Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

Capitolo 2 I metodi di indagine proposti
Z
[Ω]
r [mm]
× 10 -3
d [mm]
bobine da 10mm a 30mm con passo 4mm.
Nelle figure 2.25 e 2.26, sono riportati, rispettivamente, gli andamenti di auto e mutua
impedenza (Z) al variare del raggio interno (r) e della distanza (d) tra le bobine, per tre
differenti valori di frequenza.
Dall’analisi di fig. 2.25, è possibile trarre le seguenti considerazioni per la mutua impedenza:
- cresce all’aumentare del raggio delle bobine;
- decresce all’aumentare della distanza tra i centri delle bobine;
- cresce all’aumentare del valore della frequenza.
Dall’analisi di fig. 2.26, è possibile trarre le seguenti considerazioni per l’auto-impedenza:
- cresce all’aumentare del raggio delle bobine;
a) b) c)
× 10 -3
- cresce all’aumentare del valore della frequenza,
- si nota una variazione con la distanza delle bobine dovuta essenzialmente agli effetti di
bordo causati dall’elevato valore del raggio interno.
Z
[Ω]
Z
[Ω]
× 10 -3
r [mm]
d [mm]
r [mm]
d [mm]
Fig. 2.25 Andamenti della mutua impedenza al variare raggio interno “r” e della distanza “d” tra i centri
delle bobine per f=500Hz a), f=1000Hz b) ed f=1500Hz c).
Z
[Ω]
× 10 -3
r [mm]
d [mm]
a) b) c)
Z
[Ω]
× 10 -3
r [mm]
Fig. 2.26 Andamenti dell’auto impedenza al variare raggio interno “r” e della distanza “d” tra i centri
delle bobine per f=500Hz a), f=1000Hz b) ed f=1500Hz c).
d [mm]
Z
[Ω]
× 10 -3
r [mm]
d [mm]
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