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Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />

pezzo in esame quin<strong>di</strong> al sensore fluxset (fig. 2.12a). Questi <strong>non</strong> vengono quin<strong>di</strong> rilevati dal<br />

fluxset che <strong>per</strong> sua natura <strong>per</strong>cepisce solo componenti <strong>di</strong> campo parallele al suo asse, così il<br />

segnale <strong>di</strong> pick-up risulta simmetrico. In presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti ed in <strong>di</strong>pendenza della loro<br />

tipologia si ha una <strong>per</strong>turbazione della <strong>di</strong>stribuzione delle correnti indotte nel pezzo:<br />

generalmente vi sarà una componente <strong>di</strong> correnti indotte che su<strong>per</strong>erà la cricca sviluppando<br />

<strong>per</strong>corsi ad essa sottostanti Jt ed un’altra componente che si richiude intorno alla cricca Js<br />

(fig. 2.12b).<br />

Rispetto al sistema <strong>di</strong> riferimento in<strong>di</strong>cato in fig 2.12, le componenti <strong>di</strong> tipo Jt generano un<br />

campo magnetico nella <strong>di</strong>rezione x (Bx ) mentre le componenti <strong>di</strong> tipo Js generano un campo<br />

magnetico in tutte le <strong>di</strong>rezioni (<strong>di</strong> tipo a fontana). Le componenti <strong>di</strong> campo dovute alla<br />

<strong>per</strong>turbazione delle correnti indotte, cioè alla presenza del <strong>di</strong>fetto, vengono rilevate dal<br />

sensore con conseguente mo<strong>di</strong>fica della forma d’onda del segnale <strong>di</strong> pick-up che <strong>per</strong>de la sua<br />

simmetria. Analizzando il segnale <strong>di</strong> uscita del pick-up e quantificando con il parametro ∆t<br />

(c.f.r. §2.2.2) il grado <strong>di</strong> asimmetria della sua forma d’onda, si può in<strong>di</strong>viduare la presenza del<br />

<strong>di</strong>fetto. Per un’analisi più dettagliata del fenomeno, è necessario osservare che la suddetta<br />

<strong>per</strong>turbazione delle correnti, del tutto generale, <strong>di</strong>pende dalle <strong>di</strong>mensioni del <strong>di</strong>fetto e dalla<br />

Iex<br />

Ji<br />

H 0<br />

a) b)<br />

Hr<br />

z<br />

Fig. 2.12 Andamento delle correnti indotte e dei campi magnetici <strong>di</strong> induzione e <strong>di</strong> reazione, in assenza a)<br />

ed in presenza b) <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fetto.<br />

69<br />

x<br />

y<br />

Iex<br />

Js<br />

H 0<br />

Jt<br />

Js

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