volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
volume - Centro Documentazione Luserna
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
70<br />
Paolo Zammatteo<br />
dividevano la parete in pannelli grosso modo quadrati. Strutture di questo tipo<br />
(tamponate per lo più con murature di pietrame e calce) erano destinate ai muri<br />
divisori o ai perimetrali dei piani superiori, essendo piuttosto leggere.<br />
Queste pareti possono essere identificate con l’opus craticium, che Vitruvio<br />
descrive come un sistema veloce da realizzarsi, ma assai rischioso per il pericolo<br />
di incendi (De Architectura, II, 1, 3, 8). Durante l’Alto Medioevo dovette essere<br />
piuttosto diffuso, anche se, considerata la notevole deperibilità del materiale,<br />
le testimonianze archeologiche sono assai scarse. In epoca bassomedievale<br />
le costruzioni ad ossatura si diffusero ampiamente in tutta Europa; in Francia<br />
tale tecnica viene definita pan de bois o colombage (da columba, alterazione di<br />
columna, termine usato per indicare i pali portanti), in Inghilterra prende il nome<br />
di half timber work.<br />
Il sistema del Blockbau (dal tedesco = costruzione a blocchi) è invece caratterizzato<br />
dall’uso di tronchi sovrapposti orizzontalmente e incastrati agli angoli.<br />
Necessita pertanto di alberi a fusto altissimo e diritto e per tale motivo è stato<br />
usato nelle regioni ricche di conifere.<br />
Anch’esso doveva essere diffuso nell’Antichità, benché le prove archeologiche<br />
siano assai scarse. Vitruvio ricorda l’esistenza presso alcuni popoli dell’Asia<br />
minore nord-occidentale di case formate da tavole disposte orizzontalmente<br />
(De Architectura, II, 1). Un esempio di notevole interesse è costituito dal<br />
ritrovamento in val di Ledro (Trentino Alto Adige) dei resti di un edificio<br />
databile al VI-VII secolo d.C., costituito da tronchi del diametro di circa 30<br />
centimetri, disposti l’uno sull’altro e incastrati in prossimità delle testate.<br />
Questo tipo di tecnica si è conservato a lungo nell’area alpina e in molte regioni<br />
montuose dell’Europa centro-orientale. Negli affreschi della torre dell’Aquila<br />
del castello del Buonconsiglio di Trento (XV secolo), ad esempio, sono<br />
rappresentati con notevole realismo e ricchezza di particolari diversi edifici<br />
realizzati nella tecnica del Blockbau.<br />
Nelle architetture del Nord Europa e nella regione alpina le case in tronchi<br />
sovrapposti sono sempre sostenute (almeno parzialmente) da funghi o da uno<br />
zoccolo di muratura in pietra.<br />
Anche nelle coperture è sempre stato fatto un ampio uso del legno; se per<br />
gli elementi che costituiscono l’orditura del tetto questo materiale è praticamente<br />
insostituibile, nelle zone di alta montagna viene utilizzato anche per le<br />
coperture, costituite da “scandole” prodotte a spacco e messe in opera imbricate,<br />
analogamente alle tegole.<br />
La possibilità di resistere a lungo in acqua ha fatto del legno un materiale assai<br />
adatto anche alle strutture di fondazione; la loro realizzazione è attestata<br />
almeno dal secondo millennio a.C., come provano numerosi rinvenimenti di<br />
abitati palafitticoli. Un caso piuttosto eccezionale, per le condizioni di conservazione<br />
in cui è pervenuto, è costituito dall’insediamento di Fiavé (Trentino Al-