volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Luserna</strong>, le antiche strade di confine e il passo di Lavarone 33<br />
Un ostacolo e un vincolo insormontabile, il prato<br />
Nei territori di pascolo i percorsi più antichi privilegiano i valloni e i crinali,<br />
perché il prato dev’essere rispettato. L’alpe è una vasta distesa, in gran parte libera<br />
da piante ed arbusti e la ricrescita dell’erba richiede meno tempo più si sale:<br />
nella rotazione del pascolo il pastore può stilare un calendario più ritmato<br />
rispetto alla pianura. Si va dal giorno del cargo, di norma il 13 giugno, S. Antonio,<br />
a quello del descargo, il 21 settembre, S. Matteo.<br />
Le regole della monticazione sono poche e immutabili. L’erba va rassodata:<br />
all’inizio della primavera, quando il ciuffo è calpestato dal bestiame o girato dal<br />
pastore, la zolla e le radici si allargano e vengono rincalzate dalla terra, che aderisce<br />
meglio al fusto e induce i pollini a generare nuovi fusti più forti.<br />
Se l’erba viene recisa dal passaggio degli erbivori o tosata dall’uomo, riprende<br />
il suo sviluppo e può essere brucata o falciata di nuovo. Per la fienagione, il<br />
pastore realizza canali artificiali e raccoglie l’acqua piovana in pozze, perché<br />
l’erba sull’argine cresce meglio; i bacini sfruttano depressioni naturali, le doline,<br />
rese impermeabili da uno strato di tèra créa battuta.<br />
Queste considerazioni, che sono debitrici di un elegante articolo di Jean<br />
Blanc (BLANC 2000, pp. 23-25), valgono ovunque. In più, se si considera la<br />
particolare vocazione della fascia montana vicentina rispetto ai fiumi, vettori<br />
naturali per gli spostamenti dei pastori e risorsa inesauribile per le greggi, riferendosi<br />
all’industria lanaria di Padova e Altino, gli Altipiani hanno un valore<br />
aggiunto.<br />
Un racconto tramandato dai contastorie di <strong>Luserna</strong> ha un sapore arcaico e<br />
cita il mare Adriatico, dove almeno dall’età imperiale le mandrie trovano pascoli<br />
freschi e ristoro durante l’inverno.<br />
Il pastore e il pesce<br />
“Un pastore custodiva le sue pecore presso il mare. Faceva freddo ed egli si<br />
sentiva gelare. Cercò una pietra dove accendere un piccolo fuoco per riscaldarsi,<br />
perché in mezzo all’erba non lo voleva accendere per non bruciarla. Trovò<br />
una bella pietra liscia, vi accese sopra il fuoco e rimase lì a scaldarsi. Ma tutto a<br />
un tratto quella gli diede uno scossone, che mandò lui e le pecore a cadere in<br />
mare, dove annegarono tutti.<br />
Il povero pastore aveva acceso il fuoco sul dorso di un pesce enorme, che<br />
quando sentì il calore si scosse, e quello scossone segnò la fine del pastore e<br />
delle sue pecore (BELLOTTO, pp. 41-42).” 18<br />
18 I riferimenti seguenti a Bacher si trovano alle pp. 303, 292.