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Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />

sulla sonda, si ha una corrispondente crescita della risoluzione della sonda stessa (fissate<br />

che siano le sue <strong>di</strong>mensioni estreme). Il valore <strong>di</strong> questo parametro sarà quin<strong>di</strong> scelto in<br />

funzione <strong>di</strong> quelle che saranno l’inter<strong>di</strong>stanza ottimale tra le bobine e le <strong>di</strong>mensioni<br />

massime della sonda (atte a garantire che la <strong>di</strong>stanza tra le bobine estreme sia tale da <strong>non</strong><br />

impe<strong>di</strong>re alla bobina <strong>di</strong> pick-up <strong>di</strong> rilevare il campo <strong>di</strong> reazione).<br />

- Numero <strong>di</strong> spire della singola bobina. Dalla fisica dei campi magnetici sappiamo che il<br />

valore del campo generato da una bobina, è proporzionale al numero <strong>di</strong> spire con le quali<br />

è stato <strong>di</strong>mensionato il suo avvolgimento. In base a ciò, ci si aspetta che al crescere del<br />

numero delle spire si ottenga, attraverso un legame <strong>di</strong> tipo lineare, un aumento del valore<br />

del campo a parità <strong>di</strong> corrente. Il numero <strong>di</strong> spire sarà quin<strong>di</strong> il massimo possibile<br />

compatibilmente con la sezione del filo, le <strong>di</strong>mensioni ottimali <strong>di</strong> altezza, raggio e<br />

spessore della bobina <strong>non</strong>ché del massimo valore <strong>di</strong> auto impedenza della bobina che<br />

potrebbe ridurre la sensibilità <strong>di</strong> rilevazione della variazione <strong>di</strong> impedenza dovuta alla<br />

presenza del <strong>di</strong>fetto.<br />

- Distanza del sensore dal pezzo da ispezionare. Il valore <strong>di</strong> tale parametro viene fissato,<br />

partendo da assunzioni oggettive <strong>di</strong> carattere s<strong>per</strong>imentale, ad 1mm.<br />

Prima <strong>di</strong> presentare i risultati ottenuti dall’analisi <strong>di</strong> sensibilità, è necessario precisare alcuni<br />

aspetti, sia rispetto alle modalità <strong>di</strong> simulazione adottate sia rispetto alla presentazione dei<br />

risultati, che ne <strong>per</strong>metteranno una corretta comprensione ed interpretazione.<br />

i Dalle considerazioni fatte ed avendo lasciato <strong>non</strong> vincolato il numero <strong>di</strong> bobine della<br />

sonda, si è preferito considerare solo due bobine nel processo <strong>di</strong> simulazione. Questo<br />

modo <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are infatti, <strong>per</strong>metterà sia una notevole riduzione dello sforzo<br />

computazionale, e conseguentemente i tempi <strong>di</strong> esecuzione della singola simulazione,<br />

che una più semplice analisi dei risultati ottenuti. Infatti lo scopo è quello <strong>di</strong><br />

massimizzare il mutuo accoppiamento tra le bobine e questo può essere analizzato tra<br />

solo due bobine, con il vantaggio <strong>di</strong> avere in uscita alle simulazioni degli elementi e <strong>non</strong><br />

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