volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
LA REGOLA DI CASOTTO<br />
Florio Sartori<br />
Da un paio d’anni il prof. Armando De Guio, docente di Metodologia della<br />
Ricerca Archeologica all’Università di Padova, sta effettuando ricerche<br />
sull’altipiano di <strong>Luserna</strong> con la collaborazione di un folto numero di giovani<br />
studenti laureandi.<br />
Dette ricerche coinvolgono pure il territorio di Casotto nei pressi delle malghe<br />
Krojer e Busa Biseletto. In particolare, nel pascolo della malga Krojer è<br />
stata scoperta una vecchia struttura di malga, che si presume abbandonata da<br />
alcune centinaia di anni. Con molta pazienza, frutto di un lavoro certosino, sono<br />
state portate alla luce le fondamenta ed il piccolo cortile interno; nelle vicinanze<br />
sono state trovate parecchie scorie di prima fusione, che svelano la presenza<br />
di forni fusori.<br />
Purtroppo, in seguito alla costruzione di trincee, di fortificazioni e baraccamenti<br />
nel corso della prima guerra mondiale e con i lavori di bonifica dei pascoli<br />
eseguiti nel passato recente, queste antichissime testimonianze sono state<br />
in parte cancellate e l’attività di ricerca risulta più difficile. E così è davvero<br />
complesso ricostituire il passato di un piccolo paese quale è Casotto, anticamente<br />
detto “Tufer”.<br />
Il ponte di Casotto era il varco ufficiale sulla Val Torra (anticamente Tovera),<br />
assurto a confine fino al 1797 tra i domini di Casa d’Austria e il territorio<br />
della Repubblica di Venezia, e dal 1866 fino al primo conflitto mondiale tra lo<br />
stesso Impero Asburgico ed il Regno d’Italia; a quei tempi Casotto apparteneva<br />
alla Giurisdizione di Caldonazzo, ultima propaggine della principesca Contea<br />
del Tirolo.<br />
L’identità di Casotto è l’identità stessa del confine. Se in altre situazioni e in<br />
contesti meno rarefatti il concetto è difficilmente accettabile, per i Casottiani<br />
non è così. Tanto che basterà citare un risultato “storico” di questi ultimi tempi<br />
per confermarne a un tempo la validità e che si tratta di un sentimento ancora<br />
attuale.<br />
In luogo di Casotto un tempo c’era un lago, che si dice di origine tettonica.<br />
Il più terribile sisma nelle nostre contrade che la storia ricordi avvenne il 3<br />
gennaio 1117 alle ore 22.00. Allora un terremoto colpì tutto il Nord Italia e<br />
portò scosse di assestamento “per quaranta giorni e più, tremò da Milano a<br />
Venezia e Trento, causando molti danni e vittime”; così scriveva il vicentino<br />
Conforto da Costozza.