01.06.2013 Views

Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />

Fig. 2.8 Stazione <strong>di</strong> <strong>misura</strong> realizzata <strong>per</strong> caratterizzare il sensore <strong>di</strong> campo magnetico fluxset.<br />

magnetico sinusoidale <strong>di</strong> ampiezza e frequenza selezionabile. L’avvolgimento della<br />

bobina <strong>di</strong> driving del sensore fluxset è stata alimentata da una corrente triangolare<br />

(Imax=17.5 mA) fornita dal generatore <strong>di</strong> segnali G2. Sono state quin<strong>di</strong> acquisite sia la<br />

corrente <strong>di</strong> driving (come caduta <strong>di</strong> tensione sullo shunt R) che la tensione ai capi della<br />

bobina <strong>di</strong> pickup, me<strong>di</strong>ante l’oscilloscopio <strong>di</strong>gitale Tektronix TDS520, utilizzando una<br />

frequenza <strong>di</strong> campionamento <strong>di</strong> 5MHz. Un software <strong>di</strong> <strong>misura</strong>, sviluppato in ambiente<br />

LabVIEW, ha <strong>per</strong>messo la gestione automatica dell’intera procedura <strong>di</strong> <strong>misura</strong>.<br />

Un primo gruppo <strong>di</strong> <strong>test</strong> è stato eseguito alimentando il solenoide S con una corrente<br />

costante e variando la sua ampiezza. Per ogni valore <strong>di</strong> corrente è stato sia <strong>misura</strong>to il<br />

campo magnetico me<strong>di</strong>ante la sonda ad effetto Hall che acquisiti i segnali delle bobine <strong>di</strong><br />

driving e pickup del sensore fluxset. Questi sono stati quin<strong>di</strong> elaborati al fine <strong>di</strong> ottenere i<br />

parametri precedentemente definiti (∆t, ∆A, V2nd), analizzando 5 <strong>per</strong>io<strong>di</strong> dei segnali<br />

acquisiti. I valori così ottenuti sono stati confrontati con quelli <strong>misura</strong>ti dalla sonda ad<br />

effetto Hall. Fig. 2.9 mostra i risultati conseguiti insieme alle relative curve <strong>di</strong> regressione,<br />

rappresentanti le caratteristiche nominali del sensore in funzione dei <strong>di</strong>versi parametri ∆t,<br />

∆A e V2nd. Dalle caratteristiche riportate e dai valori assunti dal coefficiente <strong>di</strong><br />

correlazione R2 ad esse associato, è possibile notare l’ottima linearità del sensore; solo nel<br />

caso dell’analisi nel dominio della frequenza si evidenziano alcuni effetti <strong>di</strong> saturazione.<br />

62

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!