labile, che più o meno un secolo prima, durante la <strong>signori</strong>a di Francesco Sforza, colui che viene<br />

ricordato anche oggi come il più gran<strong>de</strong> esperto di cucina <strong>de</strong>l suo tempo, il maestro Martino <strong>de</strong>’<br />

Rossi (con il “<strong>de</strong>” <strong>de</strong>l cognome scritto con l’apostrofo) venne chiamato a <strong>Milano</strong> a dirigere la<br />

mensa <strong>de</strong>i suoi Signori. Questo Martino <strong>de</strong>’ Rossi, <strong>de</strong>tto anche Maestro Martino da Como, viene<br />

celebrato come autore <strong>de</strong>l famoso Libro <strong>de</strong> Arte Coquinaria, consi<strong>de</strong>rato un caposaldo <strong>de</strong>lla<br />

letteratura gastronomica italiana perchè segna il passaggio dalla cucina medioevale a quella<br />

rinascimentale 168 . I biografi di mastro Martino, nessuno <strong>de</strong>i quali è tanto prodigo di particolari da<br />

risolvere tutte le mie curiosità sulla sua persona, ci ricordano che era nato “nel secondo o terzo<br />

<strong>de</strong>cennio <strong>de</strong>l quindicesimo secolo” in località Torre nella valle <strong>de</strong>l Blenio, nel Canton Ticino,<br />

mentre non si conosce l’esatta data <strong>de</strong>lla sua morte, “presumibilmente avvenuta nell’ultimo<br />

ventennio <strong>de</strong>l secolo”. Ed aggiungono che dopo essere passato al servizio <strong>de</strong>lle cucine vaticane,<br />

dove “dalla metà <strong>de</strong>gli anni Cinquanta fino al 1465 consacrò il suo successo” facendo apprezzare<br />

anzitutto la sua fantasia creativa, visto che non era uso - come molti suoi colleghi - ad eseguire o<br />

copiare ricette già note, ma piuttosto a inventarne di nuove e a rielaborare con estro e gusto mo<strong>de</strong>rni<br />

anche quelle più tradizionali. Fece quindi ritorno a <strong>Milano</strong>, <strong>de</strong>dicando i suoi servigi a Gian<br />

Giacomo Trivulzio, che qualche anno più tardi sarebbe diventato signore di Melzo.<br />

Il successo europeo <strong>de</strong>ll’opera di Martino è dovuto all’umanista Bartolomeo Sacchi <strong>de</strong>tto il Platina,<br />

prefetto <strong>de</strong>lla Biblioteca Apostolica Vaticana. Fu lo stesso Platina, che lo conosceva bene, a<br />

correggere personalmente il nome <strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> cuoco su uno <strong>de</strong>i quattro manoscritti <strong>de</strong>l suo libro che<br />

sono sopravvissuti, cancellando la dicitura “Martino <strong>de</strong>’ Rossi” e sostituendola con “Martino <strong>de</strong><br />

Rubeis” 169 . Mi pare <strong>de</strong>l tutto evi<strong>de</strong>nte come non sia possibile, sulla sola base di queste notizie,<br />

stabilire alcun collegamento credibile tra il famoso cuoco <strong>de</strong>l Quattrocento milanese e il suo<br />

omonimo melzese <strong>de</strong>lla seconda parte <strong>de</strong>l Cinquecento: il legame con i Trivulzio futuri <strong>signori</strong> di<br />

Melzo pare <strong>de</strong>l tutto insufficiente, anzi piuttosto labile, così come non prova nulla la tradizione di<br />

tramandare ai nipoti i nomi di battesimo all’interno <strong>de</strong>lla stessa famiglia. Annotiamoci, in ogni caso,<br />

di avere trovato un altro <strong>de</strong> Rossi molto famoso il cui vero cognome era <strong>de</strong> Rubeis.<br />

168 Il Libro si compone di 65 fogli non numerati e scritti in lingua volgare. La datazione è incerta, anche a causa <strong>de</strong>lle<br />

varie stesure e aggiunte (almeno quattro diversi manoscritti) che Martino fece nel corso <strong>de</strong>gli anni. Le prime tracce<br />

risalgono al 1456 e continuano almeno fino al 1467. Nel frontespizio si legge Composto per lo egregio Maestro<br />

Martino Coquo olim <strong>de</strong>l Reverendissimo Monsignor Camorlengo et patriarcha <strong>de</strong> Aquileia. Ben presto diventò il testo<br />

di riferimento per tutti i cuochi coevi ed i successivi, assurgendo al ruolo di libro mastro per tutta la nuova cucina <strong>de</strong>l<br />

Rinascimento. Si veda LUIGI BALLERINI e JEREMY PARZEN (a cura di), Maestro Martino: Libro <strong>de</strong> Arte<br />

Coquinaria, ed. Guido Tommasi, <strong>Milano</strong>, 2001.<br />

169 Un manoscritto è di proprietà privata, il secondo è conservato nella Biblioteca Vaticana, il terzo si trova nella<br />

Libreria <strong>de</strong>l Congresso di Washington (Medieval Manuscript, n. 153), ed il quarto, custodito nella Biblioteca di Riva <strong>de</strong>l<br />

Garda e <strong>de</strong>dicato al cardinale Trevisani <strong>de</strong>lla Diocesi di Aquileia, primate a Roma, è quello che reca la correzione <strong>de</strong>l<br />

nome per mano <strong>de</strong>l Platina.<br />

________________________________________________________________________________<br />

63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!