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Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />

Si può notare come il valore già molto piccolo dell’impedenza decresce velocemente<br />

all’aumentare della <strong>di</strong>stanza delle bobine, e che <strong>per</strong> <strong>di</strong>stanze su<strong>per</strong>iori ai 30 mm scende al<br />

<strong>di</strong>sotto <strong>di</strong> 0.5·10 -4 Ω. E’ possibile inoltre notare che gli andamenti <strong>di</strong> Z sono molto simili al<br />

variare della frequenza e, come ci si aspettava, crescenti all’aumentare della frequenza.<br />

Sono state inoltre eseguite analisi al variare della <strong>di</strong>stanza tra le bobine secondo <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong>rezioni rispetto al <strong>di</strong>fetto, ottenendo risultati analoghi.<br />

2.3.3.1.2 Analisi al variare dell’altezza delle bobine<br />

Osservando che la variazione dell’altezza della bobina, comporta variazioni nelle <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’avvolgimento atto a generare (captare) il campo, questo causerà sia variazioni nella<br />

mutua che nell’auto-impedenza. In conseguenza <strong>di</strong> ciò, <strong>per</strong> questo parametro, come <strong>per</strong> tutti<br />

quelli che rientrano in questa categoria, i risultati saranno completi anche delle variazioni<br />

dell’auto-impedenza.<br />

L’altezza della bobina è stata variata da 5mm a 45mm (assumendo i valori: [5, 10, 15, 30, 45]<br />

mm) e <strong>per</strong> ogni valore dell’altezza è stata variata anche la <strong>di</strong>stanza tra le bobine. Nelle figure<br />

2.23 e 2.24, sono riportati, rispettivamente, gli andamenti <strong>di</strong> auto e mutua impedenza (Z) al<br />

variare dell’altezza (h) e della <strong>di</strong>stanza (d) tra le bobine, <strong>per</strong> tre <strong>di</strong>fferenti valori <strong>di</strong> frequenza.<br />

Dall’analisi <strong>di</strong> fig. 2.23, è possibile trarre le seguenti considerazioni <strong>per</strong> la mutua impedenza:<br />

- decresce all’aumentare dell’altezza delle bobine;<br />

- decresce all’aumentare della <strong>di</strong>stanza tra i centri delle bobine;<br />

Z<br />

[Ω]<br />

× 10 -5<br />

h [mm]<br />

d [mm]<br />

× 10 -4<br />

× 10 -4<br />

a) b) c)<br />

Z<br />

Z<br />

[Ω]<br />

h [mm]<br />

Fig. 2.23 Andamenti della mutua impedenza al variare dell’altezza “h” e della <strong>di</strong>stanza “d” tra i centri<br />

delle bobine <strong>per</strong> f=500Hz a), f=1000Hz b) ed f=1500Hz c).<br />

93<br />

d [mm]<br />

[Ω]<br />

h [mm]<br />

d [mm]

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