volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Archeologia di frontiera: il progetto “Ad Metalla” 103<br />
Le guerre, soprattutto quelle di epoca moderna e contemporanea, costituiscono<br />
una fonte di impatto di un ordine di magnitudo criticamente variabile,<br />
talora così ubiquitaria e incisiva da conferire, sul piano della “ecologia del paesaggio”<br />
(“Landscape Ecology”: cfr. FORMAN 1995) una “impronta paesaggistica”<br />
di lunga durata (“Fossil Warscapes”).<br />
Gli Altipiani di Asiago e Vezzena-Lavarone, ad esempio, costituiscono un<br />
caso di studio paradigmatico al riguardo. Si tratta di un geosistema morfocarsico<br />
(“tectocarsico” e “fluviocsarsico”) particolarmente vulnerabile ed esposto<br />
alle modificazioni antropiche (cfr. SAURO, BONDESAN, MENEGHEL<br />
1991; SAURO, MARTELLO, FRIGO 1991; SAURO 1993, SAURO, LAN-<br />
ZINGER 1993), la cui ampia escursione altimetrica iscrive una ben caratterizzata<br />
sequenza geologica (Triassico: Dolomia Principale; Giurassico: Calcari<br />
Grigi -con vari “membri” interni-, Lumachella a Posidonia Alpina e Rosso<br />
Ammonitico; Cretacico: Biancone, “Orizzonte Bonarelli”, Scaglia Rossa; Terziario:<br />
arenarie eoceniche: cfr. BARBIERI 1993) e un composito ecomosaico<br />
geomorfologico e di uso del suolo.<br />
L’impatto ambientale della Grande Guerra sugli Altipiani (cfr. in particolare:<br />
APOLLONI 1991-92, 1993a,b; SAURO, MARTELLO, FRIGO 1993) fu di<br />
una straordinaria magnitudo:<br />
molti degli abitati oggetto di distruzione massive;<br />
deforestazione estensiva;<br />
fra 200.000 e 4.000.000 militari di stanza;<br />
centinaia di chilometri di strade (circa 400 km) e trincee (circa 200 Km) e<br />
gallerie costruite;<br />
una rete impressionante di altre infrastrutture logistiche (baraccamenti, ricoveri,<br />
postazioni, recinti, opere idrauliche, teleferiche....) realizzate;<br />
1500 cannoni attivi, con milioni di esplosioni cumulative nei quattro anni<br />
di guerra.<br />
Tra le altre maggiori fonti di impatto ambientale, talora in interferenza critica<br />
con l’impatto bellico (cfr. sopt.: SAURO 1977, 1993; APOLLONI 1991-92,<br />
1993a,b; SAURO, MARTELLO, FRIGO 1993), vanno enucleate, almeno, le<br />
seguenti (fig. 12):<br />
disboscamento, connesso ad un fascio cruciale di attività di lunga durata<br />
quali la radurazione da pascolo, differenti forme di sfruttamento per finalità<br />
diverse, da quella edilizia, al riscaldamento, alla produzione di carbonella<br />
e di calce (cfr. APOLLONI 1991-92, 1993a,b; SAURO, MARTELLO,<br />
FRIGO 1993; CASTI MORESCHI, ZOLLI 1988; CACCIAVILLANI<br />
1984, 1991);