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Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />

possibile in<strong>di</strong>viduare anche piccole <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> tempo, determinando misure <strong>di</strong> campo più<br />

accurate. La forma dell’impulso <strong>di</strong> tensione <strong>di</strong>pende essenzialmente dalla natura e dalla<br />

geometria del nucleo ferromagnetico; infatti, più è uniforme il campo nel nucleo (cioè le<br />

<strong>di</strong>fferenti regioni raggiungono la saturazione nello stesso istante), più regolare risulta il<br />

segnale prelevato ai capi dell’avvolgimento <strong>di</strong> pick-up. La natura del nucleo e gli eventuali<br />

trattamenti subiti determinano, più in generale, il comportamento del sensore. Vi è un’altra<br />

caratteristica del sensore fluxset che può essere ottimizzata: la massima frequenza <strong>di</strong> driving<br />

raggiungibile; risultati s<strong>per</strong>imentali mostrano che tale caratteristica <strong>di</strong>pende fortemente dalla<br />

geometria del sensore.<br />

Sono quin<strong>di</strong> stati effettuati numerosi stu<strong>di</strong> atti a determinare la migliore geometria e<br />

composizione chimica del nucleo, ed in<strong>di</strong>viduare la geometria del sensore che meglio ne<br />

ottimizzano le prestazioni [39]-[41].<br />

Ottimizzazione del nucleo<br />

Dalla costituzione e forma del nucleo magnetico, <strong>di</strong>pendono la sensibilità e la stabilità <strong>di</strong><br />

funzionamento alle variazioni <strong>di</strong> tem<strong>per</strong>atura e frequenza <strong>di</strong> lavoro del sensore fluxset. Le<br />

caratteristiche che deve avere il nucleo magnetico, affinché il suo uso nel sensore fluxset sia<br />

considerato ottimale, sono: elevata <strong>per</strong>meabilità iniziale, bassi valori del campo coercitivo e<br />

del campo saturante. E’ inoltre auspicabile un livello minimo <strong>di</strong> magnetostrizione (fenomeno<br />

<strong>per</strong> il quale i corpi ferromagnetici sottoposti ad un campo magnetico subiscono lievi<br />

alterazioni <strong>di</strong>mensionali) e <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione termica <strong>per</strong> assicurare la stabilità della sonda alle<br />

deformazioni meccaniche. Le ricerche condotte hanno portato alla conclusione che i migliori<br />

risultati si ottengono con un nucleo realizzato da lamine amorfe <strong>di</strong> materiale magnetico dolce.<br />

Il basso livello <strong>di</strong> magnetostrizione è assicurato invece dalla composizione chimica<br />

Fe7Co53Ni17Cr3Si5B15. Al fine <strong>di</strong> aumentare la sensibilità del sensore, è possibile migliorare<br />

ulteriormente le caratteristiche magnetiche del nucleo attraverso opportuni trattamenti<br />

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