Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...
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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />
tecnologici <strong>di</strong> levigatura su<strong>per</strong>ficiale e termico. Il trattamento termico consiste in un processo<br />
<strong>di</strong> ricottura in atmosfera d’idrogeno alla tem<strong>per</strong>atura <strong>di</strong> 350°C <strong>per</strong> un’ora. Tale processo<br />
incrementa la <strong>per</strong>meabilità e l’omogeneità del materiale; ciò comporta fronti più ripi<strong>di</strong> e<br />
maggiore regolarità del segnale <strong>di</strong> pick-up con conseguente aumento <strong>di</strong> sensibilità e maggiore<br />
linearità <strong>di</strong> risposta del sensore.<br />
La fase <strong>di</strong> levigatura rende minime le im<strong>per</strong>fezioni su<strong>per</strong>ficiali ed è realizzata in due tempi<br />
eseguendo dapprima una levigatura grossolana, quin<strong>di</strong>, una più fine. Questo trattamento<br />
<strong>di</strong>minuisce il livello <strong>di</strong> saturazione ed il valore del campo coercitivo, ciò comporta un segnale<br />
<strong>di</strong> uscita del sensore più stretto a parità <strong>di</strong> valore massimo.<br />
Un’ulteriore caratteristica che influenza le prestazioni del sensore, è la geometria del nucleo.<br />
In tal senso l’obiettivo dell’ottimizzazione è ottenere una magnetizzazione quanto più<br />
possibile omogenea del nucleo stesso; ciò corrisponde alla necessità <strong>di</strong> avere un segnale <strong>di</strong><br />
pick-up quanto più possibile vicino ad un’onda rettangolare, in<strong>di</strong> un incremento in sensibilità<br />
del sensore. Gli es<strong>per</strong>imenti effettuati hanno <strong>di</strong>mostrato che la geometria ottimale è quella<br />
ellittica; tuttavia, tali stu<strong>di</strong>, hanno anche evidenziato che il miglioramento delle prestazioni del<br />
sensore derivanti dall’utilizzo <strong>di</strong> un nucleo ellittico anziché rettangolare, <strong>non</strong> sono tali da<br />
giustificare l’applicazione <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> sagomatura sofisticate e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile realizzazione.<br />
Ottimizzazione geometrica del sensore<br />
La geometria del sensore ha una notevole influenza sulla massima frequenza <strong>di</strong> driving<br />
raggiungibile, sulla sensibilità e sulla risoluzione spaziale del <strong>di</strong>spositivo. Per aumentare la<br />
risoluzione spaziale, poiché il sensore rileva il campo me<strong>di</strong>o nella regione del nucleo, è<br />
auspicabile ridurre il più possibile le <strong>di</strong>mensioni del trasduttore, ma la conseguente<br />
<strong>di</strong>minuzione del volume del nucleo, comporta anche una minore sensibilità. Differenti sono<br />
state, quin<strong>di</strong>, le geometrie realizzate e s<strong>per</strong>imentate al fine <strong>di</strong> determinare quella che <strong>per</strong>metta<br />
<strong>di</strong> associare a <strong>di</strong>mensioni ridotte, un’elevata sensibilità.<br />
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