volume - Centro Documentazione Luserna
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<strong>Luserna</strong>, le antiche strade di confine e il passo di Lavarone 35<br />
Strutture molto antiche sono anche i grandi ovili, dove all’inizio della monticazione<br />
e prima di accedere ai pascoli viene racchiuso il bestiame proveniente<br />
dal fondovalle, per una precauzione sanitaria non così ovvia: gli ovili sono in<br />
condominio e come tutte le attività dell’uomo sulle alpi sono condotti secondo<br />
le Regole, di villa o consorzio.<br />
Affiancando l’abitazione precaria in malga fino a sostituirla, l’organizzazione<br />
del pascolo si evolse verso edifici stanziali. Un ibrido fra gli ovili in lastre di<br />
pietra e la capanna a tecnica mista dovevano essere le Vecchie Malghe a Millegrobbe,<br />
di cui si ricorda ancora che le pareti verticali erano realizzate con la<br />
stessa tecnica degli ovili e dei margini stradali.<br />
Se nelle forme iniziali l’insieme della malga si può limitare ad un capanno<br />
circondato da pascoli, si passa progressivamente a soluzioni articolate su più<br />
elementi con funzioni diverse, comunicanti tra loro a due a due e formanti<br />
corpi distinti, smontabili e trasportabili in quella parte di pascolo che si vuole<br />
concimare. I due corpi si affacciano su una corte che spesso è recintata. Col<br />
passare del tempo la muratura sostituisce il Blockbau e la malga diventa “stabile”<br />
(da cui i termini locali stabi e stabièl).<br />
Il nucleo è la casàra, dove si produce e si conserva il formaggio, articolata in<br />
diversi ambienti (la casàra del fuoco, la casàra del latte, il casarìn). Vi sono poi<br />
gli staléti per i maiali e spesso anche il pollaio, la stalla per i bovini, che nelle<br />
malghe più povere si riduce ad un semplice ricovero per ospitare qualche capo<br />
ammalato, e un piccolo orto delimitato da un muretto a secco. Nel sottotetto si<br />
incetta lo strame, ma, quando vi dormono i lavoranti, si intramezzano anche<br />
delle camere 19 .<br />
La casa tradizionale di <strong>Luserna</strong> nacque sullo stesso modello delle casàre, in<br />
legno prima, in pietra poi. I primi masi risalgono al XV secolo, mentre l’assetto<br />
urbanistico delle due frazioni principali, <strong>Luserna</strong> e Tezze, è dovuto alla loro<br />
posizione invidiabile, che nel Seicento attrasse famiglie da Asiago, Lavarone,<br />
Roncegno e Terragnolo.<br />
In conclusione...<br />
Durante la fase di affermazione dei regni romano-germanici i poteri pubblici,<br />
per quanto deboli, non erano stati messi in discussione. Successivamente,<br />
con l’insorgere della feudalità, questa condizione venne meno a causa dei nuovi<br />
poteri privati. Dalla nuova situazione sarebbero state generate alcune componenti<br />
fondamentali per l’assetto definitivo del paesaggio costruito, veri e propri<br />
“fossili”, eredità pre-industriali sedimentate nel quadro ambientale odierno. Si<br />
19 Le casàre stanziali di <strong>Luserna</strong> venivano referenziate la prima volta in ANICH, HUEBER<br />
1774.